- Una
coppia in auto. Lei dice: "Trombardo, Trombardo, dove mi
porti?". "Ehi, mi chiamo Edoardo". "Oh, scusa,
chissa' a cosa stavo pensando...".
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- PRIMA
E DOPO IL MATRIMONIO
Prima: Tre per notte
Dopo: Tre al mese.
Prima: Mi lasci senza fiato!
Dopo: Mi stai soffocando!
Prima: Non fermarti!
Dopo: Non cominciare!
Prima: Febbre del sabato sera.
Dopo: Domenica di calcio.
Prima: Mi piaccione le donne in carne
Dopo: Non ho mai sopportato le grasse!
Prima: Mi domando cosa farei senza di lui.
Dopo: Mi domando cosa faccio con lui.
Prima: Erotica.
Dopo: Neurotica.
Prima: Sembra che stiamo insieme da sempre.
Dopo: Stiamo sempre assieme!
Prima: Stanotte l'abbiamo fatto sul sofa'.
Dopo: Stanotte ho dormito sul sofa'.
Prima: C'era una volta...
Dopo: ...Fine
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- I
miei hobby preferiti sono le donne e la caccia. Cosa caccio? Le donne,
naturalmente.
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- Paolo
entro' nel grande ospedale con la consapevolezza di fare finalmente
qualcosa di buono. E camminava fiero, col petto rigonfio d'orgoglio e
silicone. Varco' la sogliola sotto gli occhi di un attento vigilante,
che guardava intensamente il suo culo e quello degli altri. Infatti, piu'
che una guardia, era un guardiano. Paolo si avvicino' agli ascensori,
assieme ad una torma di gente, e attese pazientemente il tuo turno.
Esendo in un ospedale, essere paziente e' una cosa normale. Poi
comincio' ad agitarsi, si agito', si agito' sempre di piu' finche'
finalmente venne, il suo turno. Si fumo' una sigaretta, mentre
l'ascensore si apri'. Quattrocentocinquanta persone si accalcarono
all'interno, le porte si richiusero tranciando di netto dodici braccia e
ventisette gambe; ma che culo che avevano avuto, erano gia'
all'ospedale. Giunti al primo piano, si contavano gia' due parti e
tredici infarti. Paolo non pote' non apprezzare l'organizzazione
dell'ospedale: al primo piano, infatti, si trovava ilreparto di
ostetricia e cardiologia. Scese al secondo piano, dove un cartello
diceva: prelievi del sangue. Si fece coraggio e poco dopo si ritrovo'
seduto su una poltrona sgualcita, mentre un omone grande e grosso con
spessi occhiali al naso tentava di penetrarlo. In un braccio, con un
grosso ago. Paolo era terrorizzato, e cerco' di tranquillizzarsi
buttandola sulla professionalita'. Chiese all'omone: "E' da molto
che fa questo mestiere, vero?". "Oh, no, solo pochi
giorni..." Paolo sbianco' "...ma non si preoccupi ho una lunga
esperienza. Sono vent'anni che lavoro ai prelievi, ufficio imposte
dirette di Roma". Paolo si senti' piu' tranquillo. D'altronde, lo
aveva deciso lui di donare il sangue, per quei poveri bambini malati;
che diamine, qualcuno doveva pur dare il buon esempio. L'omone
occhialuto sollevo' l'ago al cielo, si chiese se quello che stava
palpeggiando fosse un braccio o una gamba, poi avuta rassicurazione che
era il collo, una tetra risata riecheggio' a lungo nella stanza, seguita
dall'urlo agghiacciante di Paolo. (Si omette questa parte, in rispetto
alla particolare sensibilita' dei lettori. Eccheccazzo, non e' mica un
racconto horror). Paolo, pallido ed emaciato, segnato dalla tremenda
esperienza, si avvio' tentennante all'ascensore. Si senti' immerso nella
calca fino al collo. C'era talmente tanta gente stipata che una
scoreggia avrebbe creato un'embolia al vicino. La porta si apri' e
furono subito cazzi meteorologici. Una corrente fresca di cinquemila
persone usci' dall'ascensore, scontrandosi con una corrente calda di
quattromilacinquecento persone proveniente da sud, che cercavano di
entrare. Da est, gli ipertesi formavano un nucleo di alta pressione, che
conflui' su una corrente nordica, una donna di Bolzano rimasta appesa a
un filo elettrico. Venti freddi calarono su venti calde, dandoci dentro
a piu' non posso. Dopo venti minuti, il temporale si placo' e Paolo
pote' finalmente entrare in ascensore. Fu li' che inavvertitamente mise
il piede su qualcosa di caldo e flaccido. Era Kappa. "Ehi, Paolo, e
tu che ci fai qui?". "Beh, sono venuto per donare il sangue,
al secondo piano, e tu?". "Sangue? Oh, no. Io vengo qui una
volta alla settimana, al terzo piano, alla banca del seme. Pensa, ti
accolgono delle infermiere fichissime, ti fanno vedere un filmetto
porno, godi e alla fine ci guadagni pure venti euro tondi tondi per ogni
donazione". Paolo allora ripenso' tristemente ai suoi miseri cinque
euro, ma tutto sommato in cuor suo era felice, quanti bambini malati
aveva salvato? Una settimana dopo, l'impavido Paolo era ancora in
quell'ascensore dell'ospedale. Combinazione, dietro di lui arrivo'
pimpante Kappa: "Ehi, Paolo, ancora qui, come va?" Paolo era
di spalle e non rispose. Kappa non ci fece caso, si avvicino' ai bottoni
dell'ascensore e chiese gentilmente: "Che piano?" Paolo si
giro', e con la bocca strapiena disse "Mmmhhh", indicando con
la mano il numero tre.
|
- Tempo
fa io e mia moglie decidemmo di ripulire gli armadi, per donare alla
croce rossa tutti gli indumenti che non usiamo piu'. Fu cosi' che trovai
in una tasca di un vecchio paio di pantaloni una ricevuta di una
calzoleria. Osservai la data, risaliva addirittura a dodici anni fa.
Allora chiesi a mia moglie: "Sara' possibile che abbiano ancora le
scarpe?". "Bah, non credo" mi rispose lei. "Forse
vale la pena andare a vedere" le dissi, e misi la ricevuta nel
portafoglio. Poi andai al negozio. Il vecchio calzolaio era li', chino a
sistemare un paio di scarpe malconce. Gli consegnai la ricevuta. Senza
dire una parola, scomparve nel retrobottega per cercare le scarpe. Poco
dopo udii la sua voce: "Eccole qui!!". "Davvero?"
Chiesi io incredulo "Che fortuna! Non lo credevo davvero, dopo
cosi' tanto tempo". Il calzolaio ricomparve poco dopo, senza le
scarpe, e mi disse: "Saranno pronte per giovedi'".
|
- L'avvocato
al cliente: "Ho una buona notizia. Sua moglie rinuncia alla
ripartizione dell'eredita' che lei ricevera' dopo il divorzio".
"Fantastico, ma come ha fatto?". "L'ho convinta a sposare
suo padre".
|
- Paolo
si sposa, e la prima notte di nozze lui e lei si ritrovano finalmente
soli in camera. Allora Paolo prima di spogliarsi si avvicina alla donna
e le dice: "Cara, ti devo confessare una cosa... vedi, ho una gamba
di legno... mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti
amore". "Non e' tutto, vedi... io ho un braccio artificiale.
Mi vergognavo troppo a dirtelo". "Non preoccuparti,
caro". "Ancora una cosa, tesoro, mi dispiace di non avertelo
detto prima, ma ho anche un occhio di vetro e un cuore artificiale. Mi
vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". Un attimo
di pausa poi lui riprende: "Tesoro, io...". "Ehi, ma
insomma! Non hai proprio niente di naturale tu?". "Si, un
figlio, ma mi vergognavo a dirtelo".
|
- Pelche'
tutti tilano alla polta dell'Intel? Pelche' li' c'e' un Toldo.
Il terzino dell'inter e' rimasto a terra dopo il fallo al basso ventre.
E' stata colpita la noce di Coco.
Da quando c'e' Materazzi, la difesa dell'inter dorme sempre.
Deve avercelo bello grosso, hanno detto "che gran fallo di
Okan"
Il centrocampo dell'inter ha giocato da cani, in particolare Dalmat.
L'inter ormai ci ha abituato a perdere le occasioni importanti. Ma non
ce la prendiamo piu', ormai ci abbiamo fatto il Kallon.
L'Inter ha la sua arma biologica, El Chino. Lo mandano in campo sperando
che gli avversari temano la Sars.
Bella prova del debuttante terzino dell'Inter. La sorpresa Pasquale.
La difesa dell'Inter e' appesa a una Cordoba.
|
- Mi
sono incazzato come una iena con mia moglie. L'altro giorno il capo mi
chiama e mi dice che sarei dovuto partire per un viaggio di lavoro a
Praga. Allora io, sapendo che mia moglie da tempo desiderava
ardentemente di andarci, ho chiesto al capo se la mia signora mi poteva
accompagnare. Il capo ha storto un po' il naso, ma visto che tutto
sommato un premio me lo meritavo, ha acconsentito. Allora tutto contento
ho telefonato a mia moglie e le ho chiesto a bruciapelo: "Tesoro,
vuoi venire con me a Praga?". E lei entusiasta mi ha risposto:
"Certo, molto volentieri... ma chi parla?".
|
- L'altra
sera e' venuta a trovarci un'amica di mia moglie. Abbiamo chiaccherato
tutti insieme del piu' e del meno, visto che lei insegna matematica al
liceo, poi inevitabilmente il discorso e' caduto sul suo recente
matrimonio. Allora lei ci ha confessato tra le lacrime che era molto
delusa, perche' Mario non aveva piu' fatto l'amore con lei dalla notte
precedente il matrimonio. "Ma e' orribile..." ha esclamato mia
moglie "...dovresti chiedere il divorzio!" E Lei: "Il
divorzio? Che c'entra, Mario non e' mica mio marito".
|
- Ultimamente
ho aperto gli occhi sul ruolo della donna entro le mura di casa, su
quanto indispensabile sia. Penso che sia giunto il momento di parlare
seriamente con mia moglie. Si, mi sono finalmente reso conto di quanto
sia difficile tirare avanti una famiglia e una casa, e penso sia giunta
l'ora di lasciar perdere l'egoismo e la pigrizia che da sempre ci
contraddistingue... Si, ci ho riflettuto e ho deciso, le diro' che da
domani ci divideremo da buoni coniugi tutti i lavori domestici e i
doveri di casa. No, non e' che voglio sembrare un marito modello, e' che
mi sono rotto i coglioni di fare tutto io.
|
- "Lo
voglio cotto a puntino" come disse la virgola.
|
- Alle
olimpiadi, la finalissima di lotta libera si disputa tra il campione
russo e quello italiano. Poco prima dell'incontro, l'allenatore italiano
avverte il suo lottatore: "Attento! Questo russo ha una mossa
speciale, la Pretzel. Tutti quelli che l'hanno subita sono finiti
all'ospedale, non esiste modo di uscirne. Quindi, per nessun motivo devi
permettergli che te la applichi. Se ti prende, sei fottuto!".
Comincia l'incontro. Il russo e l'italiano si girano attorno,
guardinghi. All'improvviso, il russo attacca e applica all'italiano la
temuta Pretzel. Tra il pubblico, i piu' sensibili svengono alla vista
della terribile presa, mentre l'allenatore italiano si copre gli occhi.
All'improvviso, si ode un grido terrificante. L'istruttore riapre gli
occhi e vede il suo atleta sollevare il russo e gettarlo violentemente a
terra, poi gettarcisi sopra e vincere l'incontro, tra il tripudio
generale. Cosi' l'italiano vince la medaglia d'oro. Incredulo, mentre
ritornano negli spogliatoi, l'allenatore italiano chiede all'atleta:
"Dimmi... ma come hai fatto a liberarti dalla Pretzel? Finora
nessuno c'era mai riuscito". "Veda, mister, quando mi ha
applicato la Prentzel, mi stavo per arrendere. Ma all'improvviso ho
aperto gli occhi e mi son visto davanti un paio di palle. In quel
momento, ho morso quelle palle con tutta la forza che mi era rimasta".
"E allora?". "Sa una cosa, mister? Lei non ha idea della
forza che uno acquisisce quando si morde le palle!".
|
- Quando
l'avvocato impazzisce, perde il giudizio.
|
- Non
era una grande cima, a scuola. Ogni volta che il maestro cancellava la
lavagna, lui cancellava il quaderno.
|
- Anche
il consumismo ha la sua etica, o meglio, etichetta.
|
- Io
non bacio piu' le donne sulle labbra. L'ultima volta, ha chiuso
improvvisamente le cosce e mi ha rotto gli occhiali.
|
- Conosco
una ragazza che ha sposato un negro, per paura di passare la prima notte
in bianco.
|
- Io
da grande voglio fare il coglione. Ogni volta che esco con mio padre,
lui dice sempre: "che bella casa che ha sto coglione, che bella
macchina che ha sto coglione..."
|
- L'ultima
litigata e' stata colpa mia, lo ammetto. Mia moglie mi ha chiesto:
"Cosa vedi in Tivu'?" E io le ho risposto: "Abbastanza
polvere".
|
- Ogni
volta che usciamo assieme, io e mia moglie ci teniamo sempre per mano. Se
la mollo, comincia a girare per i negozi.
|
- Colmo
per una puttana francese: fare un Pompidou a un gran Le Pen con il mal
De Gaulle.
|
- La
pianta sorrise brevemente. Gli stavano facendo una fotosintesi.
|
- Un
carabiniere viene mandato dal maresciallo a comprare il caffe per tutti
i commilitoni della caserma, e gli consegna un thermos. Il carabiniere
entra nel bar e chiede al barista: "Senta, secondo lei ci stanno
sei tazze qui?". "Si, credo di si...". "Bene, allora
mi da' due espressi, due macchiati, un cappuccino e un
decaffeinato".
|
- Mi
sono trovato per caso a un congresso di avvocati, e sempre per caso ho
conosciuto una persona molto cortese, affabile, sorridente, dall'aria
onesta e disponibile. Insomma, veramente una brava persona, quel
cameriere.
|
- Una
volta, molti anni fa, avevo una ragazza che si chiamava Viola. Ma era
rosa, come tutte le altre. Una sera ci siamo appartati con l'auto in una
stradina di campagna. Per fortuna non ci abbiamo trovato i cugini
perche' stavano cantando con la loro vocina in citta'. Io ho cominciato
a spogliarmi, mentre lei rimaneva ferma. Allora le ho detto di
spogliarsi, e lei mi ha risposto candidamente: "Perche'?". E
io, un po' seccato: "Viola carissima, ma come, non ti ha detto
niente la mammola?".
|
- Oggi
il bigne' e' felice. E' diventato baba'.
|
- "Metta
la mano destra sulla Bibbia e giuri di dire la verità, tutta la verità,
niente altro che la verità. Dica lo giuro!". "Lo giuro!"
disse Mohammed.
|
- L'avvocato
telefona al suo cliente: "Ma come? Ha mandato una cassa di
champagne al giudice? Quell'uomo è il più onesto ed incorruttibile che
io abbia mai conosciuto! Non vinceremo mai la causa!!!". "Non
ti preoccupare... l'ho mandata a nome del pubblico ministero..."
|
- C'e'
qualcosa in Novella che mi attrae, ma è la stessa cosa che hanno tutte.
|
- "Ciao
Gigi, ma te sei in pensione? E per cosa ci sei andato?". "Sono
invalido di guerra...". "E dove ti hanno ferito?".
"Sul CARSO...". "Uh, son parti tanto delicate!!!".
|
- Si
e' scoperto perche' Sharon non canta mai l'inno israeliano. Il fatto e'
che Sharon... Stone.
|
- Paolo
Levi Sandri nacque molti, moltissimi anni fa, quando l'anagrafe ancora
non esisteva. Per lui non fu bello venire alla luce, perche' si
vergognava un po'. Infatti poi preferi' sempre venire al buio (quelle
rare volte). Anche per le ciofeche che riusciva a abbordare. Nacque in
una umida grotta silviense, piu' precisamente in una mangiatoia, riscaldato
dall'alito due animali ghiotti di cipolle, un Koala ricchione e un
Pocolione. Il Pocolione non e' un animale molto conosciuto, perche' si
estinse molti e molti anni dopo, a causa del diluvio universale. Deve il
suo nome al fatto che non volle salire sull'arca, perche' la riteneva
poco sicura. PLS quando nacque era un bimbo bellissimo, peggioro' poi.
Il suo viso irradiava un bagliore lucente, quasi sovrannaturale,
riflesso. Anche allora aveva pochi capelli. Sua madre gia' vedeva per
lui un radioso futuro come statale, nell'Enel, ed e' per questo che lui
crebbe con il recondito desiderio di non fare un cazzo. La leggenda
narra che quando nacque, in cielo comparve una stella dalla luce molto
intensa, che indicava la via ai viandanti erranti. Qualcuno la chiamo'
fede, altri astro del ciel, altri ancora scoreggia divina. Studi
successivi accertarono che invece si trattava di un fenomeno fotonico
atipico, che si manifesta generalmente dall'alba al tramonto, meglio
noto ai giorni nostri con il nome di "Sole". Secondo la
tradizione, appena dopo la nascita la madre puli' il neonato. Era appena
nato e gia' si era cagato addosso. Insomma si era adattato bene alla
nuova importante esperienza che l'attendeva, quella della vita. Poi la
madre lo poso' dolcemente ed amorevolmente sulla mangiatoia, e il
Pocolione protesto': "Che cazzo, ha appena cagato e adesso lo metti
dove dobbiamo mangiare noi? Saro' un Pocolione, ma non del tutto!"
Il Koala ricchione invece non diceva nulla, osservava commosso la scena,
aveva capito che quello che aveva davanti agli occhi era un evento
storico, unico, e lui era li', avrebbe potuto raccontarlo ai posteri, a
tutti gli altri koala ricchioni. Kappa piu', kappa meno. Guardo' fuori:
tirava un fresco Venticello, che fece gol. Il koala allora alzo' gli
occhi al cielo e grido' felice: "Questo magico momento e' ora tutto
dentro di me. Evviva". E tutti gli angeli in coro gli risposero:
"Ricchio'". Narra la leggenda che dopo tre giorni, tre
importanti Re vennero da terre lontane per omaggiarlo, ma ogni traccia
storica di questo fatto venne cancellata da un certo Mamo. Sempre
secondo la leggenda, uno di essi, Re Chione gli porto' un vibratore, Re
Cidivo gli porto' un vibratore, Re Gipetto gli porto' due bocce cosi'.
Il bimbo ne fu molto felice, ma siccome il vibratore ce l'aveva doppio,
uno venne regalato al Koala ricchione. Lui mostro' il vibratore alla
madre e le chiese cosa fosse, lei gli rispose che era una specie di
ciuccio. Allora lui capi' subito come funzionava, ricordandosi della
sera prima, quando si era inavvertitamente seduto sul ciuccio. Le bocce
invece per lui furono subito un'ossessione. Con quelle grosse palle ci
giocava da mattina a sera. Un giorno disse: "Mi sono cadute le
palle!" e sua madre disse: "Basta giocare con le palle, me le
hai davvero rotte!" e tutta la gente convenuta grido':
"Miracolo". C'era sempre molta gente a trovare il bambinello,
per lo piu' poveri pastori, pedofili e testimoni di Geova di passaggio.
E lui donava a tutti un sorriso, un ampio, benevolo sorriso. Si
accorsero solo dopo molti anni della paresi. E tutti tessevano lodi, e
lui si chiedeva: "Cazzo, ma a Lodi sono tutti sarti?". E tutti
dicevano: "Un giorno questo bimbo sara' qualcuno", ma sarebbe
stato meglio se fossero stati un po' piu' specifici. Pochi giorni dopo
la nascita di PLS un altro bimbo venne alla luce poco lontano, in una
grotta attigua, un uomo che sarebbe poi diventato una grande e
controversa figura della storia dell'umanita', un uomo che con la sua
conoscenza e sapienza cambio' le sorti del mondo. Il cucco.
|
- La
mia auto e' un po' vecchia, ma va ancora bene. I tergicristalli hanno un
problema: da un po' di tempo ognuno va in senso opposto all'altro. Al
distributore me li volevano cambiare. Pare che avessero dei polacchi in
offerta. In compenso i vetri sono elettrici. Infatti ogni volta che
tocco il pomello prendo la scossa. Le gomme sarebbero da cambiare
perche' sono completamente lisce. Ho scoperto che ogni sera, in garage,
si fanno la ceretta. Pero' ho dei bellissimi cerchi in lega. Un regalo
di Bossi. Hanno solo un piccolo problema, ogni volta che incrocio una
macchina del sud fanno uno strano rumore, una specie di "terùn
terùn...". L'autoradio l'ho comprato di seconda mano da un croato.
Prende solo le stazioni slave, ma in compenso funziona bene. L'antenna
e' di tipo moderno, completamente incorporata nel lunotto posteriore. E'
accaduto dopo l'ultimo incidente. Me lo ricordo, quell'incidente: stavo
portando dei sacchetti di immondizie al centro raccolta, quando sono
stato tamponato violentemente da un TIR caricato di bramme di acciaio.
Il bagagliaio ora non si apre piu', e forse sara' per questo che ogni
volta che parto sono sempre inseguito da tutti i gatti del quartiere.
Funzionano bene anche le luci di cortesia. Pensate che ogni volta che
premo l'interruttore, prima di accendersi chiedono sempre per favore. Il
cric e' molto robusto, non ne ho mai visti di cosi' potenti. Invece di
alzare la macchina, pensate, abbassa il mondo. Il motore, quando era
nuovo, faceva un rombo impressionante. Adesso al massimo fa un
triangolo. Ma mi va bene, perche' cosi' quando mi fermo mi fa anche da
segnalatore di emergenza. La marmitta e' catalizzata. E' del tipo
riconosciuto dal manuale delle giovani marmitte. Funziona bene, il suo
unico difetto e' che fa un rumore che catalizza sempre l'attenzione
della polizia. C'ho anche il condizionatore, in macchina. E' cosi'
potente che ogni volta che l'accendo si allarga il buco dell'ozono, su
Marte. Il cambio e' discreto, ma la retro e' marcia. Il contagiri e' un
modello economico, funziona solo in testacoda. A volte dovrei tirare il
freno a mano, ma non lo faccio mai. E' che mi secca poi doverlo andare a
riprendere. Per la mia auto non ho bisogno di antifurto. C'e' tutta una
procedura particolare per avviarla. Si mette la chiave, si alza il
cofano motore, si da' una pedata alla ruota anteriore sx, si fa girare
il volante tre volte a destra e cinque volte a sinistra, come una
cassaforte. Poi si gira la chiave, tenendo fra i denti i cavi dello
spinterogeno. Se la centralina rileva che hai una carie, l'auto non
parte. E' comunque un'esperienza sempre elettrizzante. D'altra parte,
l'auto e' cosi' malmessa che chi vuoi che me la rubi? Pensate che gli ho
fatto un'assicurazione contro il furto, e il rischio era cosi' basso
che la compagnia ha deciso di pagarmi lei il premio annuale. Il mese
scorso ho avuto dei problemi ai cilindri, cosi' ho portato l'auto da
Berto, il meccanico, il mago dei motori. Non ci crederete: da uno dei
cilindri ha estratto un coniglio. Gli ho chiesto quanta strada posso
fare ancora e lui non mi ha dato molte speranze, tant'e' che al posto
delle candele mi ha montato dei lumini. Pero' ho deciso che non la
vendo, perche' per me ha un grosso valore sentimentale. Mi ricorda
quando ero giovane, che andavo a fare cose sporche, molto sporche con la
Pinuccia in aperta campagna. Dopo tutte quelle esperienze, ora lei ha
aperto un autolavaggio. La cosa che mi fa pensare e' che lava anche le
corriere.
|
- In
previsione della seconda serata di Vasco Rossi, la magistratura milanese
ha sequestrato lo stadio di San Siro, per motivi di accertamento sulle
norme di sicurezza. Solo in tarda serata lo stadio e' stato
dissequestrato. La sera stessa, in sessantamila sono accorsi per
assistere allo sconcerto di Vasco Rossi.
|
- La
differenza tra dittatura e democrazia e' che un sistema politico e'
pieno di ladroni, assassini e truffatori, e nell'altro sistema uno puo'
reclamare.
|
- Ricordo
quando a Londra entrai in un pub. E' stata davvero una bella scopat.
|
- Io
ho una vista eccezionale. Pensate che riesco a vedere fino a
trecentomila chilometri di distanza anche se e' buio. Infatti, quando
c'e', riesco a vedere distintamente la luna.
|
- Mangiare
peperoncini e' disastroso per la tua salute. Un recente studio ha
infatti dimostrato che tutti quelli che hanno mangiato peperoncino dal
1845 al 1850 sono morti. Ora, se i peperoncini sono dannosi,
immaginiamoci gli ospedali. Tutto il mondo sa che le tue probabilita' di
morire in un ospedale sono molto piu' alte che quelle di morire in
qualsiasi altro posto.
|
- La
barzelletta piu' corta del mondo e': "Lassativo!". ... Si',
d'accordo, fa cagare.
|
- La
perversione sessuale del noto ricercatore Paolo Levi Sandri - finora
solo sospetta - ha avuto oggi la sua ufficializzazione. L'uomo e' stato
infatti colto in flagrante mentre armeggiava con una pila sul corpo nudo
di una donna. Pare che il noto fisico si sia difeso dicendo che voleva
solo fare luce sulla scoperta.
|
- "Ehi
John, lo sai che Jim è caduto dal 130° piano?". "E'
morto?". "Ancora no!".
|
- Fu
grazie alla tredicesima mensilita', magnanimamente concessagli da
Berlusconi, che Paolo Levi Sandri decise di fare il viaggio tanto
bramato, alla fonte delle sue arcaiche origini: la piramide piu' antica,
eretta da Imhotpe per il faraone Gioser, illustre antenato, padre e
nonno di tutti i faraoni. Paolo era eccitato, avrebbe affrontato il
lungo viaggio dal Cairo a Saqqara alla maniera dei suoi predecessori,
seduto fra le gobbe di un cammello, visto che fra le gobbe di Silvia non
era fisicamente possibile. Cosi' in un caldo meriggio di sole Paolo
scese la scaletta dell'MD11 e poso' finalmente piede al Cairo, dicendo
la storica frase: "Azz...l'ho pestata". Ah, l'Egitto... ne
assaporo' l'essenza con un profondo respiro. Quanto aveva atteso quel
momento, quegli effluvi inebrianti di cicoria fritta, sterco di
cammello, cloaca e salmonella. Aria di casa. Si reco' nella locale
agenzia Hertz, usata con frequenza, molte Volt. L'incaricato lo guardo'
e sputo'. Paolo fece altrettanto. Era un'antica usanza, che in Europa e'
sopravvissuta solo nei campi di calcio. "Buongiorno, vorrei
noleggiare un cammello". L'impiegato smise di curarsi le lorde
unghie dei piedi e gli tese cordialmente la mano. "Io avere giusto
qui bel modelo, quaranta litri sedici pustole full optional turbo in ter
culer scarico posteriore catarrizzato, sessanta sterline
anticipate" Paolo tento' di scuotere il capo, ma il capo era fuori
ufficio. "Non avrebbe qualcosa di piu' economico?" L'impiegato
lo guardo' e sputo'. "Ci essere questo, venti litri, scarico libero
e servosterco, potenza 1 CV (NdR Cammello Vapore - la potenza di un
cammello non si misura in Cavalli), vekio ma bono gajardo...solo venti
sterline". Paolo tratto' a lungo sul prezzo, come d'uso, e alla
fine la spunto' a sole trenta sterline. L'impiegato sputo', gli
consegno' le briglie e chiamo' l'attendente. Questi entro', guardo'
Paolo e sputo'. Si avviarono stancamente al parco cammelli. In mezzo a
tutte quelle gobbe, il pensiero di Paolo cadde inevitabilmente su Angie,
ma non le fece male perche' il suo pensiero pesava poco. Il cammello
prescelto era una vera catafecchia, non aveva neanche il clima. Si
avvicino' e controllo' la dentatura, il cammello lo guardo' e sputo'.
Paolo si ripuli', non perse altro tempo e lo monto' schiacciandosi le
palle, come vuole la tradizione. Dopo averlo montato, si accese una
sigaretta, si risollevo' i calzoni e sali', adagiandosi tra le flaccide
gobbe. Il cammello protesto', sbraitando e ruminando qualcosa di
assolutamente incomprensibile. "Si chiama Prospero, non gli faccia
caso" disse l'attendente. Dopo vari giddap finalmente il cammello
si mise in moto e Paolo punto' deciso verso sudest, in direzione del pietroso
deserto di Hammada. D'altronde, cosi' facevano anche i suoi erranti
antenati. In lontananza, poteva udire la dolce melodia dei graziosi
uccelletti del deserto, i Gypaetus Barbatus, i famosi avvoltoi barbuti.
Ma l'entusiasmo duro' poco. L'andatura del cammello era fiacca e
indolente, il sole picchiava int'acapa piu' delle nocche di Angie,
l'ondeggiare della nave del deserto sfracugliava ora la palla destra,
ora la sinistra, mentre l'esiguo batacchio dondolava inerte come il
campanaccio di San Vicente, che lo scuoti e l'agiti pe' gnente, o quello
di santa Filippa, che s'agita solo per una pippa. Fu allora che a Paolo
venne l'idea del turbo aspirato. Estrasse dalla sacca una manciata della
sua erba preferita e la fece sniffare al cammello, il quale venne preso
da una frenesia incontrollata e comincio' a correre all'impazzata,
facendo ondeggiare al vento la fluente chioma dorata di Paolo... No no
questa la taglio. Ma l'ebbrezza fu breve: dopo pochi chilometri il
cammello si fermo' esausto. Paolo non si perse d'animo, prima che il
cammello si mettesse di profilo se lo carico' sulle spalle e prosegui'
il cammino (NdR Leggasi qui solita battuta sul fisico, che sottintendo).
D'altronde, penso', cosi' facevano anche i suoi valorosi antenati. A
lato del sentiero comparve un cartello. Era completamente giallo, e
spiccava una freccia con una scritta: "Voi siete qui".
Impreco'. Ma poco dopo un secondo cartello lo riempi' di gioia:
"Kamel Center Ahmed - Rivitalizzazione cammelli 10 km". Tre
ore dopo raggiunse esausto il Kamel Service. Un omone grande e grosso
sedeva oziosamente sull'uscio. Paolo si avvicino'. L'omone lo guardo' e
sputo'. Poi termino' di scaccolarsi e gli tese la mano: gli egiziani, si
sa, sono persone cordiali. Paolo rabbrividi': infatti ruppe il ghiaccio
e chiese con voce ansimante: "Mi scusi, sono diretto a Saqqara ma
il mio cammello e' rimasto completamente senza forze, puo' fare
qualcosa?". L'omone rispose con apparente noncuranza: "Io
risolve problema. Dieci sterline. Tu mette kamelo in quela rampa".
Paolo obbedi'. L'arabo si alzo' svogliatamente, si avvicino' al cammello
e gli tiro' un portentoso calcione nei genitali. Il cammello parti' a
razzo, perdendosi in breve all'orizzonte. Stupito, Paolo si rivolse
nervosamente all'arabo: "Ehi, genio, e adesso mi spieghi come cazzo
lo raggiungo?" L'arabo lo guardo' e sputo'. "No problema.
Dieci sterline. Tu sale su quela rampa...". Meno di mezz'ora dopo,
superato il cammello, Paolo raggiungeva Saqqara tra gli applausi e gli
sputi dei molti curiosi. D'altronde, cosi' facevano anche i suoi
ingegnosi antenati quando andavano di fretta.
|
- (Materiale
circolante in rete dai tempi in cui PLS era segretario personale di
Nabucodonosor)
Il sabato sera è un classico per gli ihuisti. Ti puoi rendere conto che
la serata butta male dal tono di voce con cui la tua donna ti invita a
seguirla al party dell'amica: più è mielosa, meno chances ci sono di
divertirsi; e siccome il sabato sera non ti puoi inventare la scusa-tipo
"... devo studiare" (scusa che solitamente adotti per poter
trascorrere qualche ora in più davanti al monitor), eccoti bello e
fregato costretto a "divertirti" e a "essere più
sociale". Ogni volta la speranza è la stessa: la donna si ammala o
non può uscire, e tu prepari birrozza fantozziana, panini e mars per una
sessione di almeno 6 ore su Itapac; la realtà invece è che la tua donna
sta benissimo, e ti sta guidando senza pietà verso la festa. La casa è
piena di gente che non hai mai visto, e dopo appena 2 minuti cerchi se
per caso da qualche parte (non si sa mai) hanno installato un terminale
da poterci smanettare. Il classico amico che non vedi da un anno ti
presenta alle donne come "quello del computer di cui vi
parlavo...", ma le donne non gradiscono per niente, però l'uomo di
una ti si avvicina e ne approfitta per estorcerti informazioni preziose
sulla programmazione in BASIC del C64. Tu, che il C64 lo odi e che da
poco cominci a credere di conoscere sul serio Unix, lo guardi male e
pensi: bifolco. Lui insiste, divaga sul "drive" del suo giocattolo,
tu annuisci e pensi "controlpi cielle-erre".
La biondina che è arrivata sola ti si avvicina mentre tu, pensieroso,
stai ripensando alla c-shell di uno strano Ultrix che hai hackato. Lei
probabilmente pensa tu abbia dei problemi (vero, i metacaratteri della
c-shell creano sempre problemi...) e ti rivolge un promettente
"Ciao" tutto da interpretare (o compilare, a seconda di come
ti senti). "ACP: COM", pensi dentro di te, e ricambi
sorridendo il saluto; già ti stai facendo strane idee, quando alle tue
spalle noti la sagoma inconfondibile della tua donna. "ACP: RESET
RPE" le vorresti dire, ma la situazione è fin troppo chiara: la
portante è già caduta. La festa è fiacca, si formano i gruppetti mentre
tu pensi che in questo momento probabilmente c'è Pengo ad Altos che
chiacchiera con Blau. Un tizio è tempestato di domande, scopri che fa
deltaplano; li guardi mentre lo invidiano, loro non sanno che tu -
proprio ieri! - sei entrato nel VAX della DynaComp, e hai fatto partire
l'UAF... Dove si va in vacanza questa estate? Confusione spaventosa con
proposte geograficamente azzardatissime (Kilimangiaro???); tu le idee in
proposito le hai ben chiare: prima tappa a Monaco per visitare Altos,
seconda tappa ad Essex (i terminali di Mud si devono vedere almeno una volta
nella vita...), terza e ultima tappa Parigi, dove c'è un Univac 1100 che
ti fa impazzire... Hey, c'è uno che fa informatica... bene bene, cerchi
subito - come prima cosa - di sapere nome e codice di addebito della sua
password sui terminale di facoltà. Si specializza in
telecomunicazioni... mhm... sai che cos'è un dialout?". No, il tipo
non conosce i dialout. "Ignorante" concludi. Grosso vociferare
di maschi: è arrivata una sbarba scosciatissima. Per due ore con quella
- tu pensi - saresti disposto a dare via la NUI a 1200 baud. Intanto
arriva la torta; mentre azzanni una fetta, concludi che la prima cosa da
fare una volta a casa è controllare se per caso hanno riaperto quella
Gateway in Belgio... la donna ti guarda malissimo: in tutta la serata ti
sei fatto i fatti tuoi alla grande; per farti perdonare balli un lento.
Lei ti stringe, tu tentenni. Ripensando a Telenet, quella NUA che hai
trovato non può essere un X25, al massimo è un vax-cluster... Finalmente
finisce, se Dio vuole. Saluti e baci, ciao e grazie, di corsa a casa. La
donna non molla: i parents sono out. Ahia... Un problema... cosa gli
puoi raccontare? La balla del sonno non sta in piedi, si vede benissimo
che sei talmente in forma che potresti sollevare un pad... Le chiavi,
hai dimenticato le chiavi e quindi prima torni meglio è dato che devi
svegliare i tuoi. Accipicchia che tardi (in chat ci saranno solo gli
australiani), ciao e buonanotte. Il percorso garage-casa-modem lo copri
in tre minuti, corsa in ascensore, accensione monitor, hard disk e
computer, modem, itapac... ACP:CLR NC. Come NC??? Tutto NC, anche il
Cilea. Un lungo, pietoso lamento disturba il sonno dei vicini. Pensi
che, dopotutto, la vita è una continua commutazione dei tuoi pacchetti,
entri nel letto maledicendo Itapac, spegni la luce. Ti addormenti
sperando, almeno, di sognare a 9600 baud...
|
- Oroscopo
del giorno: VERGINE: Datevi una mossa.
|
- Finalmente
una donna a capo della scuola italiana. Ha gia' annunciato che
sviluppera' maggiormente l'insegnamento dell'educazione sessuale.
Insomma, finalmente un ministro della pubica istruzione.
|
- Accidenti,
fa cosi' caldo che non riesco a spegnere la sigaretta.
|
- I
germi evitano XXXYYY. Non vogliono ammalarsi.
|
- Quando
XXXYYY ti gira le spalle, si riesce a parlare direttamente al suo
cervello.
|
- L'ultima
volta che ho visto qualcosa come XXXYYY ho preso l'aspirina e ho
chiamato il dottore.
|
- Beh,
ora non vorrei che XXXYYY pensasse male di me. Ma viste le volte che
pensa, sono tranquillo.
|
- La
differenza fra XXXYYY e una scoreggia? La scoreggia a volte e'
silenziosa e non puzza.
La differenza tra XXXYYY e un mulo? Il mulo l'ha gia' capita.
La differenza tra XXXYYY e una cagata? XXXYYY puzza.
La differenza tra XXXYYY e un paio di corna? Le corna crescono libere.
La differenza tra XXXYYY e Berlusconi? Uno e' unto dal signore, spara
sempre cazzate e si crede padrone del mondo, l'altro e' un semplice
presidente del consiglio.
La differenza tra XXXYYY e il cervello? La Fossa delle Marianne.
La differenza tra Picasso e XXXYYY? Uno e' morto di fama e l'altro di
fame.
La differenza tra XXXYYY e il legno? Il legno pensa.
La differenza tra XXXYYY e PLS? PLS lavora.
|
- Era
un matematico che aveva una personalita' tanto negativa, ma tanto
negativa, che quando arrivava a una festa gli invitati si guardavano
attorno stupiti e domandavano:"Chi se ne e' andato?".
|
- Stamattina
stavo cosi' male, ma cosi' male, che decisi di suicidarmi inghiottendo
1000 aspirine. Ma poi non lo feci, perche' dopo aver preso la seconda mi
sono sentito meglio.
|
- Un
tale va in casa dell'amico e vede in bella esposizione una coppa:
"Ehi, e questa coppa dove l'hai vinta?". "A un concorso
di matematica". "Non sapevo tu fossi forte in
matematica". "Beh, non e' stato facile, in effetti. Han
chiesto quanto fa 7 + 7, io ho risposto 12, e sono arrivato terzo".
|
- Anno
2050. Un tale va ad acquistare un biglietto per trascorrere un week end
sulla luna. "Mi dispiace, signore, ma il volo e' stato
cancellato". "Cancellato? E perche'?". "Perche' la
luna e' piena".
|
- Era
cosi' brutto, ma cosi' brutto che quando nacque sua madre si costitui'
alla polizia.
|
- Io
una volta ero un tipo indeciso, oggi pero' non ne sono piu' tanto
sicuro.
|
- VAPE:
soprannome di Vaspes Aka Ghar, artista del secolo V, discepolo del
Piaggio. Fin da bambino manifesto' una particolare predilizione per le
cagate, tant'e' che tifava Inter. Appena adolescente, lascia la casa
paterna per dedicarsi agli studi, trasferendosi presso la Sorbona, una
vecchia baldracca bolognese. Dopo un lungo corso di studi e
approfondimenti sulle pippe, forse influenzato dal Piaggio, decide di
mollare tutto e cosi' fa una grossa cagata. Quella di cercare vie
artistiche innovative. Ma i suoi esperimenti non ebbero grande successo,
finirono sulcesso. Tra le sue opere maggiori si cita l'Ape Cross, la
Vespa a pedali, il Ciao antizanzare. Detto anche "Il Diarrea"
per l'inconfondibile stile delle sue opere, Vaspes non molla, tiene
duro, e aspetta l'evolversi della situazione. Nonostante le lotte
intestine, i sordi brontolii della critica, si trattiene dall'esplodere
la sua forte carica artistica finche' un giorno, presso il villaggio di
Tappinkullen, una violenta esplosione pose fine alla sua esistenza.
Testimoni oculari riferirono di aver visto un grosso limone (altri
sostennero si trattasse di un'anguria) schizzare via e cadere ad almeno
cento leghe di distanza. Del V. restano oggi numerose opere, perlopiu'
relegate nei gabinetti di diversi musei, in memore ricodo. (dall'
"Enciclopedia Tregatti")
|
- Mario
va in vacanza e scrive un telegramma al padre: "Qui va tutto bene.
Questo ping pong mi sta appassionando sempre più". La risposta del
padre: "Non importa che sia cinese, basta che sia un bravo
ragazzo".
|
- Perche'
le piume non fanno il solletico ai passeri?
|
- Come
si sa, il segnale di divieto di sorpasso e' rappresentato da un'auto
rossa e una nera. Passando per Pontida, ho notato che sotto il segnale
il comune ha fatto scrivere: "Per tutti i colori".
|
- Era
una strega cosi' brutta, ma cosi' brutta, che volava su uno scopettone
del WC.
|
- Un
tale vuole portare la sua donna a teatro per celebrare le nozze
d'argento. La moglie, di natura volgare, per non sfigurare inizia a
spruzzarsi deodorante dappertutto, sulle ascelle, sul collo, sul petto,
sui piedi, sulle braccia... Il marito, seccato di udire tutti quei
psssss, le dice: "Oh Maria, tutti quei pssssss... e al buco
dell'ozono non ci pensi?". "Ah, si', me n'ero scordata.
Psssssssss".
|
- Gesu'
e San Pietro percorrono annoiati in Ferrari le vie della citta' quando
San Pietro dice: "Maestro, guarda, li' c'e' Lazzaro".
"Ah, bene, adesso gli facciamo prendere un bello spavento!".
Detto e fatto, Gesu' accelera e investe il povero Lazzaro, che viene
scaraventato violentemente a terra. Gesu' frena e retrocede fino al
corpo esanime, abbassa il finestrino e dice: "Lazzaro, alzati e
cammina!". Ma il cadavere rimane immobile. "Lazzaro, alzati e
cammina!!". Ma non ottenne alcun risultato. Gesu' - un po'
preoccupato - scende dall'auto e si avvicina al morto, lo osserva e
ritorna di corsa all'auto, gridando: "Pietro, andiamocene di qui,
presto! Quello non era Lazzaro!"
|
- Osservando
il casino che c'e' in Italia dopo la salita al potere di Berlusconi, Dio
manda a chiamare suo figlio. "Gesu', ho una missione per te. Va a
vedere che cazzo succede in Italia e informami". "Ah, no...
col cazzo! L'ultima volta che sono stato sulla terra mi hanno inchiodato
su una croce, e mi ha fatto parecchio male". "Figlio, inutile
che fai il viziato. Ora scendi e vai a vedere cosa succede. E' un
ordine!". E cosi' Gesu' fu costretto a scendere dalla sua comoda
nuvoletta, e sfiga volle che capitasse in pieno centro di Napoli durante
l'ora di punta. In men che non si dica, venne investito da un
camioncino, da un'auto truccata e da un'Ape cross. Scaraventato vicino
al marciapiede, Gesu' e' conciato proprio male. Allora una donna che ha
assistito all'incidente inizia a gridare: "Presto! Chiamate la
croce, la croce rossa!". All'udire quel grido, Gesu' balza in piedi
con uno scatto felino, si spolvera i vestiti malconci e dice con aria
indifferente: "Ma che culo... Fatto niente!".
|
- Tre
parroci si trovano al bar e conversano sul problema comune che hanno,
ossia la presenza di pipistrelli nella loro chiesetta di campagna. Uno
dei tre inizia: "Io ho provato col fucile, ma l'unico risultato e'
stato riempire di buchi la chiesa". "Io invece ho provato col
veleno, e per un po' erano effettivamente spariti, ma non c'e' niente da
fare, dopo poco tempo sono ricomparsi". "Io invece - dice il
terzo - ho trovato la soluzione. Li ho battezzati, poi li ho cresimati,
e da allora in chiesa non si sono fatti piu' vedere".
|
- Una
anziana signora chiama il manicomio: "Scusate, per caso vi e'
scappato un pazzo, di recente?". ""Si". "Un
pervertito sessuale?". "Si". "Bene, domani mattina
ve lo riporto".
|
- All'insigne
artista di questo NG, PLS detta il suo numero di telefono: "Allora
scrivi: tre quarantasei cinque zero quattro sette". E lui appunta:
"46 46 46 00000 7777".
|
- "Papa',
papa', questa e' una rosa?". "No, e' una mora". "E
perche' e' rossa?". "Perche' e' ancora verde".
|
- Lo
ammetto, essendo astemio raramente ricordo di mettere il vino in tavola.
E' capitato anche l'altra sera, ad una cena di amici. Notando la grave
mancanza, uno di loro mi ha chiesto: "Ehi, hai ancora quel vinello
che abbiamo bevuto la scorsa settimana?" "Si', certo!"
"Bene, allora portaci dell'acqua minerale".
|
- La
mia vecchia bicicletta. Ho un bellissimo ricordo della mia prima
bicicletta. Era minuscola, con delle ruote piccolissime. Per gonfiarle
non serviva la pompa: bastava un pompino. Erano cosi' piccole che invece
delle camere d'aria aveva camerette e invece dei copertoni aveva
copertine. Aveva anche dei piccoli cuscini, praticamente dei cuscinetti.
I cerchioni non avevano raggi ma razze, di due colori: bianco e nero. La
razza nera era quella piu' sollecitata e cio' provocava degli strani
cigolii blues. Le razze erano collegate al mozzo: ricordo che era molto
bravo, mi lavava la bici ogni giorno. Sulla ruota anteriore c'era una
dinamo di zagabria, proveniva da una serie di partite difettose: infatti
aveva perso molte volt. Sulla ruota posteriore avevo montato un grosso
pignone, che proveniva da un grosso Abete, per gli amici Pino. Per un
periodo ha avuto anche un brutto catarifrangente, che poi passo' grazie
allo sciroppo per tosse. D'altra parte, devo dire che aveva ottimi
riflessi. La catena la mettevo solo in caso di neve, perche' aveva le
maglie di lana. La chiamavo Standa per le sue dimensioni, era una grande
catena di distribuzione. La bici all'inizio aveva anche il carter, poi
sostituito dal reagan, dal bush e dal clinton. A quel punto lo tolsi
definitivamente, faceva casino con la pompa. Godevo molto nel montare la
mia bici, perche' i freni inibitori non funzionavano mai e si lasciava
andare che era un piacere. Aveva un pedigree di tutto rispetto, era nata
da un incrocio tra una cyclette bulgara e un ciclo di Carnot. Tra gli
avi, pare, un grande ciclo anarchico portoghese, il famigerato
Anti-ciclone delle Azzorre. Quando nacque non fu un parto facile: si
presentava in posizione pedalica. Io pero' non assistii al parto perche'
ero partito. Ricordo che anche Lazio-Roma era partita. Inizialmente la
bici era dotata di campanello, e per un certo periodo anche di
portinaio. Poi installai un videocitofono, ma dopo un po' lo spensi. Ogni
sera arrivava un tale che rompeva i coglioni chiedendo se c'era un certo
Gigi. Io gli rispondevo che non c'era, e lui insisteva: "E la
Cremagliera?". Il sellino era anatomico ed ergonomico, progettato
appositamente per il mio culo, cosi' almeno mi disse il venditore. Bah,
non capisco, era sempre rotto. Il telaio era in lega. Me lo aveva rubato
Galliani. Anche il manubrio era in lega, e cio' mi metteva in imbarazzo.
Infatti, ogni volta che incrociavo un terrone mi ripeteva: "Bravo,
crocifiggili tutti!".
|
- Era
cosi' piccolo, ma cosi' piccolo, che quando passo' davanti a una
pasticceria gli venne l'acquolina in bocca e annego'.
|
- Il
90% degli incidenti stradali avvengono per colpa degli uomini. Per aver
prestato l'auto alle donne.
|
- C'era
una volta un millepiedi che camminava nel bosco, ad un tratto sul
viottolo cadde un ramo e lui inciampo', inciampo', inciampo', inciampo',
inciampo'...
|
- In
farmacia: "Mi scusi... avete pastiglie per il nervosismo?".
"Si', certo!". "Allora ne prenda una scatola. Questa e'
una rapina!".
|
- In
un tribunale, entra il giudice. In quel preciso momento, il pm si alza e
grida all'avvocato difensore: "Lei e' un ladrone
delinquente!". E il difensore, di rimando: "E lei e' un maledetto
truffatore!". Il giudice si siede e dice con aria tranquilla:
"Bene. Adesso che le parti si sono identificate, possiamo dare
inizio all'udienza".
|
- "Ragazze,
tutte sedute, che oggi parleremo di educazione sessuale". "Mi
scusi, prof, quelle che sono incinte possono fare ricreazione?".
|
- "Senta,
desideravo dirle che sono pazzamente innamorato di sua figlia, e
certamente non per i soldi". "Ah, bene... e di quale delle
quattro?". "Ah, una qualsiasi, una qualsiasi".
|
- "Mamma,
mamma, perche' a scuola tutti mi chiamano Festiva?". "Ora
basta, Domenica".
|
- Era
un ladro cosi' grasso che la polizia non riusci' a circondarlo.
|
- Tempo
fa sono rimasto senza luce a causa di un guasto e ho chiamato
l'elettricista, il quale mi ha risposto che arrivava subito. Dopo
quattro ore, innervosito dal fatto che non si era ancora presentato, lo
richiamai. Lui mi disse che era stato a casa mia, aveva suonato piu'
volte il campanello, ma nessuno gli aveva aperto.
|
- Un
impresario multimilionario possedeva, oltre ai soldi, una tenuta di
migliaia di ettari, migliaia di capi di bestiame e una bellissima figlia
di 20 anni, unica erede di tutte le sue ricchezze. Un giorno, decise di
organizzare un party nella sua splendida villa e invito' tutto il
jet-set del paese. Allo scoccare della mezzanotte, porto' tutti in
giardino, dove si trovava una splendida piscina di 500 metri. Nella
primi 100 metri la piscina era popolata da temibilissimi piranhas
sudamericani, nel secondo tratto da coccodrilli africani, nel terzo da
pericolosi barracuda dei Caraibi, nel quarto da murene dell'atlantico e
nel quinto da terribili squali bianchi del Pacifico. L'impresario fece
fare silenzio, poi raduno' tutti accanto ad un estremo della piscina e disse:
"Credo fermamente che la gioventu' d'oggi sia tutta rammollita, non
esistono piu' uomini veri. E allora se tra di voi qualcuno vuole
dimostrarmi che e' un vero uomo, lo invito a tirar fuori il suo coraggio
ed attraversare questa piscina! Chi ci riuscira' potra' scegliere tra la
meta' delle mie terre, la meta' dei miei capi di bestiame o la mano
della mia unica figlia". Non fece in tempo a terminare la frase che
un giovanotto si tuffo' nella piscina, la attraverso' tra mille
peripezie per poi risalire mezzo distrutto dalla parte opposta. Il
vecchio impresario, molto emozionato ed impressionato dal coraggio del
giovane, gli si avvicino' e gli disse: "Mai e poi mai avrei
immaginato di vedere tanto coraggio prima di morire; dimmi, ragazzo,
vuoi dunque la meta' delle mie terre?". "No" rispose
fermamente il ragazzo. "Allora vuoi la meta' del bestiame?".
"Niente affatto!" replico' il ragazzo. "Ah ha, ho
capito... birbante! Vuoi sposare mia figlia e diventare unico erede,
eh?". "No, non voglio niente di tutto cio'!" grido' il
ragazzo, infastidito. "E allora cos'e' che vuoi?" chiese
confuso il milionario. E il giovane, strizzandosi la giacca:
"Voglio solo sapere chi e' stato quel figlio di puttana che mi ha
spinto in acqua!".
|
- Ti
sei fatto la zia Cindy, e passi. Ti sei fatto mia figlia, e passi. Ti
sei fatto pure mio marito, il nonno, il pastore Harold e tutta la
citta', e passi anche questa. Ma non ti perdonero' mai di esserti fatto
anche mia madre. Cazzo, (omissis) era morta da appena due ore!
|
- Prima
o poi anche la donna raggiungera' Plutone. Dopo che avra' pulito Marte,
Giove, Saturno...
|
- Le
donne hanno un grosso vantaggio sugli uomini. Quello che non devono
sposarsi con una donna.
|
- Come
si suddivide il braccio di una donna? Braccio, avambraccio e scopa.
|
- Era
cosi' brutto, ma cosi' brutto che invece dell'uccello aveva un
pipistrello.
|
- Cosa
e' verde e vola per tutta la cucina? Superlattuga.
|
- E'
facile morire per una donna, il difficile e' vivere con lei.
|
- Quando
Berlusconi decidera' di suicidarsi, bastera' che salga sul suo ego e
salti.
|
- AAA
ragazzo timido cerca una... ehm... no, niente.
|
- "Ho
visto Fassino un po' teso, ultimamente". "Bah, avra' qualcosa
in serbo".
|
- PLS
è così vecchio, ma così vecchio che quando dorme i suoi parenti lo
vegliano.
|
- E'
comprovato che gli uomini hanno milioni di neuroni più delle donne. Ma
non facciamoci illusioni, in realtà funziona come con gli spermatozoi:
bisogna averne tanti affinche' ne funzioni almeno uno.
|
- La
benzina e' una droga? L'abitudine ormai fa parte di noi, ci fa
assimilare tutto. Assimilazione come droga, un'eroina molto diversa da
Anita Garibaldi, un surrogato davvero stupefacente, dal quale non
riusciamo a staccare il cordone ombellicoso. I giornali parlano di
aumento della benzina? E noi protestiamo, ci rendiamo conto che un litro
di benzina ormai costa più del trans di Via San Venerio (loro santo
protettore) e ci ripromettiamo di protestare silenziosamente, di non
mettere più piede in una stazione di servizio, non fare più benzina,
cascasse il mondo su un piede. D'accordo, quelli che fanno gasolio sono
avvantaggiati, ma questa e' un altro discorso. E tu ti ripeti ripetutamente
ripetendoti che no, il benzinaio non l'avrà vinta, questa volta no no no
e poi no. Ma è tutto inutile: la crisi di astinenza si fa sentire, il
benzinaio lo sa e ride. Ride. Maledetto. Lo fa apposta. Quando ti
presenti con una donna in macchina, lui ti strizza l'occhio e ti chiede:
"Dotto'... pompatina?". Chettefrega, fatti i fatti tuoi! E
l'arroganza dei benzinai? A mia moglie è arrivato persino a chiedere -
quel depravato - "Bella signo', guardi qui: che, me regge
l'asta?". Ma controlla l'olio e lasciaci in pace, perdio. L'altro
giorno, dopo fatto benzina, gli chiesi: "E i bollini?" e lui:
"Subito dotto'!" e ha tirato un paio di calcioni sulla
portiera. Maledetto. Ma niente in confronto a stamattina. Vado li', come
al solito, e gli chiedo distrattamente di fare il pieno. Lui mi guarda
con aria strafottente e mi fa: "Niente da fare, dotto', oggi la
benzina non gliela fo" E io a insistere, a supplicare... ma lui
nisba, irremovibile. Non c'è stato niente da fare. Allora, sconsolato e
in piena crisi di astinenza, non ho potuto far altro che girare la
bicicletta e andarmene.
|
- La
moglie del direttore, curiosa, interroga il marito, che come al solito è
rincasato molto tardi. "Allora? E' arrivata la nuova
segretaria?". "Si, ha cominciato oggi". "E ha belle
gambe?". "Bah, non so, non ho fatto caso". "E di che
colore sono i suoi occhi?". "Ah, guarda, non nemmeno avuto il
tempo di farci caso". "E come si veste?". "Ah, si,
molto rapidamente".
|
- "Pierino,
che mestiere fa tuo padre?". "Mio padre è prete". "E
tua madre?". "Mia madre è suora". "Ah, hanno gettato
gli abiti?". "No, solo rimboccati un po'".
|
- Il
generale dei carabinieri chiama il segretario: "Appuntato, convochi
una riunione del vertice dell'arma per venerdì". "Scusi...
signor generale... venerdì va con l'accento o senza?". "Uhm...
spostala a sabato".
|
- In
occasione dell'inaugurazione del nuovo centro sportivo dell'arma dei
carabinieri di Roma, il generale ha tagliato la rete di un campo di
tennis.
|
- Sono
appena tornato dagli Stati Uniti. Lì hanno due grossi problemi: il primo
è la pesantissima discriminazione razziale che esiste, il secondo è che
il paese è pieno di maledetti negri.
|
- Durante
una recente sperimentazione a Frascati, PLS ha scoperto un elettrone che
suonava la carica.
|
- Un
tizio va a confessarsi in chiesa: "Monsignore, le confesso che sono
omosessuale". "Uh... allora mi chiami pure Monsi".
|
- "Salve,
come ti chiami?". "Benvenuto". "Ma che combinazione!
Come il mio zerbino!".
|
- Quella
famiglia era così numerosa che la cicogna ormai dormiva con loro.
|
- Cosa
fa il cervello di una donna in un cucchiaino di caffè? Galleggia.
|
- Secondo
una recente statistica, su 10 politici, 11 si sentono superiori agli
altri 10.
|
- Gli
uomini sono come la sigaretta: prima si accendono e poi è solo fumo.
|
- Da
quando mio zio ha iniziato a usare la tintura verde fosforescente non
perde più i capelli. Beh, per cadere gli cadono lo stesso, ma con questo
colore almeno li ritrova subito.
|
- A
seguito della recente grave siccità, le mucche hanno dato latte in
polvere.
|
- AAA
Cambio pastore tedesco con uno che parli italiano.
|
- AAA
Venticinquenne scapolo e libero affitta mezzo letto.
|
- Per
fare i cubetti di ghiaccio, i carabinieri bevono un sorso d'acqua e poi
infilano la testa nel congelatore.
|
- "Hai
cambiato la tua auto? Ora è rossa mentre prima, se ricordo bene, era
bianca". "No, è la stessa. Solo che ogni tanto si surriscalda
un po' ".
|
- Il
dottore mi ha tolto il whisky, le sigarette e le droghe. Come secondo
lavoro fa il doganiere alla Malpensa.
|
- Si
racconta che quando Churchill incontrò Stalin a Yalta, i due statisti
discussero tra l'altro dei loro hobby. Churchill disse: "Io
raccolgo le barzellette che la gente racconta su di me". "Che
coincidenza - ribattè Stalin - io raccolgo la gente che racconta
barzellette su di me".
|
- Pino
gioca spesso a ramino.
|
- In
casa ho un libro veramente antico e raro, dal valore inestimabile. Si
tratta di una Bibbia autografata.
|
- Il
balzello è una tassa che si paga saltellando.
|
- Ieri
sono andato dall'oculista perchè vedevo delle strane macchie davanti
agli occhi. L'oculista mi ha prescritto un paio di occhiali ed ora devo
dire che vedo ancora le macchie, ma molto più nitide.
|
- Lettera
dell'italiano medio a Berlusconi. Egregio Cav. Berlusconi,
Non ci siamo mai incontrati, ma credo Lei mi conosca bene. Sono
l'italiano medio, e visto che Lei mi pregia di scrivermi spesso, mi sono
finalmente deciso di fare altrettanto. Lei sa bene che io non ho colore
politico, voto sempre per chi mi pare, in genere chi garantisce i miei
interessi e la mia famiglia. Nel buiame politico generale, qualche anno
fa mi comparve improvvisamente la Sua figura, rilucente, unta dal
Signore: mi mostrava il Suo verbo, che scoprii poi essere un contratto.
Azz, mi dissi, questo è l'uomo che ci vuole, l'impresario, razionale,
efficiente, che farà piazza pulita dei boriosi e dei corrotti, che
abbasserà le tasse, che farà dell'Italia un'azienda affidabile,
competitiva, efficiente. Ma soprattutto che garantirà alla mia famiglia
un avvenire prospero e sereno, un liberismo che porrà fine alle tediose
ingerenze dello stato nella vita del cittadino medio. Ebbene si, Le
confesso che La votai entusiasta ed impaziente. Una volta al potere,
prima di tutto Lei sistemò le Sue beghe personali. E vabbè, tutto
sommato non mi rompeva i coglioni più di tanto, mi dissi. E così non ci
feci caso. Qualche primo segno di preoccupazione lo ebbi quando rischiai
di perdere il posto, grazie al famigerato art. 18. Ma poi tutto rientrò
e così mi tranquillizzai. Con un po' di sospetto. Quando poi si scoprì
la truffa delle assicurazioni ero estasiato dall'idea del rimborso. La
vittoria del diritto. Ma siccome Lei è buono, condonò loro quel piccolo
peccatuccio veniale.
Che diamine, mi dissi a malincuore, siamo o non siamo garantisti?
Infondo a rincuorarmi c'era il discorso della riduzione delle tasse. Poi
fu la volta della crociata contro il fumo. Mi trovai costretto a
eliminare il mio unico e amato vizio, quello della sigaretta. Certo, lo
so che la mia salute è al primo posto delle Sue attenzioni: chissà
quanto avrà investito il Suo governo per la ricerca sul cancro al piloro
o all'intestino, dove le sigarette non c'entrano un cazzo. E aspetto
fiducioso la prossima campagna contro lo smog di Marghera, che di malati
ne produce molti di più di una misera sigaretta. Ho buttato un amato
vizio - mi son detto - ma vuoi mettere i vantaggi di avere le tasse
dimezzate? Poi è arrivato il nuovo Codice della Strada. Lei conosce bene
l'amore storico che l'italiano medio ha nei confronti dell'auto sportiva,
e devo dire che lì ho cominciato a incazzarmi un po'. Non è piacevole
passare da potenziale onesto cittadino a potenziale incallito criminale,
dimostrare la mia innocenza a patto di denunciare mia moglie o mio
figlio. Se mi permette un piccolo appunto, si usa sempre più spesso la
parola "repressione" invece che la parola
"prevenzione", e questo a dire il vero mi preoccupa un po'. Ma
su questo non la disturbai più di tanto, perché Lei aveva cose più
importanti a cui pensare, come per esempio studiare nuovi metodi per
ridurre le tasse, come promesso.
Colgo l'occasione e La ringrazio per aver fatto della Rai un ente etico
e pubblico, rispettoso del canone dei cittadini, estraneo alle mere
logiche di mercato che caratterizzano invece le tivù commerciali. Bravo,
anche se personalmente tutti quegli spot nei programmi sportivi e nei
film mi rompono un po' i coglioni. Ma seguirò il Suo consiglio: girerò
su Canale 5, dove di spot ce ne sono di meno. E poi, per avere meno
tasse qualche piccolo sacrificio ci sta, no? Tra le righe devo dirLe
anche che ci rimasi male quando dovetti sopprimere il mio amato e fedele
pastore tedesco. Mi dissi: mah, cazzo c'entrano i pastori tedeschi col
morbo mordace dei pitbull? Come dire: qualche italiano ruba,
arrestiamoli tutti e il problema si risolve. Ma non volevo apparire uno
sporco comunista, così le rinnovai la fiducia. Sa, per via delle
tasse... A dire il vero, però, c'era un'inquietudine che mi angosciava:
prima, con un bancomat tiravo avanti una settimana, ora ce ne vogliono
due. E non riuscivo a capire, l'inflazione era bassa... sarò stronzo io,
pensai. Invece poi scoppiò lo scandalo dei prezzi raddoppiati. Mi
pareva, mi dissi, ma mi tranquillizzò sapere che non era colpa Sua Mia
moglie mi chiese se eravamo diventati più poveri, io le dissi di no, che
era un fattore contingente, frutto di speculazioni provvisorie, di
contingenza internazionale... beh si, eravamo diventati più poveri. Ma
non dovevamo preoccuparci. Grazie al Suo consiglio bastava mangiare metà
porzione e tutto sarebbe tornato a posto, dando inoltre il nostro
contributo alla lotta contro quegli ingordi dei grassoni. E poi che
diamine, infondo Lei avrebbe dimezzato le tasse e alla fine tutto si
sarebbe sistemato. Finalmente avrei potuto pensare serenamente alla mia
futura pensione: il 2008 infondo è vicino, mi dicevo... No, qui non Le
dico nulla, sarebbe come sparare sulla croce rossa. Ma vengo al dunque.
Orbene, il mio commercialista mi ha appena detto che quest'anno pagherò
le stesse tasse degli anni scorsi, anzi di più, per via dell'inps, ici,
ispdap, irap, cicop, rsu, cdl... Con tutto il rispetto, mi consenta,
questa volta non posso proprio esimermi dal mandarLa cortesemente
affanculo e con la presente La informo ufficialmente che alle prossime
elezioni non voterò più per Lei. Si, perché Le sarà forse sfuggito che
da buon italiano medio, la mia prima priorità non sono i Suoi abbracci a
Putin, i giudici impazziti, la Telekom serbia, il Consiglio dei Saggi,
il WTO, il PIL, lo SME, il CICR, ma la sopravvivenza della mia famiglia,
i miei soldi, il mio lavoro, il mio tempo libero. Insomma delle grandi
riforme non mi frega un cazzo, se le piccole mi fanno essere meno libero
e più povero. Comunque, non si affligga per il mio voto perso: non
voterò i comunisti, così potrà tornare a far soldi come prima. Né mi
fregherà col trucchetto della scheda bianca. Farò un'altra cosa che
forse la spaventerà un po'. Voterò per un piccolissimo partitello a
caso, che so, il Sud Tirolen Volk Spartai, la Lega dei Pensionati, o
qualcosa di simile. Si, perché - non ci crederà - ho scoperto che questo
è il solo, unico, vero voto di protesta possibile, se mi sarà
consentito. Con ossequi.
PS: Non si preoccupi, il francobollo lo pago io.
|
- Quanti
burocrati ci vogliono per avvitare una lampadina ? Due. Uno per
assicurare che si sta facendo tutto il possibile mentre l'altro avvita
la lampadina nel rubinetto.
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- Ho
un amico che è molto appassionato di campeggio. E' così patito che si è
beccato persino una tendinite.
|
- Quand'ero
piccolo, ricordo che non volevo mai i ghiaccioli alla menta. In realtà
pensavo fossero acerbi.
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- Intervistato
il domestico di Berlusconi. Il fatto:
G: "Berlusconi è basso, secondo lei?"
D: "Ah, basso Berlusconi? Non direi. E che cazzo..."
Così la notizia compare l'indomani in alcune testate:
Il Giornale: "Alla domanda se Berlusconi fosse basso, il domestico
mi ha risposto raggiante: Basso Berlusconi? Non direi, è un grand'uomo.
E' più basso quando lo aiuto a togliersi le scarpe ha ha ha. L'umorismo
e la serenità non mancano in casa Berlusconi."
L'Unità: "Rivolta in casa Berlusconi! Anche i domestici si
ribellano al presidente e gridano in coro: Abbasso Berlusconi! Ma lui li
censura e li obbliga al silenzio."
Repubblica: "Intrighi in casa Berlusconi. Secondo fonti non
ufficiali, pare che il domestico del presidente, cugino del fratello di
un amico di Paolo Capicchioli, noto agente del Sisde ora in pensione,
legato al caso Calvi e coinvolto con Mario Montorsi al tentativo di
depistaggio nell'affare Telekom Serbia, appoggi un complotto per fare le
scarpe all'uomo politico. Intervistato, il domestico fa infatti pesanti
affermazioni sulla statura politica del presidente, lasciando intendere
una possibile operazione pseudo segreta per minare la sua credibilità
politica."
Il Foglio: "Da un'intervista si apprende che i domestici hanno una
grande ammirazione per il presidente, anche per i suoi non indifferenti
attributi fisici."
Cronaca Vera: "Scandalo a Palazzo. Il domestico di Berlusconi e il
presidente sono gay. Lo lascia intendere chiaramente il domestico
stesso, che in un'intervista fa affermazioni sugli attributi sessuali
del presidente e sulle loro posizioni preferite"
Il Secolo XIX: "Sarà basso, ma Berlusconi c'ha gli attributi, due
palle così. Se ne sono accorti anche i domestici, rigorosamente
italiani."
Padania: "Il presidente ce l'ha sempre duro. Lo confermano i
domestici"
|
- Il
commercialista mi ha detto che devo denunciare il mio reddito, ma io ho
deciso che non lo farò. Dopo tutto il bene che mi ha fatto.
|
- E'
uscito l'ultimo CD di Bocelli e Pierangelo Bertoli. Si intitola:
"Ti vedo correre".
|
- Si
parla molto della malattia del Papa. La Sacra Sindrome.
|
- Una
giornata storta. Ieri è stata una giornata storta, e oggi la pigrizia ha
preso il sopravvento, che sottovento puzza. Ha affilato la sua lama
sottile, combatterla è ardua contesa. E allora provo a sorprenderla alle
spalle, e scrivo. Si, ma cosa scrivere? Beh, potrei parlare per esempio
dell'alterco che ho avuto ieri sera con mio figlio. Lui voleva andare
fuori a picchiare i negri, come fa di solito, ma stavolta non sono
rimasto indifferente ai valori di civiltà in cui credo, e sono
intervenuto pesantemente. Gli ho ricordato con forza che viviamo in un
paese civile. Picchiare i negri. E che diamine, un po' di rispetto. Oggi
si chiamano extracomunitari. Allora lui ha fatto l'offeso e si è
rifiutato di mangiare. Ma io sono stato irremovibile: sui principi non
transigo. Così, per punizione l'ho mandato a letto senza cena. Figli?
Meglio cominciarne cento che finirne uno. Mia moglie invece ieri è
andata a fare shopping ed è tornata a casa con un bel maglione di
cachemere, che quando mi ha detto quel nome pensavo fosse una cagata e
invece costava un mucchio di soldi. Io le ho detto che mi sembrava un
po' caro, e lei mi ha risposto che l'ha preso perchè le piaceva un
sacco. Mah, dico io, se le piaceva un sacco, perchè allora ha preso un
maglione? Io le donne proprio non le capisco. Comunque, ho cercato di
cogliere la palla al balzo, ma purtroppo è rimbalzata troppo in alto.
Siccome ero un po' arrapato le ho chiesto se le andava di fare l'amore e
lei, per ripicca, mi ha detto che sarei dovuto passare sul suo cadavere.
Beh, è come abbiamo sempre fatto, ho replicato io, e lei si è infuriata
come una bestia. O imbestiata come una furia, fa lo stesso. Giornata di
merda. Allora me ne sono andato al bar, per tirarmi un po' su. Mi sono
appoggiato stancamente al bancone e ho chiesto a Gianni, l'amico
barista, di prepararmi un Bull Margareth. Lui mi guarda stupito e mi fa:
Cazzo è? La sua ignoranza non avrebbe dovuto sorprendermi,
effettivamente l'unico cocktail che conosce è il caffè macchiato.
Trattenni l'incazzatura e gli chiarii che bisognava miscelare 1/3 di vodka,
1/3 di gin, 1/3 di cherry ed 1/3 di acqua tonica. Lui mi guarda e da
buon rompicoglioni, incurante della mia giornata storta mi fa: A Ma'...
Ma cosi' fanno quattro terzi! Non ne potevo proprio più. Anche il bar,
luogo di rifugio, diventa luogo di problemi e idiozia. "E tu
preparamelo in un bicchiere più grande, no?" Ringhiai. Possibile
che in questo mondo devo sempre essere io a risolvere i problemi degli
altri?
|
- Se
il coniglio non mangia, tagliagli la carotide.
|
- Poiche'
la compagnia stava attraversando un momento difficile, venne offerta una
ricompensa di cento dollari a chi avesse trovato un modo per risparmiare
denaro. La ricompensa ando' ad una segretaria che suggeri' di limitare
le future ricompense a dieci dollari.
|
- L'ubriacone
ha fatto fiasco.
|
- Io
giro spesso con la patta dei pantaloni aperta. Non è una dimenticanza, è
che a volte mi capita di dover contare più di dieci.
|
- Il
presidente di una compagnia entra nella sua limousine e nota che c'è un
autista nuovo. "Ma bene! Un nuovo autista. E mi dica, come si
chiama?". "Peppino, signore". "Bene, capisco, il
fatto è che non sono abituato a chiamare per nome i miei impiegati. Mi
può dire qual è il suo cognome?". "Certo, signore, mi chiamo
Peppino Tesoro". "Ah, bene... puoi partire, Peppino".
|
- Che
farei io se vincessi il superenalotto? Beh, per prima cosa pagherei
tutti i debiti. Cosa farei col resto? Beh, che aspettino.
|
- Chissà
se chi ha i piedi piatti li lava nella lavastoviglie.
|
- Le
frazioni vennero inventate da Enrico Ottavo.
|
- Uno
staff di ingegneri aeronautici sta studiando un curioso problema: le
ragazze con le curve più aerodinamiche sono quelle che oppongono la
maggiore resistenza.
|
- Grazie
al sistema di designazione arbitrale si evitano favoritismi di sorta. La
prossima partitissima, per esempio, sarà arbitrata da uno dei dirigenti
iuventini sorteggiato assolutamente a caso.
|
- "Ehi
pupa, ho come il presentimento che io e te ci intenderemo alla
perfezione". "What?".
|
- Partita
del cuore, il ricavato andra' in beneficenza. Sul campo, la selezione
nazionale cantanti contro la selezione internazionale dei mostri. Da una
parte le star piu' famose della canzone: Ramazzotti, Morandi, Mogol...
dall'altra i celeberrimi Frankenstein, Licantropo, i fratelli Mummia
(Mummia I e II), Zio Fester, Pirotti... Reitano e' stato a lungo
indeciso su quale selezione scegliere. Il risultato e' ancora inviolato,
grazie ai falli tattici di Jack lo Squartatore (peraltro molto bravo nei
cross tagliati). A dire il vero, tra i mostri anche Levi Sandri ha usato
spesso il fallo tattico in lattex, ma e' stato espulso per atti osceni.
Buona la prestazione di Belfagor, fantasmagorico, e del mostriciattolo
di Alien, che ha preso la partita di petto. Il mostro di Lochness non si
e' invece praticamente visto. Da rilevare al quindicesimo l'espulsione
di Kappa, che incitato dal pubblico ("mostri, mostri") si
tirava giu' la patta e mostrava il fallo, ovviamente di mano. A causa
del fallo di Kappa, Frankenstein rimane a terra piegato dalle risate e
viene portato fuori in barella. Coro di disapprovazione del pubblico
("Pooh! Pooh!"). Dario Argento, allenatore dei mostri,
stizzisce, osserva i giocatori in panchina e fa cenno a Dracula di
scaldarsi. Dracula si toglie il mantello e comincia il riscaldamento
attorno al termosifone. "Arbitro! Cambio! Esce Frankenstein ed
entra Dracula". L'arbitro Moreno annulla un gol e acconsente.
Dracula saltella nervosamente ai bordi del campo, all'assenso
dell'arbitro si appresta ad entrare, si inginocchia, fa il segno di
croce e muore. Si chiude sullo Zero a Zero, Renato e' visibilmente
soddisfatto.
|
- Il
medico mi ha proibito di sollevare oggetti pesanti, e così ho dovuto
farmi accompagnare per fare la pipì.
|
- Io
bevo per dimenticare che sono alcolizzato.
|
- Era
un tale così moroso che quando Dio creò la luce, lui aveva già tre
bollette ancora da pagare.
|
- Una
donna cinese si reca dal ginecologo: "Dottole, desidelo ploplio
tanto avele un figlio e...". "Molto bene. Si spogli e si
accomodi". "No, no, dottole... Vollei avere un figlio
cinese".
|
- Scanzano
Jonico, Matera, anno 2010. In un negozio una cliente chiede due etti di
burro. Il negoziante taglia un pezzo, lo pesa e chiede alla cliente:
"Signora, sono due o tre nanocurie in più ... va bene lo
stesso?".
|
- Casualmente,
la moglie di un tale muore lo stesso giorno in cui affonda la
vecchissima barchetta del fratello gemello. Alcuni giorni dopo, una
vecchietta incontra il secondo, e scambiandolo per il vedovo gli dice:
"Sono davvero dispiaciuta per la tua perdita. Ti sentirai
malissimo". Pensando che la vecchietta si riferisse alla sua barca,
il gemello risponde: "Il fatto e' che da una parte sono contento di
essermene liberato. Fin dall'inizio era vecchia e marcia. La sue parte
bassa era tutta bucherellata e puzzava come un pesce morto da un secolo,
e lei perdeva sempre acqua. Aveva una brutta fessura dietro, ed anche un
buco parecchio grande davanti. Ogni volta che la usavo, il buco si
allargava e lei perdeva un mucchio d'acqua. Credo che l'abbia stroncata
il fatto che l'ho affittata a quattro ragazzi che volevano spassarsela.
Li avevo avvertiti del suo stato pietoso, ma loro l'hanno voluta lo
stesso. Quegli scemi hanno provato ad entrarle dentro tutti assieme, e
cosi' si e' crepata nel mezzo...". La vecchietta svenne.
|
- Stolto
è colui che vive di certezze. Almeno credo.
|
- "Lodo
Maccanico". "Sempre sia lodato".
|
- La
chiesa si schiera a fianco di Scanzano: la nanocuria.
|
- Stamattina
mi sono alzato con le palle girate. Ho perso un quarto d'ora per
risistemarle.
|
- Ieri
in autobus ho davvero toccato il fondo. Poi lei si è girata e mi ha
mollato uno schiaffone.
|
- Accordo
economico tra il petroliere Moratti e il neo ministro dell'economia
iracheno. Il paese fornirà il petrolio, mentre Moratti fornirà i bidoni.
|
- Dieta
drastica: il kalakili.
|
- Campo
nudisti: l'ano solare.
|
- Abrogate
le pensioni baby: più lavoro e menopausa.
|
- Il
tartaro: Gengiv Khan.
|
- Asmatico:
un paziente a fischio.
|
- Non
dimentichiamo che molte donne festeggiano il capodanno stappando una
bottiglia di detergente.
|
- L'animale
più simile all'uomo non è la scimmia, è la donna.
|
- La
crisi economica dell'Italia sta assumento livelli preoccupanti. Ieri ho
incontrato un amico e gli ho offerto un caffè. Mi ha risposto che, se
per me era lo stesso, preferiva che gli dessi i soldi.
|
- Pensavo
che la S di Superman fosse l'iniziale del suo soprannome. Invece ho
scoperto che il suo costume era di taglia small.
|
- Molte
donne sono convinte che agli scacchi vince chi riesce a mangiare il re
con l'altro re.
|
- C'era
una volta un pulcino dentro un uovo, mollò una scoreggia e morì
asfissiato.
|
- Ho
un problema che mi assilla da parecchio tempo. Da piccolo, ero un
bambino molto, molto religioso. In risposta alle mie preghiere, un
giorno mi apparve un angelo di Dio, e mi chiese cosa volevo avere dalla
vita, se una memoria prodigiosa o un pisello grandissimo. Il problema è
che purtroppo non ricordo assolutamente cosa scelsi.
|
- Sono
molto triste, mia moglie ha detto che non mi avrebbe più parlato per un
mese. E oggi è l'ultimo giorno.
|
- Il
mese scorso andai alla fiera dell'elettronica a Kioto e vidi una cosa
strabiliante. La prima segretaria-robot del mondo. Il venditore giapponese
mi fece una dimostrazione impressionante: stringendo il capezzolo destro
registrava la tua voce, stringendo quello sinistro scriveva al computer:
word, excel, power point... Leccandole l'orecchio destro ti preparava il
caffè, e soprattutto sapeva scopare come una donna vera. Una cosa
veramente stupefacente, così l'acquistai. Una volta in ditta aprii il
pacco e scoprii che le istruzioni erano in giapponese. Poco male,
pensai, più o meno avevo capito come funzionava. Bastava un po' di
intuito e di esperienza. Così almeno pensavo. Ora, da questo letto
d'ospedale, mi dico quanto stronzo sono stato quando ho cercato di
metterglielo nel culo. Avrei dovuto domandarmi dove cazzo le avessero
sistemato il temperamatite.
|
- Non
è vero che ho un naso lungo. E' solo che tengo la faccia molto più
indietro.
|
- Le
donne sono come le bottigliette dei distributori automatici. Se non ci
metti i soldi, non escono.
|
- "A
scuola tutti mi chiamano pigro". "E tu che fai?".
"Niente".
|
- Il
ministro dell'interno Pisanu ha disposto che tutte le forze dell'ordine
si schierino lungo le spiagge. Informative dei servizi segreti
confermano l'arrivo una nuova ondata criminale.
|
- Erano
malviventi così tonti che rapirono una famiglia intera e non seppero più
a chi chiedere il riscatto.
|
- Papà,
perchè stai gettando tutte le cose dalla finestraaaaaaaaa...
|
- Era
così basso, ma così basso, che per passare sotto la porta doveva salire
su una sedia.
|
- La
figlia di otto anni di un mio amico ha chiesto alla madre di comprarle
una confezione di pillole anticoncezionali. Dice che non vuole che Babbo
Natale le porti ancora bambole.
|
- Secondo
una recente statistica, la frase più letta durante le feste di Natale è:
"Batterie non incluse".
|
- Se
il ramoscello d'ulivo è il simbolo della pace, qual è il simbolo della
guerra? Il ramoscello di fiori d'arancio.
|
- No
alla prostituzione. Si' al sesso gratis.
|
- Basta
con la manipolazione! Vogliamo libere erezioni!
|
- E'
assodato che i fagioli contengono ferro. Infatti, le mie mutande sono
sempre ossidate.
|
- La
pecora era affamata: aveva una fame da lupo.
|
- Era
una donna così intelligente che tutti la chiamavano Mario.
|
- Gli
uomini sono come gli stracci di cucina: li lasci alla finestra e se li
porta via la vicina.
|
- Cosa
fanno un milione di negri sulla luna? Un'eclissi.
|
- "Dunque
lei si propone per il posto di colf... Vediamo... ha qualche
raccomandazione?". "Si', che non sporchiate troppo la
casa".
|
- Lo
ammetto, scrivere qui da anni mi ha portato una certa notorietà. Sono
molti i fan che mi scrivono quotidianamente, sono anzi letteralmente
sommerso di posta da tutta Italia e dal mondo. Sinceramente, non credevo
che questo NG fosse così seguito. Molti fan si preoccupano per me e per
la mia salute, come Marina J., che si augura che io abbia un pene molto
grande, offrendo eventualmente i suoi servigi per ingrandirlo. Oppure
anche persone molto altolocate, come un famoso principe della Nigeria,
che mi offre la possibilità di investire molti soldi, o gente che -
preoccupata per le voci che qui non si tromba - mi offre ragazze e
bambine di compagnia attraverso siti internet. Insomma, una gran mole di
fan, e certo non posso rispondere a tutti. Ho saputo che hanno
addirittura fondato un club, che hanno chiamato "SPAM", che
credo significhi Sezione Primi Amici di Mauroemme". Beh, la
notorietà è proprio una bella cosa, è confortante sapere che si è pieni
di amici in tutto il mondo, che ti scrivono ogni giorno e si preoccupano
per te.
|
- L'altro
giorno, la mia segretaria mi ha chiesto come si scrivesse
"pallottola". Io le ho risposto che si scrive esattamente come
suona. Lei allora ha scritto: "Pum!".
|
- L'altro
giorno in ufficio è stato assunto un nuovo ingegnere. Durante il suo
primo giorno di lavoro, cercò di appendere alla parete il suo attestato
di laurea. Dopo molti tentativi falliti di piantare il chiodo al
contrario, gli si avvicinò un collega, anch'egli ingegnere, e gli ha
fece notare che aveva sbagliato a comprare i chiodi. Infatti, quelli
erano per una parete contraria.
|
- Le
auto dei carabinieri saranno dotate di tergicristallo sul lunotto
posteriore. Nel caso dovesse piovere durante il ritorno...
|
- Ma
il voto del silenzio di alcune suore, include anche le scoregge?
|
- Davanti
alla porta della chiesa c'era un mendicante con un cartello che diceva:
"Sono cieco, sordo, muto, e credo anche negro".
|
- "Di
chi sono queste belle orecchiette? Eh?" ... "E questo bel
nasino di chi è? Cicciccì" ... "E queste belle manine, di chi
sono, eh?". ... "E questi piedini così carucci, di chi sono?
Fa solletico? No?" ... . "Dottore, non vorrei disturbarla, ma
il suo predecessore faceva le autopsie più rapidamente".
|
- Si
racconta che Rommel un giorno avesse chiesto a Hitler: "Mio fuhrer,
lei a cosa si dedica durante il tempo libero?". "Io colleziono
barzellette su di me". "Ah si? E quante ne ha raccolte?".
"Tre campi di concentramento".
|
- "Come
si chiama quell'uccellino?". "L'ignoro". "Eh, ma che
bello che è quel lignorino !".
|
- L'ultimo
dell'anno sono stato in un albergo di una nota località turistica. Ho
chiesto i prezzi di una camera doppia e il receptionist mi ha risposto:
150 Euro per vista sulle montagne e 3.000.000 di Euro per vista sul
mare. Ingenuamente ho chiesto come mai questa disparità di prezzi, e
lui mi ha risposto che per la vista sul mare avrebbero dovuto girare
l'hotel.
|
- "Pierino,
coniuga il verbo andare". "Io... io... io vado... tu... tu
vai... egli... egli va...". "Più in fretta, più in fretta
Pierino!". "Noi corriamo, voi correte, essi corrono".
|
- Un
tale se ne sta nella sua comoda stanza d'hotel quando ode nella stanza
attigua: "Vieni qui, bella troietta, che ti voglio
violentare". "No, no, sono ancora una bambina!". "Ma
chissenefrega! Adesso ti spacco in due!". "No, no, pietà, sono
troppo piccola per queste cose!...". Il tale si preoccupa molto,
corre giù alla reception e dice affannosamente: "Ascolti! sono alla
stanza 204, nella stanza accanto stanno violentando una
minorenne!". Il receptionist con tutta calma si infila gli
occhialetti, consulta il registro e dice: "Ah... stanza 205... E'
il signor Gigi, il ventriloquo. Ogni volta che si fa una sega ci crea
sempre un casino".
|
- Un
rospo entra in un ristorante e chiede un piatto di zuppa. Il cameriere
gliela porta, il rospo la guarda e dice indispettito: "E la
mosca??".
|
- "Pronto,
parlo col medium?". "No. Qui è il mignolum".
|
- Dall'otorino:
"Complimenti, signore, la sua prova uditiva è favorevole".
"Eh?".
|