Omaggio a Giuliano, alias Giuliano Rossetti, disegnatore satirico di Firenze. Ha collaborato a ‘Il Male’, ‘Satyricon’, ‘Tango’, ‘Comix’, ecc.

 

 

1.     Vi sembra giusto che un orgasmo duri 4 secondi e Domenica In 4 ore ?

2.     Mi piaceva la sincerita' con cui mi diceva le bugie.

3.     Quando pioveva portava i figli alle vetrine dei negozi a vedere i ricchi che compravano gli ombrelli.

4.     Se mio figlio si rifiuta di mangiare, per punizione lo mando a letto senza cena.  

5.     Cogito ergo rhum.

6.     Ormai solo i ricchi possono permettersi di ammalarsi. Con quello che costa ora curarsi noi possiamo permetterci solo mali incurabili.

7.     LO STRANO PACCO di GIULIANO (Comix Pillole n.1)
Arrivo' all'ufficio postale con un pacco da spedire. "Ma che roba contiene?" chiese l'impiegato storcendo il naso. "Puzza maledettamente di merda".
"L'ha detto. C'e' anche specificato nel contenuto".
"E che c'e' specificato?"
"Che contiene merda, come lei giustamente ha arguito".
L'impiegato fece un balzo all'indietro e allontano' da se' il pacco con un calcio.
"Lo porti immediatamente via!" urlo' quasi. "Come le viene in mente di portare un pacco di merda in un luogo pubblico?".
"E perche' dovrei portarlo via, se e' lecito?"
"Perche' io non accettero' mai un pacco contenente merda".
"E' proibito?"
"Si'!".
"Ebbene, mi faccia vedere il regolamento postale e mi faccia leggere il paragrafo ove si faccia divieto di spedire pacchi contenenti merda".
L'impiegato si astenne dal rispondere. Squadro' bellicosamente quell'individuo, indi si diresse a grandi falcate verso la stanza del direttore. Uscirono entrambi dopo un quarto d'ora, molto eccitati. Il direttore era un omino rotondetto, che, parlando, salterellava sulle due gambette corte e tozze.
"Sarebbe quello?" chiese indicando il pacco per terra, ma tenendosi ad una certa distanza.
"Per l'appunto", confermo' il subalterno.
Il direttore sporse un poco in avanti la testa e, ad occhi chiusi, diede una leggera annusata all'aria.
"Puzza di merda", sentenzio' infine.
"E di cosa dovrebbe puzzare, di grazia?", intervenne a questo punto il proprietario del pacco. "La merda e' merda sotto qualsivoglia latitudine. Piuttosto, avete trovato nel regolamento una frase che mi impedisca di spedirla?"
"Ma certe cose sono sottintese", spiego' il direttore. "Sono cosi' ovvie che solo un pazzo penserebbe di includerle nel regolamento postale".
"No, se il regolamento non lo vieta, io ho il diritto di spedire il mio pacco. Quindi poche storie, perche' non intendo perdere altro tempo."
Il direttore dovette arrendersi. Del resto, meglio far presto a rimuovere dall'ufficio quel puzzolentissimo coso e ficcarlo nell'angolo piu' lontano del cortile in attesa che il furgone lo venisse a prelevare. Tanto piu' che gia' altri clienti stavano cominciando a dar segni d'impazienza.
"Beh, e lei che aspetta a pesarlo e ad applicarci le relative marche?" disse stizzito all'impiegato, e fece due passi indietro per mettere maggior distanza fra se' e quel fetore. L'impiegato peso' il pacco, riempi' il bollettino usando una sola mano perche' l'altra gli serviva per tapparsi il naso. Ormai il cattivo odore era aumentato in maniera tale, che i presenti cominciavano a dar visibili segni di insofferenza e alcuni degli impiegati piu' giovani dovevano fare inauditi sforzi per non scappare urlando. Solo lo spettro del licenziamento per abbandono di lavoro li teneva inchiodati al loro posto. L'impiegato addetto al pacco, al colmo della rabbia, dopo aver applicato le marche sul pacco, come per scaricarsi vibro' con tale forza il timbro contro l'involucro per annullare le marche che il pacco si ruppe, anzi deflagro' come una bomba facendone schizzare fuori il contenuto. I clienti che in quel momento si trovavano nell'ufficio postale, protetti com'erano dal vetro che li divideva dal reparto impiegatizio, ne uscirono completamente indenni, ma al di la' del vetro fu un'autentica tragedia. Ciascuno resto' coperto da uno strato di un centimetro di merda sulla parte del corpo orientata verso l'esplosione. Cioe' chi ebbe ricoperto il profilo destro, chi il profilo sinistro e chi, i piu' fortunati, solo la parte posteriore. Si dice che chi si trova al centro di un'esplosione generalmente se la cava. Forse puo' essere vero nel caso di dinamite, nel caso della merda non e' assolutamente vero. Basto' dare un'occhiata all'omino del timbro per rendersene conto. Uno spettacolo di nauseabonda terrificanza. Le pareti dell'ambiente avevano cambiato colore, tutti si guardavano perplessi e stralunati, tanto scossi dall'avvenimento che all'odore della merda - e si' che adesso si era centuplicato - nessuno ci faceva piu' caso. Non appena una parvenza di calma fu tornata il proprietario, anzi l'ex proprietario del pacco, ando' allo sportello e chiese un modulo per un reclamo per distruzione di pacco. "Mi raccomando, un modulo pulito, non uno sporco di merda".

8.     "Gesu' posso seguirti?". "No, sei troppo ricco". "Allora cosa debbo fare?". "Dai tutte le tue sostanze a un povero". "Ma allora quello diventa ricco e si danna!". "E a te che cazzo te ne frega?".

9.     Noi promettiamo una casa a tutti. Purche' ce la facciate a entrare tutti.

10.Chi da sé fa per tre. E crea due disoccupati.

11."Coi soldi della liquidazione mi sono comprato un'autoambulanza e mi sono messo in proprio". "E che te ne fai dei feriti che raccogli?". "Vado in giro per ospedali e, se non mi pagano quanto chiedo, glieli lascio".

12.Un giorno l'Angelo del Signore si presento' ad Abramo: "Prendi Enrico Manca, portalo in cima al monte e ammazzalo". "Ma perche'?". "Cosi' vuole il Signore". Abramo non batte' ciglio. Prese il giovane Manca e lo porto' in cima al monte. Ma quando stava gia' con la spada sollevata, pronto a colpirlo, arrivo' l'Angelo a fermarlo. Della serie: e poi dicono che Dio e' infallibile!

13."Da quando ho saputo che il Berlusca ha messo gli occhi su di lui per "Forza Italia", Alberto Tomba corre con un bastoncino in una mano e l'altra la tiene in tasca per toccarsi". "Ecco perche' salta cosi' spesso".

14.Reggeva l'anima coi denti e contemporaneamente pregava Dio che l'otturazione tenesse.

15."Il padre di Giovanni Pascoli mori' a causa di un fertilizzante". "E chi l'ha detto?". "La cavallina storna. A finestra si legge: Dissi un nome: suono' alto un nitrato".

16.Un prete ad un altro: "Madonna avrebbe voluto venire al Festival di Sanremo, ma il Papa ha minacciato di scomunica Pippo Baudo". L'altro prete: "Ma chi crede di essere, San Giuseppe?".

17.Un prete ad un altro: "Oggi tra i VIP e' di moda andare a confessarsi dai giudici". L'altro prete: "Non c'e' piu' religione".

18.Il miglior partito e' quello che non ritorna. (Legge di Giuliano)

19.Lei: "Ottavio, ma se non mi amavi, perche' mi hai sposata?". Lui: "Perche' e' bello avere a portata di mano qualcuno da odiare".

20.I cattivi pensieri che non hai concretizzato sono tutta materia grigia sprecata.

21.Vedi, la fabbrica di mio fratello non produce niente. Ha il solo scopo di inquinare il fiume e cosi' io posso conservare l'appalto per la depurazione.