Omaggio a Sabina Guzzanti, comica romana, sorella di Corrado Guzzanti. Ha partecipato in TV a ‘Avanzi’, ‘Tunnel’, ‘Pippo Chennedy Show’ e a ‘La posta del cuore’.

 

1.   E wow! Ecco ancora la vostra pazza-pazza-Patrizia che aritorna co' voi tutti gli amichi sintonizzati sulla bella frequenza de Radio Tore Tozza. Lei e' sempre matilde che ce canta  'Uomini', dedicata da Cinzia a Stefano co' un messaggio: "Piantala da chiamamme o facile che er mi' ragazzo te passa sopra cor millecento!".

2.   E lei e' sempre la nostra Matilde che stavolta ce canta 'Animali', dedicata da Cinzia a Massimo co' un messaggio: "A brutto 'nfame! T'ho arivisto batte i pezzi a Stefaggna, t'ariduco un budino, t'aspetto a casa co' mi' fratello…"

3.   Dimmi qualcosa della Serena quell'altra, quella che noi non vediamo, qualcosa di piu' intimo, che ne so… Gli animali vanno in calore due volte l'anno: per Serena Dandini e' diverso? E' la natura che la comanda, e' lei che comanda la natura o un po' tutte e due le cose insieme?

4.   Giornalista: "No, ma per carita', certo… Se ti interessa tanto te lo dico; il pezzo me l'ha chiesto <<Di tutto e di niente>>, un giornale che si occupa essenzialmente di politica, ma in cui c'e' anche un grosso insertone sulla TV di 75 pagine…". Serena: "Accidenti! E quante pagine ha in tutto il giornale?". Giornalista: "Settantasei".

5.   Sabina Guzzanti nei panni di Oriana Fallaci, Firenze, 08.11.2002.
"Fate silenzio, sennò vi stacco le palle e poi ci gioco a tennis contro il muro della Mecca! E, a proposito, oggi sono venuta qui per dire a voi, falsi pacifisti, che state qui giovani e belli, che vi baciate e vi abbracciate, quanto è faticoso abitare al 38simo piano di un attico di Manhattan, per non parlare dello scrivere romanzi per anni e anni senza esserne capaci, con trecento personaggi tutti uguali che poi son sempre tutti uomini tranne una cavalla, che alla fine son sempre io stessa e vi confesso che non ne posso più".
Voce dal pubblico: "Che ti venisse un cancro!"
"M'è già venuto e che ti venisse a te e pure alla tu' mamma. E voi sareste no global? Ma se non avete neanche avuto le palle di sfasciare un bancomat! Siete una massa di smidollati, e state zitti che vi conviene!"
"Voi venite qui a parlare di pace e non sapete che io amo la pace, la amo forse più di voi, e la porterei in tutto il mondo, anche a costo di bombardarlo e raderlo al suolo e poi spargere il sale sulle rovine. Anche se certo, devo dire la verità, io non mi sono mai sentita tanto viva quanto in guerra, con tutti quei bombardamenti che fanno patapim, patapum, patapam, e tu ti senti tutta l'adrenalina che ti sale! Eppoi dicono che la guerra è pericolosa e non è assolutamente vero. Sei stai con l'esercito non ti succede nulla, perché nelle guerre ormai muoiono soltanto i civili, e lo sanno tutti che al giorno d'oggi andare in guerra è meno pericoloso che sull'autostrada Firenze-Bologna.
E, anche quando torno a casa, io continuo a comportarmi come un soldato perché amo la guerra, mi fa sentire viva. Io mi metto l'elmetto in testa e adoro la mia sveglia che fa peperepè come una tromba. Poi mi addormento sotto la mia tenda da campo in salotto, e mi metto a scrivere sempre alla stessa ora perché quello che conta è la disciplina non quello che si scrive. E mi calo l'elmetto sopra gli occhi e non m'importa nulla perché tanto a me piace sentire solo il rumore dei tasti".  "Ecco, vedete, quelli che non capisco siete voi pacifisti. Io sono venuta qui per parlarvi, per sentire le vostre ragioni. Ma, più vi guardo, più mi piglia una gran rabbia e mi viene voglia di prendervi a calci nelle gengive. Gliel'avevo detto io a Ciampi di non farvi venire qui a Firenze... perché voi non capite la mia fatica, la fatica di scrivere romanzi senza saperli scrivere. Pensate che quando mangio mi faccio servire dal cameriere il pranzo nell'elmetto, e anche quando lo pulisco bene bene e lo metto in testa poi mi tocca sempre andare dal parrucchiere che mi dice: Mrs Fallaci, you always has beautiful maccheroni in your hair! "
"Voi dovete capire la mia fatica, di vivere in un attico a New York che mi costa 5.000 dollari al mese solo di spese condominiali, e la fatica di non aver scritto romanzi per più di dieci anni, e senza mai poter parlare. Poi, alla fine, quando si parla si parla e ce la si prende col primo che capita. Questa volta è toccato ai musulmani, la prossima volta saranno i cinesi e la prossima ancora i marziani. Questi piccoli omuncoli verdi io li vedo girare sopra le nostre teste con le loro astronavi, e vi dico che devono smetterla di cagare sui monumenti di Michelangelo e Donatello con la complicità della sinistra italiana."

6.   D'altra parte è giusto, bisogna accettarlo: Berlusconi ha vinto le elezioni, gli italiani le hanno perse.