Fedro, scrittore romano,
autore di celebri favole, attivo nel I secolo (20-15 aC
– 51 dC circa) |
1.
Molti sono indaffarati a non fare
nulla. |
2.
Molto spesso, col cambiare del
governo, per i poveri cambia solo il nome del padrone. (L'asino e il vecchio
pastore) |
3.
Spesso c' pi buon senso in uno
solo che in tutta una folla. (Il poeta) |
4.
Quando i potenti litigano, gli umili
e i poveri sono nei guai. (Le rane che temono i combattimenti dei tori) |
5.
Abbiamo
davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
(Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt) |
6.
Nessuno abbastanza difeso contro
i potenti. (La vacca, la capretta, la pecora e il leone) |
7.
La povert mette l'uomo al sicuro;
le grandi ricchezze sono esposte ai pericoli. (I due muli da soma) |
8.
pericoloso credere ed pericoloso non credere. (Il poeta su credere e non
credere) |
9.
Cos, di tanto in tanto, devi
lasciare svagare la mente, perch torni a te pi pronta quando occorre
pensare. (Gioco e seriet) |
10. Non
sempre le cose sono come sembrano. (Il poeta) |
11. Giove
ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e
davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perci non possiamo
scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a
biasimarli. (I vizi degli uomini) |