La favola di Finocchio di aracno@excite.com

 

   C'era una volta un falegname omosessuale

che, pe' non sta più solo nella vita banale,

si fece un burattino col legno d'alberetto:

in paese era conosciuto come Geppetto!

   Quando all'opera diede l'ultima mano

notò che non ne poteva stare lontano

e, fissandolo fermamente coll'occhio,

esclamò:  " Ti chiamerò Finocchio! "

   Il falegname felice andò a dormire

per aspettare il giorno di lì a venire

Al mattino il burattino si mosse d'incanto

dicendo: " Sono bello, ma non me ne vanto! "

   Come un bambino che da poco è nato

per fame gridò come un addannato.

Mangiò allora tutto il cibo voracemente

e a Geppetto non volle dar niente.

   La sera, col suo tondo e pieno pancino,

non fece altro che addormentarsi di fianco al camino

finché una scintilla alzatasi per caso lì vicino,

andò a  cadere e gli incendiò il pisellino.

   Quando Finocchio realizzò l'accaduto

pianse e strillò come un pennuto

e, con il rumore che fa in stalla la vacca,

appare per magia la Turchina Baldracca.

   Con il tono gentile e dimesso

di una donna dedita al sesso,

soavemente esclamò:

" Porca puttana che cazzo è successo? "

   Finocchio guardò la Baldracca Turchina

poi indicò la cenere della sua rovina.

La gentile signora lo fissò dolcemente e disse:

" Sei un fesso se continui ad esser  triste! "

   Come d'incanto, e quasi per caso,

il suo lungo coso era rinato:

il burattino ballò felice e contento,

scivolò e battè il grugno sul pavimento!

   La dolce matrona continuò nel suo dire:

" Da adesso Finocchio sarai un bravo bambino,

se ancora tieni caro il tuo pisellino!

E bugie non dire sennò crescerà a non finire! "

   E mentre quella semplice donna spariva,

il legnetto gioiva, rideva e pensava:

" Ma cosa ha detto quella deficiente?

Chi se ne frega se non ho capito niente! "

   Al mattino si svegliò voglioso Geppetto,

ma pensò: " Non posso perforarlo di netto! "

E, presi dei soldi dall'umil zinale,

lo mandò ad un corso di educazione sessuale.

   Col denaro doveva comprare il libro di testo

e a casa avrebbe portato tutto il resto!

E, camminando per strada felice e giocondo,

non pensava che alle gioie del mondo!

   D'improvviso, e quasi del tutto distratto,

aveva acciaccato la coda di un gatto!

E, continuando la strada ancor più contento,

una volpe nascosta gli mise spavento!

   Subito il burattino chiese perdono,

ma i due loschi individui, quali essi sono,

perché lo potessero pienamente scusare,

si fecero dire dove doveva andare.

   Il gatto e la volpe son noti al paese

per avere il lavoro più umile e cortese.

Oltre ad esso nessuno guardano in faccia:

sono dei professionisti e noti magnaccia!

   Visto il soldo del piccoletto disorientato,

dissero che tosto sarebbe stato aiutato:

indicarono un posto brullo e con vento,

dove nottestante sarebbe sorta una casa d'incontro!

   Il burattino inesperto e credulone

ne volle comprare subito uno stanzone

e, con in testa travestiti brasiliani,

tornò a casa fregandosi le mani.

   Una vocina lo rimproverò improvvisamente

ricordandogli quanto fosse stato demente!

Finocchio scoprì che era il Grillo Puritano,

che gli parlava mesto dal deretano!

   A questa voce non volle dar retta

e tornò a casa di tutta fretta.

A Geppetto raccontò tutt'altra storia

gonfiando il petto con grande gloria.

   Ma non solo il petto si gonfiò

e, per poco, il malandato tetto non sfondò!

Geppetto fuggì come un coniglio impaurito

vedendo quel coso non più lungo come un dito!

   Il pezzo di legno, non sapendo più che fare,

la Baldracca Turchina cominciò ad invocare

e, come la brezza riecheggia nella valle,

s'udì: " Stronzo! Sei una rottura di palle! "

   Poi, in coro, insieme al grilletto:

" Te l'avevamo detto, te l'avevamo detto!

Da quei due ti sei fatto fregare

e guarda in che guaio ti sei andato a cacciare! "

   Finocchio, capendo di avere sbagliato,

prima si mise tre dita nel naso,

poi proferì con un triste tono:

" Baldracchina, ti chiedo perdono! "

   Dopo aver promesso di comportarsi bene,

il burattino vide ridursi veloce il suo pene

E, per far notare quanto la sua promessa vale,

decise di tornare al corso di educazione sessuale.

   In quella scuola di gran tradizione e cultura,

dove anche una loffata era cosa ben pura,

seguì le lezioni con diligenza e discrezione

finché un bel giorno si ruppe un coglione!

   Volendo salvare l'altro pezzo rimasto,

decise una carriera con pubblico più vasto.

E, non avendo una reclame persa di vista,

esclamò: " Andrò da Mangiafuoco, il porno-regista! "

   Giunto da quest'uomo assai fine ed onesto,

immediatamente gli mostrò il suo sesso!

Mangiafuoco, essendo sveglio e molto lesto,

si accorse subito trattarsi di un fesso!

   Volendo spremerlo bene fino al midollo

gli mise d'un tratto il cappio intorno al collo!

" Domani mattina, se non vuoi andare mona,

 ti riprenderò con una bella porcona! "

   La notte Finocchio dolcemente chiamò

quel grillo che si trovava nel suo popò:

" Grillo, Grillo, ti prego dimmi che fare,

io con una donna vera non voglio andare! "

   L'insetto prontamente e subitamente rispose:

" Nella vita ci son spine e ci son rose! "

E, capendo che il grillo di vittoria segnava una tacca,

a sua volta lo sommerse con una valanga di cacca!

   Il mattino sul set al momento decisivo,

Finocchio decise uno strategico ritiro.

E, non avendo a disposizione un uccello incisivo,

Mangiafuoco lo mandò affangiro!

   Tornando al paese incontrò Lucignòlo,

compagno di scuola dal ceppo ben duro,

il quale disse: " Attento campagnolo,

se non te lo vuoi trovare dritto nel culo! "

   Avendo il buchetto ancora non rotto,

Finocchio esclamò: " Magari mi otturi il condotto! "

Il perverso compagno, apprezzando la battuta,

lo invitò nel "paese della dissoluzione" per una bevuta.

   In quel paese tutto era permesso,

tutti i vizi ed ogni forma di sesso!

I due amici non vi si erano mai recati

ed eran ben felici di esserci andati!

   Tutti alcol bevevano e sigari fumavano

e diverse fanciulle a turno stupravano!

C'era anche un bambino piuttosto brutto

che ad ogni domanda rispondeva col rutto!

   Finocchio era si decisamente eccitato,

ma nessun bambino aveva adescato.

Finché, a tarda notte, successe una cosa ben strana:

a tutti quanti cominciò a pruder la banana!

   Tutti guardaron dentro la mutandotta

e, al posto della fava, trovarono la potta!

Ed ogni bambino, dalla paura bloccato,

da misteriosi individui veniva catturato!

   Chi riusciva a correre non aveva miglior sorte

perché veniva fermato e riempito di botte!

Ogni bambina era un gran investimento

per quell'arabo che pagava con soldi d'argento!

   Incredibilmente il burattino venne scartato

perché di cose di legno era in disuso il mercato!

Solitario altro non gli rimase da fare

che tornare a casa e nel perdono sperare.

   Giunto infine alla sua umil dimora,

di rivedere il babbino aveva un po' paura

e, sbirciando dalla finestra come una trota,

scoprì che la casa era del tutto vuota!

   "Dove si sarà andato a cacciare? -

pensava curioso il piccolo bambino -

non ha parenti da andare a trovare

ne' amici con cui fornicare! "

   A tutti chiese in giro disperato il poveretto

se avessero per caso visto  suo babbo Geppetto.

E non pensava che il padre fosse vittima di losche trame,

piuttosto che di questo passo sarebbe morto di fame!

   Dopo lungo tempo e vario penare,

finalmente un signore gliene poté parlare:

" Tuo padre non era felice come tutti i falegnami

perché bei bastoni non aveva fra le mani!

  "Aveva deciso di cercarne qualcuno

nella lontana terra di nessuno,

dove vivono felici e in tanti

degli uomini dai cosi giganti!