Omaggio a Pierre Cami (1884-1958)

 

1.   "Sarò breve…". Queste due parole sono quelle che ammiro di più, a condizione che chi le dice taccia dopo averle pronunciate.

2.   Incontro tra Robinson e Venerdì. Robinson: "Ciao Venerdì! Come sta la tua famiglia; è in buona salute?". Venerdì: "Sì, caro maestro. Il piccolo Mercoledì è stato un po' ammalato Lunedì, ma avendo ereditato il fisico di suo padre Venerdì, già da Martedì, Mercoledì era completamente ristabilito".

3.   Al caffè. Il grande poeta: "Sono due ore che aspetto l'Ispirazione!". Il cameriere: "Si sa, Signore, le donne sono sempre in ritardo!".

4.   Colloquio illuminante. "A proposito, avete letto il giornale". "No, e voi?". "Neppure io". "Allora, che ne pensate?". "Niente e voi?". "La penso esattamente come voi". "Bene! Vedo che abbiamo le stesse idee politiche!".

5.   Malattie. "Mi fa male il polso, all'articolazione". "Non è nulla. Applicate ogni sera, sul polso, una o due pagine di un corso di dizione. È una cura eccellente per l'articolazione".

6.   Bevande. "Volete una tazza di the?". "No, grazie. Quando bevo il the, divento nervoso e questo mi provoca un fastidiosissimo accento inglese".