1. Le piu'
belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.
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2. Sono lì che aspetto, lo
guardo, lo fisso, il telefono!... Niente... Sono qui
da due ore e lui: zitto! Appena sei al cesso, driiinnn...
Sì, ma non posso mica passare la giornata al cesso!
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3. Ci sono due tipi di
artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano
di passare alla cassa.
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4. Non temo Berlusconi in se',
temo Berlusconi in me.
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5. "Il mio papa' e'
molto ricco. Guadagna 31 miliardi al mese che divisi
31 giorni che ci sono in un mese fa....un miliardo al giorno". "Il
mio papa' e'
povero. Guadagna 10.000 lire al mese che divise per
31 giorni che ci sono in un mese fa...10.000 al giorno. Al primo giorno, poi
dopo basta..."
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6. I vecchi bisogna ammazzarli
da bambini.
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7. Sono pallido e grigio,
neanche al mare miglioro, non divento dorato: al massimo grigio scuro...
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8. "Italiani
popolo di combattenti". L’ha detto Giosué
Carducci. "Italiani popolo di pensatori".
L’ha detto Benedetto Croce. "Italiani popolo di
eroi". L’ha detto Gabriele D’Annunzio. "Italiani
popolo di sognatori". L’ha detto Gigi Marzullo.
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9. Il peggio è già accaduto,
ma non ce ne siamo accorti.
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10. Non si è mai abbastanza
coraggiosi da essere vigliacchi definitivamente.
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11. Anarchico a me!? Ah, ah! Sono un demonio io, una belva umana, altro che
anarchico. Sono dotato di una tale dose di cattiveria da affossare tutte le
guerre del mondo. Sono anche brutto, per rappresaglia. Fascino zero. Forse
sono malato di fegato, ma non mi curo, così imparano!
Anarchico. Gli anarchici amano l'umanità. Sono una merda io, altro che
anarchico. A me l'umanità mi piace guardarla
dall'alto. A volte spengo la luce e mi metto alla finestra... Ridicoli loro eh?
Curano la facciata e qualche volta anche il "didietro". E io invece da qui li vedo ribaditi, spiaccicati sul
marciapiede, schifosi, con le gambette che escono dalle spalle. 'SPUT', 'SPUT', 'SPUT'. Bisogna renderle chiare le superiorità
morali anche con fatti materiali, sennò si afflosciano le superiorità; solo
così si spiegano i campanili e le torri Eiffel. Qualcuno dice: "Andare a
Dio". Guardare sotto... 'SPUT', dalla torre
Eiffel, "SHHH... "...
"BUM!". Quando si è sullo stesso piano degli uomini è difficile considerarli come delle formiche: ti
sfiorano, ti accarezzano, ti entrano dentro. Che schifo. Ci si affeziona. Non
c'è niente di peggio dell'amore me lo devo ricordare, sono una merda io!
'SPUT', 'SPUT', 'SPUT'. "Che c'è?",
guardano in su, "Stupidini! E' il tempo che è
cattivo? No, sono io che sono una merda!".
'SPUT', 'SPUT', 'SPUT'. I bambini... come li odio i bambini! Coi bambini è più
difficile, è come bocciare il pallino. 'SPUT, SPUT', ci vorrebbe l'anticipo, 'SPUT', ma cresceranno eh, gli verranno dei bei testoni e
allora io 'DEN', 'DEN', 'DEN'. 'SPUT', 'SPUT', guarda là, guarda come
corrono, guarda eh, mai che vadano sotto una macchina, mai. lo sono per le macchine, per forza, sono una merda. Dai, dai, forza, dai, dai è tuo, è tuo prendilo, prendilo! L'ha
mancato guarda, negati! Non ne prendono mai uno. Una volta uno l'hanno preso.
Non era un bambino, era un anziano... meglio che niente! 'UUUU', l'ambulanza 'UUUU' e io giù che arrivo primo. 'UUUU', l'ambulanza... 'PAH', sono arrivato lì primo. L'ho visto lì per terra.
L'ho visto, tutto quel sangue! Quanto, quanto
sangue! "Stai calmo" mi dicevo "non è
niente, non è più commovente di un po' di smalto fresco, dai! Fai
conto che gli abbiano dipinto la faccia di rosso,
tutto qui, dai, che ti frega!..." A un certo punto ho sentito una sporca
dolcezza, una schifosa pietà prendermi alla nuca e anche alle gambe e... 'BLOOM', son
svenuto! Ma come? Sono una merda! Mi sono
risvegliato in farmacia. Erano gentili, mi davano da bere, mi davano delle gran pacche sulle spalle... mi volevano bene! No! Sono scappato, li ho
insultati, sono corso a casa terrorizzato. Per un
attimo, anche se solo per un attimo, ho avuto paura
di non essere neanche una merda!
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12. Han fatto più battaglie le tue collant che tutto il Medio Oriente e Moshe Dayan. Han fatto più battaglie le tue mutandine che tutti
i Giapponesi alle Filippine. (su un SMS). Ha fatto
più battaglie la tua biancheria che un battaglione di fanteria. Ha fatto piu' battaglie il tuo reggipetto che il general Cadorna a
Caporetto. Ha fatto piu' battaglie la tua sottana
che tutta la marina americana.
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13. Non è vero che il destino
entra alla cieca nella nostra vita. Io credo che entri dalla porta che noi
stessi gli abbiamo spalancato.
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14. Secondo me la donna è donna da subito... un uomo è uomo a volte prima, a volte
dopo... a volte mai!
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15. Secondo me una donna
innamorata imbellisce... un uomo rincoglionisce!
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16. Chi non ha mai commesso
l'errore di togliersi i pantaloni prima delle scarpe, costui non sa niente
dell'amore.
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17. Secondo me la donna è donna da subito. Un uomo è uomo a
volte prima, a volte dopo, a volte mai.
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18. Più uno è sporco dentro,
più ha bisogno di apparire buono.
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19. L'intelligenza non si
attacca...
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20. E' come se la vecchia
morale non ci bastasse più. In compenso se ne sta diffondendo una nuova, che
consiste nel prendere in considerazione più che altro, i doveri degli altri,
verso di noi. Sembrerà strano, ma sta diventando fortemente
morale, tutto ciò che ci conviene. Praticamente un
affare!
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21. Il fascismo ha due facce e nssuna allegria… ha due teste e nessuna cultura, due
occhi e nessun orizzonte. Il fascismo ha due mani e
duemila bandiere.
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22. L'idiozia è una delle
caratteristiche più notevoli di questo periodo.
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23. Qualcuno era comunista
Mh?
No, no non è vero, io... non ho niente ad
rimproverarmi. Voglio dire, non mi sembra di aver fatto delle cose gravi.
La mia vita?
Una vita normale, non ho mai rubato, neanche in casa da piccolo. Non ho
ammazzato nessuno figuriamoci, qualche atto impuro, ma è normale no? Lavoro
ho una famiglia, pago le tasse... non mi sembra di avere delle colpe; non
vado neanche a caccia.
Mh?
Ah voi parlavate di prima!. Ma
prima mi sono comportato come tutti.
Come mi vestivo? Come mi vestivo... mi vestivo, mi vestivo come ora, beh non
proprio come ora, un po
più... si Jeans maglione, l'eskimo. Perché non va bene? Era comodo.
Cosa cantavo?
Questa poi, volete sapere cosa cantavo ma si certo, anche canzoni popolari (ciao bella ciao), devo parlare più forte? Si "CIAO
BELLA CIAO" l'ho cantata, daccordo
e anche l'internazionale. Però in coro eh?. Si
quello si lo ammetto si ci sono andato si. Li ho
visti anchio gli Intillimanni;
però non ho pianto.
Come? Se in camera ho delle foto?
Che discorsi, certo ho le foto dei miei genitori di mia
moglie mia f...
Manifesti?
Non mi pare. Forse uno, piccolo però piccolo... Che
Guevara
Ma cos'é un processo
questo qui?
No no no io quello no, io il pugno non l'ho mai fatto no
il pugno mai, mai... mai insomma, una volta ma un pugnettino,
rapido proprio.
Come? Se ero Comunista?,
Eh! Vi piacciono le domande dirette eh?
Volete sapere se ero Comunista, no no
finalmente, perché adesso non ne parla
più nessuno tutti fanno finta di niente e invece è giusto chiarirle queste
cose, una volta per tutte!
Ohh! Se ero Comunista.
Mah! In che senso?
No voglio dire, qualcuno era Comunista... perché era nato in Emilia,
Qualcuno era Comunista, perché il nonno, lo zio, il papà; la mamma
no.
Qualcuno era Comunista, perché vedeva la Russia come una promessa la
Cina come una poesia il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era Comunista, perché si sentiva solo.
Qualcuno era Comunista, perché aveva avuto un educazione troppo
cattolica.
Qualcuno era Comunista, perché il cinema lo esigeva, il teatro lo
esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche, lo esigevano tutti.
Qualcuno era Comunista, perché "La storia è dalla nostra
parte".
Qualcuno era Comunista, perché glie l'avevano detto.
Qualcuno era Comunista, perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era Comunista, perché prima, era Fascista.
Qualcuno era Comunista, perché aveva capito che la Russia andava
piano ma lontano.
Qualcuno era Comunista, perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era Comunista, perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era Comunista, perché era ricco, ma amava il popolo.
Qualcuno era Comunista, perché beveva il vino e si commuoveva alle
feste popolari.
Qualcuno era Comunista, perché era così ateo che aveva bisogno di un
altro dio.
Qualcuno era Comunista, perché era talmente affascinato dagli operai
che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era Comunista, perché non ne poteva più di fare l'operaio.
Qualcuno era Comunista, perché voleva l'aumento di stipendio.
Qualcuno era Comunista, perché la borghesia il proletariato la lotta
di classe... facile no?.
Qualcuno era Comunista, perché la rivoluzione oggi no, domani forse,
ma dopodomani "sicuramente".
Qualcuno era Comunista, perché "Viva Marx,
viva Leenin, viva Mao Tze
Tung".
Qualcuno era Comunista, per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era Comunista, perché guardava sempre Rai Tre.
Qualcuno era Comunista, per moda, qualcuno per principio, qualcuno per
frustrazione.
Qualcuno era Comunista, perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era Comunista, perché non conosceva gli impiegati statali
parastatali e affini.
Qualcuno era Comunista, perché aveva scambiato il materialismo
dialettico per il vangelo secondo Lenin.
Qualcuno era Comunista, perché era convinto di avre
dietro di se la classe operaia.
Qualcuno era Comunista, perché era più Comunista degli altri, tiè
Qualcuno era Comunista, perché c'era il Grande Partito Comunista.
Qualcuno era Comunista, nonostante ci fosse il Grande Partito Comunista.
Qualcuno era Comunista, perché non c'era niente di meglio.
Qualcuno era Comunista, perché abbiamo il peggiore partito
socialista d'Europa.
Qualcuno era Comunista, perché lo stato, peggio che da noi solo
l'Uganda.
Qualcuno era Comunista, perché non ne poteva di quarant'anni di
governi viscidi e ruffiani.
Qualcuno era Comunista, perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione
di Bologna, l'Italicus, Ustica, eccetera eccetera, eccetera.
Qualcuno era Comunista, perché chi era contro era Comunista.
Qualcuno era Comunista, perché non sopportava più quella cosa sporca
che ci ostiniamo a chiamare "Democrazia".
Qualcuno qualcuno credeva di essere Comunista e
forse era qualcos'altro.
Qualcuno, qualcuno era Comunista perché sognava una libertà diversa da quella
Americana.
Qualcuno, era Comunista perché pensava di poter essere vivo e felice
solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno, qualcuno era Comunista perché aveva bisogno di una spinta verso
qualcosa di nuovo, perché era disposto
a cambiare ogni giorno, perché sentiva
la necessità di una morale diversa, e che forse era solo una forza un volo,
un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare
la vita.
Qualcuno era Comunista perché , con accanto questo
slancio ognuno era come più di se stesso, era come, due persone in una. Da
una parte la personale fatica quotidiana; e dall'altra il senso di
appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare
"veramente" la vita.
No niente rimpianti, forse anche allora molti avevano aperto le ali senza
essere capaci di volare. Come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due, da una parte l'uomo inserito che
attraversa ossquiosamente lo squallore,
della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano, senza più
neanche l'intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito. Due miserie
in un corpo solo.
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24. LA SEDIA DA SPOSTARE
a) Prima voce b)
Seconda voce
a) Secondo me quella sedia lì va spostata.
b) Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
a) Facile dirlo quando l'han detto gli altri.
b) Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
a) Da una approfondita analisi storica e sociologica
viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai dieci chili.
b) Non sono d'accordo. Dai sondaggi il 2% degli
intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il 3% dai sei ai sette
chili, il 95% non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.
a) Secondo me per spostarla ci vorrebbe qualcuno che la prendesse
delicatamente per la spalliera e la mettesse da un'altra parte.
b) Eccesso di garantismo. Al punto in cui siamo è
assolutamente necessario prenderla in qualsiasi modo. Anche a calci.
a) A calci? Ma questo è profondamente
antidemocratico e anticostituzionale.
b) Se è così cambiamo la Costituzione
a) Non è una cosa che si può fare da un giorno all'altro. Nel frattempo
propongo di indire un referendum.
b) Non si troveranno mai 500.000 firme per spostare una sedia.
a) E allora non c'è scelta: elezioni anticipate.
b) No, le elezioni oggi no. Sarebbe troppo grave per il Paese. Forse domani.
a) Rimane il problema urgente della sedia da spostare.
b) Su questo sono d’accordo. Può essere un punto di incontro.
a) Parliamone.
b) Parliamone.
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25. DESTRA-SINISTRA
Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra,
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Fare il bagno nella vasca è di destra
far la doccia invece è di sinistra,
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Una bella minestrina è di destra
il minestrone è sempre di sinistra,
quasi tutte le canzoni son di destra
se annoiano son di sinistra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Le scarpette da ginnastica o da tennis
hanno ancora un gusto un po' di destra,
ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
è da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
I blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra,
il concerto dello stadio è di sinistra
mentre i prezzi sono un po` di destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
La patata per natura è di sinistra
spappolata nel purè è di destra,
la corsia del sorpasso è a sinistra
ma durante le elezioni è a destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
La piscina bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra,
mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
son di merda più che sinistra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia,
è la passione, l'ossessione della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa
dove non si sa.
Io direi che il culatello è di destra
la mortadella è di sinistra,
quasi sempre il mal di testa è di destra
la colite invece è di sinistra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
La tangente per natura è di destra
col permesso di chi sta a sinistra,
non si sa se la fortuna sia di destra
ma la sfiga è sempre di sinistra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Il saluto vigoroso a pugno chiuso
è un antico gesto di sinistra,
quello un po' degli anni '20, un po' romano
è da stronzi oltre che di destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
L'ideologia, l'ideologia
non so se è un mito del passato o un'isteria,
è il continuare ad affermare un pensiero e il suo
perché
con la scusa di un contrasto che non c'è
se c'è chissa` dov'è
se c'è chissa` dov'è.
Canticchiar con la chitarra è di sinistra
con il karaoke è di destra,
i collant sono quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
La risposta delle masse è di sinistra
col destino di spostarsi a destra,
son sicuro che il bastardo è di sinistra
mentre il figlio di puttana è a destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Una donna emancipata è di sinistra
riservata è già un po' più di destra,
ma un figone resta sempre un'attrazione
che va bene per sinistra e destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra,
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra,
cos'è la sinistra...
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Basta!
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26. LA
LEGGE
parlato:
La legge italiana è assai educativa
è dolce e paterna, è un po’ permissiva
ma quando abbandona le buone maniere
a volte fa piangere e a volte... godere.
parlato: Le legge italiana che è ricca e abbondante
è molto distratta e assai tollerante
ma quando si sveglia colpisce a piacere
si da un gran daffare e diventa... potere.
La legge in un paese antico
in cui allo Stato ci si crede poco
dove esplodono i valori nazionali
soltanto in occasione dei mondiali,
dove si avverte una coscienza vaga
del "vivi", del "godi", del
"chissenefrega"
che è l’unico orgoglio del vero italiano
ma porta ogni volta a votare di meno.
Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
La legge in un paese amato
dà per scontato il furto al supermercato
e cerca anche di non disturbare
l’onesto lavoro del contrabbandiere
e non metter le cinture è un grave errore
soltanto se il vigile ha voglia di scherzare.
La legge c’è, la legge non c’è.
La legge c’è, la legge non c’è.
La legge in un paese da capire
con tante coste e con tanto mare
dove arrivano persino coi pattini
milioni e milioni di clandestini,
dove i nostri operai sono poco pagati
grazie al buon lavoro dei sindacati
dove il geniale impegno del governo
è sviluppare il non-lavoro nel mezzogiorno.
Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
La legge in un paese un po’ in ribasso
dove le tasse sono un paradosso
dove chi paga tutto proprio tutto
è visto con stupore e con sospetto
dove è implicita l’antica usanza
di fare un buon accordo con la finanza.
La legge c’è, la legge non c’è.
La legge c’è, la legge non c’è.
La legge in un paese poco serio
dove non manca niente tranne il necessario
e la misura non ci sfiora affatto
e sui giornali si può scrivere di tutto
dove in occasione di drammi mondiali
noi, modestia a parte, siamo i più solidali.
Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
La legge in un paese birichino
in cui ultimamente si ride di meno
dove ci sono i giochi del gran capitale
che è una specie di mafia però è più legale
che noi senza perdere neanche una guerra
potremmo un giorno trovarci col culo per terra.
La legge c’è, la legge non c’è.
La legge c’è, la legge non c’è.
La legge in un paese irrazionale
dove s’è ingorgato lo stato sociale
dove i diritti del pensionato e del malato
non li sa né il funzionario né l’impiegato
figuriamoci l’interessato
dove le carceri sono così accoglienti
che non c’è più posto per altri delinquenti
dove senza isteria e con grande fermezza
ci si pone il problema della sicurezza.
Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
La legge in un paese alla deriva
fa si che la giustizia sia un po’ riflessiva
e per fare valere le tue ragioni
dovrai aspettare due o tre generazioni
e nei tribunali in archivi segreti
c’è la storia d’Italia di tutti i partiti
e siccome nessuno è senza peccato
si può ricattare tutto lo Stato.
Di questo alla Camera non han parlato
e neanche al Senato.
Lo Stato c’è, lo Stato non c’è.
Lo Stato c’è, lo Stato non c’è.
Lo Stato c’è, lo Stato non c’è.
Lo Stato c’è, lo Stato non c’è…
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