1. Massì che sono un progressista! Solo che non amo i cambiamenti, ecco.   
  1. Ho invitato a pranzo la responsabile del call center dell'azienda, una gnocca niente male. Alla fine del pranzo, lei mi ha detto: "Mi dispiace, ma è impossibile comunicare con te. Il tuo sistema di trasmissione non è compatibile con la mia ricevente".   
  1. ROMA. Trovato morto stamani nella propria doccia un noto programmatore della capitale. Secondo gli inquirenti, la causa del decesso sarebbe da attribuire alla bottiglietta di shampoo, che il programmatore stringeva ancora nella mano. A quanto risulta dal rapporto della scientifica, l'etichetta della stessa citava: "Lavare - insaponare - ripetere l'operazione".   
  1. OGGI SUPER OFFERTA!! Con l'acquisto del nuovissimo Windows, in regalo 3 pulsanti di reset.   
  1. Che differenza c'è tra una scopata del 2003 e una del 2004? Beh, dovresti saperlo, siamo già in aprile.   
  1. Spero che sia finalmente passato il periodo di incazzatura. Stamattina ho firmato il documento di separazione consensuale. Le mie prime ore da single sono state molto faticose, mi fa ancora male il braccio... staccare tutti quegli assegni per l'avvocato, i bolli, le spese accessorie...   
  1. Dopo una accesa discussione con mia moglie, sono andato a casa di mia mamma e le ho chiesto asilo politico.   
  1. E' molto facile far smettere di mangiarsi le unghie ai propri figli. Basta nascondere loro la dentiera.   
  1. Un uovo sta camminando allegramente su e giù per l'Etiopia quando arriva alle porte di un villaggio. Incuriosito, decide di entrare e vedere com'era fatto un uomo. Inoltratosi nel villaggio, finalmente vede in lontananza una sagoma umana ed emette un grido di meraviglia. Udito il grido, l'etiope si gira, nota l'uovo e - dopo un primo momento di sbigottimento - gli si avvicina minaccioso. L'uovo allora, avvertito il pericolo, inizia a fuggire. Dopo alcuni metri, si guarda indietro e nota che l'uomo è già diventato una piccola folla. E allora corre, corre, corre più che può. Girato un angolo, incontra una tenera bistecca di vitello che riposa candidamente e tranquillamente, appoggiata ad un muretto. Allora l'uovo, affannato e senza fermare la sua corsa, le grida: "Corri! Salva la tua vita! Qui c'è una turba di gente affamata, corri, presto!" E la bistecca, tranquilla: "Ah, corri tu, amico, ce l'hanno con te. Qui nessuno mi conosce".   
  1. Di solito, quando ho voglia di andare sulle montagne russe, vado a trovare mia suocera. Mi nauseo lo stesso, ma gratis.   
  1. Un milanese entra in un bar del sud e chiede un caffè. Dopo averlo bevuto, chiede al barista: "Uhè, terùn, quant'è?". "Un euro, signore". Il milanese estrae dalla tasca venti monetine da cinque centesimi e le lancia una per una in varie direzioni, una nell'insalatiera, un'altra dietro le bottiglie, un'altra ancora nel bicchiere di un vicino, e così via. Poi se ne esce sghignazzando. Il barista s'incazza, ma con la scusa che il cliente ha sempre ragione trattiene la sua ira, si arma di pazienza e raccoglie le monetine. L'indomani, il milanese si ripresenta: "Uhè, terùn, un altro caffè". E la situazione si ripete: dopo aver bevuto, il milanese lancia le monetine dappertutto e se ne va. Il barista sbuffa indispettito, raccoglie le monetine e pensa a come vendicarsi. Il giorno successivo il milanese si ripresenta ancora. Il barista lo osserva vigile e con lo sguardo vendicativo. "Uhè, fammi un caffè, terùn". Il barista lo serve, attento ad ogni mossa e pronto a reagire. Il milanese beve, mette la mano in tasca e stavolta si accorge di non avere abbastanza monetine, così estrae una moneta da due euro e la poggia sul bancone. Il barista non crede ai suoi occhi, finalmente ha l'occasione per vendicarsi. Prende dalla cassa cento monetine da un centesimo e le getta dappertutto. Poi con un sorriso sarcastico e soddisfatto dice: "Ecco il suo resto, signore". Il milanese, per nulla indispettito, risponde con aria calma: "Oh, non importa. Fammi una altro caffè, va, terùn".   
  1. Un noto fisico entra in un bar, si siede ad un tavolino e con fare orgoglioso e superbo fa schioccare le dita. Subito si avvicina il cameriere che, dando una rapida spolverata al tavolo, con fare spigliato gli chiede: "Hey, salve amico, cosa posso servirti?". "Amico sarà suo nonno. E poi non le ho affatto dato il permesso di darmi del tu!". "Mi scusi, non volevo molestarla. Cosa posso servirle?". "Mi dia un bicchiere di acca due o". "Cosa?". "Ah, è pure sordo, oltre che maleducato? Ho detto un bicchiere di acca due o". Il cameriere perplesso va in cucina e chiede al cuoco: "Senti, che cazzo è un bicchiere di acca due o?". "Semplice, è un semplice bicchiere di acqua". Il cameriere si gratta la testa, poi va dietro al bancone e porta al borioso fisico un bicchiere di acca due o e, in un piattino a parte, una banana. "Ehi lei, cameriere, io non le ho chiesto alcuna banana, perchè diavolo me l'ha portata?". "Perchè se la metta nel ci u elle o, signore.".   
  1. Corre voce che in un convento di suore sperduto fra i monti della Basilicata si custodisce la barba di San Pietro. La voce giunge anche in Vaticano, e il papa decide di visitare il convento di persona per verificare. Saputolo, la Madre Badessa ordina a tutte le suore di pulire il convento da cima a fondo e farlo splendere. Purtroppo, durante le frenetiche pulizie, per un tremendo disguido il prezioso cimelio viene buttato nella spazzatura e perso. Senza perdersi d'animo, la Badessa prende un rasoio, si depila l'intimità e depone il pelo nella preziosa teca. Arriva il gran giorno, il papa entra e chiede subito di vedere il prezioso cimelio. La Badessa, sudando freddo e sperando in un miracolo, gli consegna tremante la teca. Il papa si inginocchia, la apre, si fa un segno della croce, s'inchina, estrae finalmente il mucchietto di peli, lo osserva attentamente, lo passa da una mano all'altra, lo annusa. Rimane un attimo pensieroso, poi si gira verso la Badessa - pallidissima - e le dice: "Si. Deve certamente trattarsi della vera barba di San Pietro. Non ci sono dubbi. Lui era un pescatore".   
  1. Ieri ho parlato alla radio, ma non mi ha risposto.   
  1. Davanti all'arca, due ragazzi osservano Noè lavorare assieme ai figli. "Chi è quello?" "Papà Noè" "Bah, mamma nemmeno".   
  1. Qual e' la donna ideale del sub? La muta.   
  1. Quando un uomo di 40 anni divorzia, non trova mai nessuna donna della sua età con la sua stessa maturità intellettuale. E' per questo che ne cerca una di 20 anni.   
  1. Perche' in Colombia il papa lo chiamano Juan Pablo segundo? Perche' Juan Pablo Montoya e' arrivato primo.   
  1. Eravamo insieme da molti anni, poi un giorno cominciò a bucarsi e la lasciai. Non ebbi rimorsi, il giorno stesso andai a comprare un'altra bambola gonfiabile.   
  1. Casualmente una coppia si ritrova a dormire nello stesso hotel dove trascorsero la prima notte di nozze, vent'anni prima. L'uomo è già a letto, e legge il giornale. La donna, visibilmente eccitata, gli si avvicina vestita solo di un completino intimo molto sexy. "Tesoro - dice la donna - ti ricordi di questo completino?". L'uomo le lancia un'occhiata distratta: "Si, come no. E' quello che usasti la prima notte di nozze". "Vero. E ti ricordi cosa mi dicesti quella notte?". "Si, certo" risponde l'uomo senza distogliere lo sguardo dal giornale. "Dai, ridimmelo, allora". "Uhm... ah si, Ohhh, cara, ti ciuccerò queste splendide tette fino a sgonfiartele e poi ti scoperò fino a farti diventare matta". "Proprio così - esclama la donna con un sorriso malizioso - Ed ora, vent'anni dopo, come vedi indosso lo stesso completino di quella notte. Cos'hai da dirmi?". L'uomo alza lo sguardo dal giornale, la osserva e dice: "Missione compiuta!".   
  1. Gesù e Giuseppe sono nella falegnameria di famiglia, intenti a lavorare, quando ad un tratto entra un corvo dalla finestra. Giuseppe afferra un bastone e comincia a rincorrerlo e a dargli legnate su legnate. Allora Gesù, disgustato dalla scena, gli dice: "Padre, che fai? Fermati! In verità, è anch'essa una creatura di Dio". "Creatura un cazzo! - gli fa eco Giuseppe, continuando a rincorrere il corvo -  Anni fa è entrata una colomba e tua madre è rimasta incinta. Mo' questo stronzo di uccello è capace di mettercelo in culo..."   
  1. L'anatra e la gallina sono animali feroci. Chiedetelo al lombrico.   
  1. Per evitare che il ciclo rischi di lasciarti a terra, ricordati di usare il pompino.   
  1. L'amministratore delegato dell'Alitalia ha detto che in una situazione così difficile come quella attuale, i piloti devono avere i piedi per terra.   
  1. Tira più un pelo di figa che un attaccante dell'Inter.   
  1. Ho conosciuto un fotografo molto prudente. Scattava foto alle donne solo col diaframma.   
  1. Incrociando un negro con un cinese si ottiene un taxi.   
  1. "No, dottore, non voglio assolutamente operarmi". "E perchè?". "Perchè l'operazione è troppo cara". "Di che si preoccupa? Tanto la pagheranno i suoi eredi".   
  1. Drin! "Pronto?". "Buonasera, voi lavate mutande?". "No". "Uh, che sporcaccioni!".   
  1. Era un tizio talmente grasso, ma talmente grasso, che il Servizio Meteorologico dava un nome a tutte le sue scoregge.   
  1. Ho fatto l'amore con CONTROL.
    Domani provo con ALT e poi con CANC.
    Error C213300003 - Fica not found.   
  1. "Ciao, come ti chiami?". "Michael O' Brian". "Beh, deciditi".   
  1. Michael Jackson e' come un cane dalmata: bianco, con le palline nere.   
  1. Un terrorista iracheno a Baghdad solleva il mitra e grida: "Viva la Mestruazione!". E il compare che gli sta vicino: "Ehi, forse volevi dire: viva la Rivoluzione!". "Me ne frega un cazzo, l'importante è che scorra sangue".   
  1. Un tale va dal dottore con le sue tre belle figliole: "Dottore, mia figlia, la più giovane, ha un seno turgido e duro come due limoncini. Provi, tocchi...". "Eh, in effetti è vero...". "E la seconda, ha un seno turgido e duro come due arancine. Tocchi, senta qui...". "Eh già... è proprio vero...". "E questo è niente, dottore, la maggiore ha un seno turgido e duro come due nocine di cocco. Lo tocchi". "Uhm... Si, ha proprio ragione...". "Dottore, lei pensa che possa essere qualche malattia tropicale?". "Mah, a occhio e croce direi proprio di si, visto che è diventato dura anche la mia bananina".   
  1. Un poliziotto di ronda di notte nel parco ode alcuni strani rumori e sospiri dietro un cespuglio. Si avvicina e grida: "Chi c'è lì?". Dall'oscurità una voce risponde: "Gente". "E cosa state facendo lì?". "Più gente".   
  1. Morire significa partecipare individualmente all'infinito collettivo universale.   
  1. Un tale entra in casa di un amico con una bottiglia di vino in mano: "Ehi, ce la facciamo una bella ciucciata?". "D'accordo. Ma la bottiglia per cos'è, per festeggiare?".   
  1. Varata la nuova legge sull'abbandono degli animali. D'ora in poi chi abbandona un cane o un gatto rischia il carcere. Scontenti i verdi, che avrebbero voluto allargare la legge a tutti gli animali, inclusi i canarini.   
  1. Mio cugino il cuoco, ieri si è ritirato a casa così macchiato, ma così macchiato che sua moglie invece di quello gentile ha dovuto usare Ace maleducato.   
  1. Quando è stato assunto, il primo giorno si è presentato col trattore. Gli avevano detto che avrebbe dovuto lavorare nei campi magnetici.   
  1. "Oggi non ho voglia di fare un cazzo" disse Dio, e così creò la donna.   
  1. Cazzo. Ho finito la Novalgina. Poco male, penso, faccio un salto dal dottore stamattina, prima di andare a lavorare. Lui, il dottore, arriva sempre puntuale alle otto, perchè sa che oggi il tempo è prezioso per tutti. Arrivo in ambulatorio alle otto meno un quarto, non si sa mai, mi dico. Porcoboia: ci sono già quarantadue persone, tutti pensionati dai settantacinque in su. Mi avvicino e chiedo gentilmente a uno: mi scusi, non è che mi farebbe passare? sa, io devo andare a lavorare. Questo si incazza, mi dice ma chi mi credo di essere, che lui è lì da un casino di tempo, ecc ecc. Allora gli faccio notare che lui ha tutto il giorno a disposizione per non fare un cazzo, che infondo lui e i suoi amici colleghi potrebbero andare in ambulatorio anche alle dieci. 'Sto qua s'incazza ancora di più, e mi dice che basta che io mi alzi prima e faccia la fila come tutti. E poi - mi rimbrotta - non lo sa che il dottore apre l'ambulatorio apposta per i lavoratori il giovedì pomeriggio alle sei?
    Vabbè, mi dico, domani è martedì e non mi fregano. Così stavolta arrivo in ambulatorio che sono le sette. Gnente. Le stesse persone di ieri. Anzi no, nel frattempo uno è morto, ma ha lasciato il posto all'erede di quarantacinque anni che son due anni che è già in pensione, eh, lavoro fatigante, in ferrovia. Ed è lì che sparla e s'incazza con il governo ladro. Ma io non ho tempo di ascoltare, devo andare al lavoro, e mi tengo il mal di testa. Giovedì pomeriggio, sono già le cinque e mezza, porca eva devo correre, mollo tutti in riunione, prendo la macchina e corro a centoquaranta che se mi beccano oltre ai punti mi fregano anche le virgole. Arrivo trafelato in ambulatorio, bene, sono le sei meno cinque. In tempo. Apro la porta. Vaccaboia, cinquantasette pensionati che aspettano. Quello vicino alla porta mi guarda, sorride beffardo e mi dice: guardi, l'è meglio che torni un'altra volta, sa? o che arrivi un paio d'ore prima. Gli dico, puttanaeva, ma io lavoro, sa? mica come lei che gioca a carte e fa un cazzo tutto il giorno. Non l'avessi mai detto. 'Sto qui s'incazza, mi fa che bisogna portare rispetto per gli anziani, che una volta i vecchi erano il fulcro della famiglia e adesso sono diventati scarti, che se il mondo va a rotoli è perchè non c'è più rispetto, che... basta, basta, ho capito. Prendo ed esco. E' venerdì mattina. M'alzo che sono le quattro meno un quarto. Dieci minuti dopo sono accampato davanti all'ambulatorio. Bene, non c'è nessuno, mi dico. Io, di solito, quando mi dico qualcosa, mi ascolto. Aspetto. Alle quattro e mezza arriva il primo vecchietto.  Faccio amicizia, e lui mi spiega che vitaccia con la sciatica. Io gli chiedo, m'azzardo, ma se c'è già stato ieri dal dottore, che cazzo ci torna oggi? e lui mi dice che massì, gli pare che forse oggi magari gli sembra che gli faccia un po' meno male, e che voleva vedere col dottore se c'era per caso un'altra pomata, più adatta a chi ha un po' meno male. Allora io lo guardo e gli dico, sussurrando come fosse un segreto, guardi, non serve che vada dal dottore per questo, vede, anche mia suocera aveva la sciatica, poi ha scoperto un medicinale portentoso, che arriva direttamente dalla merica, si chiama Topyren® e fa miracoli. Lo provi. A questo gli si illuminano gli occhi e parte a razzo che non avesse la sciatica sarebbe campione dei centometri. Sono appena le cinque e arriva il secondo pensionato. Ehi, salve, come la va? bla bla... artrite? Ma provi il Topyren® che fa miracoli. Come? No, non lo passa la mutua, ma mi ascolti, paghi che ne vale la pena. E via, fanno quarantanove, uhè, più del solito, fino al ritardatario, che a novant'anni sonati arriva alle sette e mezza. C'hai un doloretto qui? Ma dai, vai col Topyren® e via.
    Le otto. Sono finalmente, incredibilmente solo. Arriva puntuale il dottore. Si guarda intorno. Io fischietto indifferente e fingo di guardare una rivista presa dal tavolino. Si accomodi, mi dice. Butto la rivista, e mi accordo che era un depliant della pomata contro le emorroidi. Pazienza. Dopo meno di dieci minuti, ti esco con la ricetta, e mi avvio felice alla farmacia. Porca Eva, c'è la coda di pensionati che aspettavano l'apertura, per comprare il Topyren®. Vabbè, mi dico, di farmacie ne trovo altre. Come? Ma certo che il Topyren® risolve tutti i problemi della vecchiaia. O almeno, coi ratti funziona da dio, non se ne salva uno.   
  1. Pochi sanno dove è ubicato il codice a barre nei preservativi.   
  1. Statistica: Qual è la risposta più frequente data nelle scuole italiane? (Risposta: Non lo so)   
  1. Molti ambiscono ad entrare in una alta fascia di reddito. Ma pensa a tutti quei perdenti che ogni sera cercano di rientrare nella fascia di Gibaud.   
  1. Quel cavallo era davvero un purosangue. Infatti dopo una corsa si coagulò.   
  1. Un missionario passa anni insegnando ai nativi a coltivare la terra, ad essere autosufficienti, ad apprezzare la cultura e la civiltà. Ma un giorno gli giunge una lettera, nella quale gli viene preannunciato il suo trasferimento e la sua sostituzione con un altro padre italiano. Allora il missionario si rende conto che in tutto questo tempo l'unica cosa che non aveva insegnato agli indigeni era l'idioma italiano. Chiama il capo tribù e cominciano a camminare ai limiti della giungla. Il missionario indica un albero e dice al capo: "Questo è albero". Il capo osserva il missionario, poi osserva l'albero e dice: "Albero". Il missionario sorride soddisfatto. Poi indica una roccia: "Questa è roccia". Il capo fa un largo sorriso e dice: "Roccia". Pochi passi dopo, odono uno strano fruscio tra gli arbusti, li scostano e notano una coppia in piena attività che ci danno e che ci danno. Il missionario si imbarazza parecchio, poi, non sapendo cosa dire, nervosamente accenna: "Pedalare la bicicletta". Il capo osserva il missionario, poi i due distesi uno sull'altro, prende improvvisamente la sua lancia e li ammazza stecchiti. Il missionario si infuria e grida al capo: "Ma come... tutti questi anni a insegnarvi ad essere persone civili, ad amarvi l'un l'altro... come puoi ammazzare delle persone così, a sangue freddo?". Il capo fa una smorfia, poi risponde: Mia bicicleta".   
  1. Un anziano cow boy, vestito con la sua camicia a quadroni, cappello, jeans e stivaloni, entra in un bar e ordina un bicchierozzo di whisky. Mentra sta bevendo, gli si siede accanto una giovane ragazza. Dopo aver ordinato a sua volta, la ragazza si gira e chiede: "Lei è un cow boy, vero?". "Beh, in effetti... ho passato tutta la mia vita in un ranch, marcando vacche, domando cavalli, girando letame... per cui direi di si, sono un cow boy". "Io invece non sono mai stata in un ranch - risponde tristemente lei - Sono lesbica. Passo il giorno intero pensando alle donne, mi alzo la mattina e penso alle donne, mangio e penso alle donne, faccio il bagno, leggo, ma il mio pensiero fisso sono sempre le donne". Poi la ragazza beve d'un sorso, paga e se ne va. Si avvicina allora una giovane coppia di turisti e gli chiede: "Uh... lei è un cow boy di quelli veri?". "Mah... io ho sempre pensato di esserlo, però mi sono appena reso conto che sono una lesbica".   
  1. Mi consola il fatto che se non esistessi non esisterebbe nessun altro.   
  1. Se Dio fosse un avvocato, tutti rinviati a Giudizio Universale.   
  1. La Fiat sta per lanciare sul mercato il nuovo modello della Punto. Sarà un'auto davvero sofisticata, ci si potrà collegare a Internet da qualsiasi posto. Si chiamerà Fiat Punto Com.   
  1. Per far godere una automobilista, basta solleticarle una zona spinterogena.   
  1. Mi hanno detto che una volta, prima dell'avvento dei soldi, si faceva il baratto, cioè si comprava e si vendeva pagando con capre, vacche... chissà che grossi portafogli si portavano in giro.   
  1. Finalmente ho trovato un lavoro. Non è un granchè: devo vestirmi da fachiro in un luna park, distendermi su un letto di chiodi e digiunare per 40 giorni. Di soldi per adesso non se ne parla, ma almeno mi assicurano vitto e alloggio gratis.   
  1. Mia suocera si lamentava sempre che non aveva niente da fare, così un giorno la portammo al luna park. Tutto bene finchè non decise di entrare nel Castello degli Spaventi. Stava dentro da molto tempo, tanto che io e mia moglie ci cominciammo a preoccupare che le fosse successo qualcosa. Quando stavamo per andare a vedere cos'era successo, la vedemmo uscire sventolando un foglio di carta. L'avevano assunta.   
  1. Tutti questi rapimenti in Iraq sono comprensibili. Gli iracheni vogliono riscattarsi.   
  1. L'avvocato è un po' seccato per via di tutte quelle stupide battute sugli avvocati freddi e senza sentimenti, che effettivamente non hanno alcun riscontro nella realtà. Lui, per esempio, ama molto gli animali domestici, a casa ha ben due avvoltoi e tre iene.   
  1. Ho visto Berlusconi in libreria. Chiedeva se vendevano un mappamondo di Arcore.   
  1. L'uomo più sfortunato della Terra è stato Yuri Gagarin: è partito dalla URSS, ha fatto diciassette volte il giro della Terra ed è ricaduto in URSS.   
  1. "Dai, vieni che facciamo il 99". Durante l'atto: "Ehi, ma questo è il 69". "Il 30 dopo, nel culo".   
  1. "Mamma mamma, perchè ti lamentavi la notte scorsa?". "Ehm... mi faceva male un dente". "Non credo che ti facesse molto male, allora, perchè continuavi a dire a papà che non te lo togliesse".   
  1. L'uccello più educato è quello che si alza affinchè tu ti sieda.   
  1. L'altra sera ho portato mia moglie a cena in un posto nuovo, cucina francese, molto chic. Faceva molto caldo, ma ho dovuto dire a mia moglie che mettesse via il ventaglio, perchè senno' mi volava via la bistecca.   
  1. In discoteca: "Ciao, bella, vuoi ballare?". "Il miele non è fatto per la bocca del maiale". "Ehi, ti ho chiesto un ballo, non un pompino!".   
  1. Una regale vita di merda. E' tardi, notte fonda ormai. Sono stanco. E' stata una lunga giornata di duro lavoro, non è facile fare il sovrano al giorno d'oggi, tutti quei tornei, ambasciatori rompicoglioni, cavalieri attaccabrighe, e quell'odioso noioso banchetto coi nobili che si è protratto fino a poco fa. Fanculo, sono stanco, che vita di merda quella del re, penso. Poggio il pesante fardello della corona  sul comodino, vicino al bicchiere d'acqua di rose, come peraltro fa ogni essere umano che si rispetti. Mi tolgo la tunica rossa in pregiata stoffa di Versailles, la poso sul portatuniche in radica inglese intarsiato d'oro, regalo di quel rompiballe del principe Adelfo. Abbandono il mio regale fondoschiena al bramato contatto col soffice materasso di pregiata lana maltese. Sbuffo. Che vita da cani. La regina è già avvolta dal tepore delle coperte, da tempo. Finalmente a letto, finalmente l'agognato riposo, finalmente. Attendo qualche secondo, d'esser certo che la regina dorma, e non mi rompa i coglioni con qualche trovata dell'ultim'ora, che so, tipo caro fammi portare un bicchiere di rosolio di Sapri. Ma è silenzio. Allora finalmente mi stendo, mi infilo sotto le coperte e subito un caldo tepore avvolge le mie stanche membra. Cazzo, penso, adesso non mi alzerei di qui per nessun motivo, neanche se l'imperatore di Svevia mi dichiarasse guerra. E allora, solo allora, porca puttana, la regina si gira e con la sua vocina di merda mi chiede: "Caro, hai controllato che il ponte levatoio sia chiuso?". Fanculo.   
  1. L'Inter Club di Milano ha organizzato un viaggio aperto a tutti i soci. Tra le mete previste, il muro del pianto.   
  1. In una chiesetta argentina, il nuovo parroco fa l'omelia: "Dobbiamos ser preparados, hermanos, que presto arriberà el Salvador". E Maradona dal fondo: "Pues que venga! Gli rifilamos un bel tres a zero y lo remandamos a casa".   
  1. Il matrimonio è come una banca: a forza di mettere e togliere si perde interesse.   
  1. Era un vecchio falegname, ci dicono le scritture. Quindi, sicuramente un "anta".   
  1. Se la tunica dei preti fosse di bronzo, saresti sorpreso di quante volte suona la campana.   
  1. Crisi dei circhi italiani. Per conservare il loro posto, gli acrobati stanno facendo salti mortali.   
  1. E' stata una decisione saggia quella di lasciare l'alcool. Il problema e' che non ricordo dove.    
  1. In confessionario: "Padre, ho peccato. La notte scorsa sono andato a letto con Mariuccia". "Mariuccia? La stessa Mariuccia che conosco io? Quella di vent'anni alta unmetroeottanta, occhi azzurri, fisico bestiale? Eh no, figliolo, proprio non posso assolverti". "Perchè no, padre? E' un mio diritto!". "Mi dispiace, figliolo, proprio non posso assolverti, perchè di questo peccato credo non ti pentirai mai".   
  1. Il Papa riceve in Vaticano una comitiva di giovanissime rappresentanti di Comunione e Liberazione. Quando gli si avvicina una di queste, una bellissima e giovanissima gnocca, il Papa non può non esternare la sua ammirazione per le bellezze del creato, le carezza amabilmente il volto e le dice: "Oh, carissima bambina". E la ragazzina, arrossendo leggermente: "No... no... per Sua Santità è gratis".   
  1. Il mondo ormai è ostaggio dell'odio. Allora Gesù decide di tornare sulla terra per compiere una seconda volta la sua missione. E questa volta, decide di scendere nella patria del consumismo più sfrenato, negli USA, da dove si getteranno le basi di un nuova testamento. Non trovando cammelli, decide di partire con una potente Harley, e mentre percorreva una delle lunghe strade della California non si rese conto di aver superato il limite. Immediatamente, una pattuglia di agenti lo fermano: "Scendi da quella moto, delinquente!". "Pace, agente. Guardami bene, non mi riconosci?". "Non mi frega un cazzo di chi sei, criminale. Scendi da quella moto con le mani in alto". Allora Gesù scende, sorride benevolmente, si toglie il casco, fa roteare i suoi lunghi capelli al vento e dice con voce suadente: "In verità in verità ti dico e ti ripeto, agente, guardami bene: possibile che non mi riconosci?". L'agente lo scruta, lo fissa negli occhi, d'improvviso lo riconosce, sgrana gli occhi, ha un sussulto, abbassa l'arma e dice sbigottito: "Oggesù... mi perdoni, non l'avevo riconosciuta, passi pure, signor Caviezel".   
  1. In un piccolo paese di campagna non si può più costruire perchè mancano le pietre. Allora chiedono al parroco cosa possono fare, e questi consegna loro una statua di San Pietro. Fanno la processione, il giorno seguente si alzano e PUF! tutto il paese è circondato di pietre. Allora corrono ancora dal parroco, perchè non piove da sei mesi e tutti sono assetati. Il parroco consegna loro una statua di San Pellegrino. Processione serale, e l'indomani mattina PUF! milioni di bottiglie di acqua minerale da tutte le parti. Allora tutti corrono a chiedere al parroco una statua della Madonna.   
  1. Corre San Pietro, con la barba al vento fra le nuvole: "Signore, Signore, le buone azioni sulla terra sono in ribasso". E il Signore, per nulla turbato: "Compra, Pietro, compra".   
  1. Coraggio, Dio e' con te, anzi dietro di te.   
  1. Un sacerdote deve fronteggiare la grave crisi economica della parrocchia e, spinto dalla disperazione, decide di puntare alle corse. Va all'ippodromo e nota che nella corsa successiva partecipa un cavallo mediocre, simpaticamente chiamato "Culo" perchè è sempre dietro a tutti. Con la speranza di realizzare molto, decide di puntare tutto su di lui. Fatto sta che, con sorpresa generale, il cavallo arriva terzo e il giorno seguente tutti i giornali titolano: "Sacerdote investe su Culo e si arricchisce". Il sacerdote, emozionato dalla grande vincita, decide di acquistare Culo e lo prepara per la corsa seguente. Questa volta il cavallo vince. E l'indomani, i giornali titolano: "Culo del sacerdote batte alla grande". Ovviamente, il vescovo si preoccupa per questo tipo di cattiva pubblicità, chiama il sacerdote e gli dice di non far correre il cavallo alla prossima corsa. Questa volta i giornali titolano: "Vescovo frena Culo del sacerdote". Questo era davvero troppo per il povero vescovo, che ordina al sacerdote di disfarsi immediatamente del cavallo. Il sacerdote, triste, decide di regalarlo a una povera suora del convento del paese, e il giorno seguente si legge sui giornali: "Suora del paese ora con Super-Culo". Il vescovo ha una crisi e viene ricoverato in psichiatria. Quando ritorna in sè, ordina alla suora di disfarsi del cavallo una volta per tutte e lei lo vende a un allevatore per 100 euro. Il giorno dopo, su tutti i giornali, il titolo in prima pagina: "Suora vende Culo per 100 Euro". Il vescovo ha un colpo e viene sotterrato. L'indomani, puntuali, i titoli sui giornali: "Per colpa del Culo, muore vescovo".   
  1. Eh, non ci sono più i comunisti di una volta. Dall'odio di classe in Fiat 500 degli anni 70, siamo passati all'odio di classe A in Mercedes.   
  1. L'italia è l'unico paese che riesce a vendere le proprie minacce. Ne ha disseminate molte in Bosnia, in Iraq, in Africa.   
  1. Stavo visitando un'officina meccanica, dove stavano approntando alcuni macchinari. Mi lamentavo col capo officina del ritardo nella consegna, mentre lui per contro mi faceva un gran bel discorso sull'efficienza dei loro operai. "Ecco - gli dissi io - vede per esempio quella macchina? Nessuno ci sta lavorando". Allora il capo officina, incazzato, chiamò ad alta voce l'operaio addetto e da dietro una grossa macchina si udì una voce affannata che rispondeva: "Sto montando una putrella, un attimo, che vengo subito".   
  1. Come si chiama una formica ricchio'? Formi-china.   
  1. "Oggi sono in grande forma!" disse il cameriere. Il cuoco lo prese e lo grattuggiò.   
  1. Alla Kensington University, nel Kentucky, alcuni scienziati hanno portato a termine un importante esperimento. Hanno preso un volontario e dietro compenso di 50 dollari lo hanno costretto a leggere per 7 giorni di fila, senza alcuna pausa, tutti i post del Newsgroup it.hobby.umorismo. L'esperimento ha consentito agli scienziati di decodificare i geni che sono alla base dell'umorismo e della risata. Ora, visto il successo, hanno annunciato che ripeteranno l'esperimento con un volontario che conosca l'italiano.   
  1. E' vero, ho un ego smisurato. Pensa, misura più di trenta centimetri.   
  1. C'era una volta in povero cagnolino senza una zampa. Vide un albero, felice si avvicinò, fece pipì e cadde.   
  1. E se Adamo ed Eva non si fossero piaciuti? (Vitezovic). E in effetti si detestavano. Da dove credi sia nato il matrimonio?   
  1. Il prete di una piccola parrocchia, durante l'omelia: "Fratelli, il tetto della chiesa è rivinato, bisogna sistemarlo. Al riguardo, ho due notizie da darvi, una buona e una cattiva. Quale volete sapere per prima?". "La buona, padre, la buona". "La buona notizia è che abbiamo i soldi". "Ah, bene, e la cattiva?". "Che sono nelle vostre tasche".   
  1. Ormai stufo di ricevere tonnellate di email spazzatura, presi una decisione definitiva: afferrai il mio fucile, lo puntai contro il pc, sparai e... SPAM!   
  1. Un titolare di una nota ditta è andato in Africa per un importante contratto. In effetti era importante, ha contratto l'AIDS.   
  1. Ho letto a fondo le Sacre Scritture, cercando una risposta ai miei dubbi più profondi. Ho capito tutto del concepimento della Vergine Maria, del miracolo dei pani e dei pesci, della resurrezione di Gesù, e persino del mistero della Trinità e dello Spirito Santo. Ma niente ha finora colmato il mio dubbio più grande: che fine ha fatto la falegnameria di Giuseppe? E' fallita? Venduta?   
  1. Stava Gesù sulla croce, sotto un cielo oscuro e cupo. Con un filo di voce, invocò: "Pietro... sei qui, sotto di me?". "Si, mio Signore, sono qui, sotto di te". "E tu Giacomo, anche tu sei qui, sotto di me, vicino a me?". "Si, mio Signore, sono vicino a te, sotto di te". "E tu, Madre, anche tu sei qui sotto di me, vicina a me?". "Si, figliolo, sono proprio qui, sotto di te". "Bene, allora spostatevi tutti, che devo fare una pisciatina".   
  1. Due secondi prima del Big Bang, Dio stava dicendo alla stampa che era tutto sotto controllo.   
  1. Bisogna essere molto abili a scopare una negra in una camera oscura.   
  1. Statistica: ll tasso di natalità è il doppio del tasso di mortalità. Un essere umano su due è immortale.   
  1. Secondo gli scienziati, il futuro è l'auto elettrica. I consumatori ne sono scossi.   
  1. Mia moglie si è incazzata perchè mi ha chiesto di accompagnarla a fare shopping e io le ho risposto di no, che di solito io non esco mai con le donne sposate.   
  1. La mia memoria sarebbe perfetta per fare il politico. Non ricordo niente di quanto accaduto l'anno scorso.   
  1. Un ragazzo muore, arriva alle porte del paradiso e, per adempiere alle solite formalità, San Pietro gli chiede: "Allora, come sei morto, figliolo?". "A causa dell'inondazione che ha colpito il Bangladesh, San Pietro". "Inondazione un cazzo! - ringhia un individuo che stava alle spalle di San Pietro - Sarà stata si e no una pioggerellina...". "No! E' stata una vera e propria inondazione. Tutta la città è rimasta sott'acqua". "Cooosa? Amico, tu non sai cosa sia una vera pioggia". "Certo che lo so! Abbiamo perso la casa e gli animali e il raccolto a causa dell'inondazione". "Ma vaffanculo, va, ragazzino, te e la tua pioggerellina di m-e-r-d-a". Allora interviene San Pietro a far da paciere: "Ora basta! Lascia che questo ragazzo finisca di raccontare in pace la sua storia, Noè".   
  1. Un prete corre con la sua auto in aperta campagna quando, in prossimità di una curva molto pericolosa, sbanda ed esce di strada. Dalla fattoria vicina accorrono marito e moglie, lo raccolgono, lo curano, gli danno da mangiare e bere e gli aggiustano l'auto. Il prete se ne va e il giorno dopo invia loro un grande cesto di frutta fresca in segno di riconoscenza. Pochi giorni dopo, un ricco industriale percorre la stessa strada e giunto alla stessa curva sbanda ed esce di strada. Come per il prete, la coppia di contadini accorre, lo cura, gli dà da mangiare e bere e gli ripara l'auto. In segno di riconoscenza, l'industriale al suo rientro in ditta manda loro un furgone pieno di generi alimentari. Passano pochi giorni, e ad un politico capita la stessa sorte, sbanda alla solita curva ed esce di strada. Come al solito, la coppia della fattoria accorre, lo cura, gli da' da mangiare e bere e gli aggiusta l'auto. Al suo rientro a Montecitorio, il politico manda alla fattoria un altro politico.   
  1. "Padre... è una cosa intima e privata... non so come dirglielo". "Non temere figliola, abbi fiducia. Cosa ti preoccupa così tanto?". "Ecco, io... ehm... padre... lei crede sia corretto che abbiamo relazioni sessuali prima del matrimonio?". "D'accordo. Però non fare casino, che senno' il sacrestano ci può sentire".   
  1. Il brontosauro era un anarchico. Ce l'aveva col tirannosauro.   
  1. Dal 1970 ad oggi l'inquinamento atmosferico delle grandi città (quantomeno le componenti più pericolose per la salute) è pressochè dimezzato, nonostante l'esponenziale incremento del parco veicoli circolante. Ciò grazie alla maggiore utilizzazione del metano al posto del gasolio e del carbone, alle migliorate tecnologie nei processi aziendali, nei mezzi circolanti, negli impianti di riscaldamento. Il trend per i prossimi 30 anni prevede la stessa curva discendente. Ma allora non è tutto così nero come ci raccontano i tiggì.   
  1. Stavo uscendo dall'ufficio per andare al ristorante quando, passando accanto alla segretaria che era al telefono, l'ho sentita dire: "Oh, scusa tanto cara, ora devo proprio chiudere, che inizia la pausa pranzo. Ci sentiamo più tardi".   
  1. Mi sono finalmente deciso a cambiare il mio orologio, e così sono andato in un negozio. Uno mi piaceva particolarmente, l'ho indicato all'orefice e lui mi ha detto che era un'ottima scelta e che si ricaricava automaticamente col movimento del braccio. Allora io gli ho chiesto se per caso ne avesse un altro meno faticoso. Vabbè, lo ammetto, sono un pigro.   
  1. "Figliola, perchè ti presenti a messa con quella profonda scollatura?". "Padre, è perchè tutti quelli che poggiano il viso mio seno mi dicono che sentono gli angeli cantare". "Uhm... fammi provare" E il prete poggia il viso sul prorompente petto della ragazza. Dopo qualche minuto alza il capo e dice: "Mah... io non sento nessun angelo cantare". "Certo che no, reverendo. Deve prima connettersi".   
  1. In un convento, una suora rimane incinta, si fa coraggio e si presenta dalla madre superiora: "Chi è il colpevole?" inquisisce la badessa. "Madre, è stato lo Spirito Santo, perchè non ho avuto relazioni con nessuno. Glielo giuro". "E va bene. Ritirati dal convento per nove mesi, poi ne riparliamo". Ma il giorno dopo si presenta un'altra monaca con lo stesso problema, e poi un'altra ancora, e il giorno dopo ancora un'altra e così via... Passati tre mesi, la madre superiora riunisce tutte le suore rimaste: "Per ragioni assolutamente personali, devo ritirarmi per alcuni mesi, ma quando torno vado a cercare io personalmente quel bastardo che ha sporcato le candele del convento".   
  1. Un gruppo di suore va a confessarsi. E' il turno della prima: "Padre, ho peccato. Ho riso durante la santa messa". "Va bene, figliola. Recita un rosario". Poi arriva la seconda: "Padre, ho peccato. Ho riso durante la messa". "Va bene, recita un rosario". E la terza: "Padre, ho riso durante la messa". E così via, tutte confessano lo stesso peccato, la quarta, la quinta, la sesta, finchè finalmente si presenta l'ultima: "Padre, ho peccato...". "Si si, lo so, anche tu hai riso durante la messa". "No, padre, io sono quella che ha scoreggiato".   
  1. Noto qui una elevata invadenza d'ingegneri, scienziati, fisici e zichicchi vari, e d'altra parte una notevole carenza di tope. Ergo mi sovviene un dubbio atroce: vuoi vedere che scientificamente parlando il troppo cervello causa fuga di figa?
    Mentre ero lì che mi pensavo addosso, mi son detto, ma cazzo, oggi è il 12 di ottobre! Miccica, questa è una data importante, fondamentale. Era il 1492 che il Colombo ebbe spiccato il volo dal Palos per raggiungere la merica. E poi leggo e vedo che oggi tutti gli scienziati se so' addobbati a festa per celebrare questa grande scoperta geoscientifica. E tutti a dire: ma cazzo, ma che fico quel Colombo, che sgajo quel Colombo, e Colombo di qui e Colombo dillà, neanche fosse Piazza San Marco. Ah, ce ne fossero tanti come lui, chissà come sarebbe il mondo... Beh, lo si può capire tentando un semplice ragionamento che persino Piero Angela potrebbe capire. Il Colombo, che era, si sa, un po' impiccione, si sedette sul Palos e guardò le indie ad oriente. Epoi si chiese: e se la terra fosse rotonda? E se invece di andare dove vanno tutti andassi dove tutti mi dicono di non andare? Che mi succederebbe di male? Mal che vada ti scopro un'America, e che danno potrà mai fare un'America al mondo? E tutti gli scienziati e gli ingegneri e i fisici dell'epoca che gli ridevano addosso e gli dicevano: 'a grullo, ma chevvai addì, che la terra è rotonda? Hahaha! Bbona questa. Faccia due etti. Si, hahaha, e magari mo' anche gli aerei volano e un giorno l'omo va sulla luna... ma vaccagher, hahaha!
    Allora Colombo gli diceva, ma scusate, se la terra fosse davvero piatta, come si spiegano le maree? Com'è che l'acqua che si perde a occidente ricompare ad oriente? E tutti a ridere come pazzi e dirglici: aho' ma che sei strunz? Uno strunz Colombiano? La pensano tutti così, cheffai, remi contro la scienza, la cultura, la storia di un intero popolo? tu non sei il mio popolo (cit)? E che ti frega delle maree, mica seguirai quelle mode esoteriche che danno la colpa alla luna, no? Maddai, lo dicono li mejo scienziati che sono solo fandonie, da Leonardo ("La luna non po movere il mare ch'ella moverebbe i laghi") al Galileo ("Povero Keplero, che hai dato orecchio e assenso a predominii della luna sopra l'acqua, ed a proprietà occulte, e simili fanciullezze"). Ma chettesei rincojonito? Ma lui nisba, dice no, io vojo vede' co le mie recchie. E parte, fra le risa degli zichichi, i rubbi e gli haccki d'allora. Solo che erano un po' più giovani di adesso.  
    A parte che per andare in india passando per l'america un po' stronzi effettivamente bisognava esserlo. Come dire che uno di Milano per anda' a Cinisello dice: mo' prendo la A1, e quando sono a Roma svolto verso nord e... zacchete, mi ritrovo al casello di Cinisello.  Comunque, quando Colombo tornò e disse che aveva raggiunto le indie andando per di là, tutti gli scienziati gli dissero mavalà! E lui duro come il mio... ehm... insistette, e insistette che in realtà il culo era rotondo come il mondo, e non piatto come le tette di Silvia, e che l'acqua non torna indietro per sotto, ma per di fianco, per sopra e per tutte le altre parti. E che tutto quello che la scienza aveva detto fino a quel momento era pura fandonia. E tutto il popolo boccalone ci aveva creduto. Azz... Hai mai visto un Colombo incazzato? Vabbè - disse allora zichichi - ma dai! Stavamo solo scherzando. In realtà sapevamo che era rotonda, ma non volevamo contraddire il papa. Ah, ce ne fossero tanti di Colombi poggiati sui Palos, pronti a partire verso nuove frontiere, laddove scienza, cultura, dogma sono solo paroline e razionalismo tecnologico parolone, che se ci pensi infondo basta solo scoprire una piccola isoletta sperduta per cambiare il mondo.
    NB: Ogni riferimento al Colombo giudice di Milano è puramente casuale... mo' che ci penso, neanche tanto.   
  1. A Ulisse... e spegni la sirena!   
  1. Le suocere sono come le vacanze: tanto più lontano, tanto meglio.   
  1. Dai, giochiamo al mago: ti trombo e poi scompaio.   
  1. L'altra sera ho mostrato a mio figlio la pila di stoviglie sporche sul lavandino e gli ho detto: "Figliolo, un giorno tutto questo sarà tuo".   
  1. Se l'Inter giocasse contro l'Inter, perderebbe.   
  1. Ho conosciuto uno talmente vecchio che era diventato cieco a causa del Big Bang.   
  1. Non è vero che ho un naso lungo. E' solo che tengo la faccia molto più indietro.    
  1. Era così piccolo, ma così piccolo, che si sedeva per terra e faceva dondolare le gambe.   
  1. Era così goffo che inciampò nella sua ombra.   
  1. E allora Dio disse: "Ora vai, Adamo, e se incontri una certa Eva, mi raccomando, gira al largo..."   
  1. Non aveva il coraggio di guardarsi allo specchio. Per questo si faceva la barba davanti a una sua foto.   
  1. Le dieci cose più incredibili da raccontare ad un amico che si sveglia dal coma dopo dieci anni:
    10. Non chiedermi come è stato possibile, ma sì, è così, è proprio lui il nostro Presidente del Consiglio.
    9. Il presidente degli Stati Uniti è ancora George Bush, ma anche questa sarebbe una lunga storia.
    8. Tu eri laureato in diritto penale vero? Con una tesi sulle rogatorie per i reati di falso in bilancio. Non credo ti servirà molto.
    7. Anche la procedura penale è cambiata. Adesso metti che un padre ha moglie e due figli, la bambina ammazza madre e fratello. La mettono
    dentro, ma appena confessa: "Volevo uccidere anche papà!", ALE', la rimandano a casa a finire il lavoro.
    6. Bologna batte New York, nessun altro ha le Due Torri.
    5. Oltre a te si è risvegliata anche Oriana Fallaci, ma credo che lei abbia riposato male.
    4. Come sarebbe a dire che FINE ha fatto Andreotti?
    3. Abbiamo avuto al governo quelli che da studenti erano comunisti, abbiamo quelli che erano fascisti, stiamo ancora aspettando quelli che a scuola erano bravi.
    2. Oh, scusa, devo rispondere a un SMS.
    1. Adesso ti parlo del Chievo ...
     
  1. C'è una stretta relazione fisica tra la libbra, il rublo e il dollaro. Quest'ultimo vale una libbra di rubli.   
  1. "Mamma, mamma, anche in paradiso ci sono le leggi?". "No, figlio mio, non lo sai che per quello ci vogliono i politici, i giudici e gli avvocati?".   
  1. Berlusconi va in una discoteca. Lì incontra tre belle ragazze. Si siede accanto a loro e chiede alla prima: "Mi consenta, sono il Presidente del Consiglio, quanto chiede per passare una notte con me?". "Duemila euro". Poi lui si rivolge alla seconda: "Mi consenta, sono il Presidente del Consiglio, e lei quanto chiede per passare una notte con me?". "Mille euro". Allora si rivolge alla terza, che gli sembrava la più interessata: "Mi consenta, sono il Presidente del Consiglio, quanto chiede per passare una notte con me?". "Signor Presidente, se lei può sollevarmi la gonna così in alto come le imposte, abbassarmi le mutande tanto in basso come sono i salari, estrarre quella sua cosa e infilarla così dura come è la vita, mantenerla così alta come sono i prezzi, e fottermi con così tanta forza come sta facendo con il popolo, per lei, Signor Presidente, è gratis".   
  1. Il governo ripropone il tema del conflitto di interessi, ma Berlusconi ribatte deciso: "Basta, vendo tutte e tre le mie televisioni! Anche perché a casa oramai ci sto poco e non ho neanche il tempo di vederle. E poi mi sono rotto di pagare il canone Rai!".   
  1. Io non mi ricordo bene quando sono nato e dov'ero prima. Il mio papà mi ha detto che funziona grazie al genoma, cioè ci sono tanti geni, che penso siano tipo quelli di Aladino, a cui i genitori chiedono come desiderio un bambino fatto così e così e così, e i geni PUFF! ti mettono dentro il pancino della mamma. Fantastico!  Mi hanno detto che qualche bambino invece lo mettono direttamente dentro la tazza del cesso, Si vede che invece dei geni i genitori lo hanno chiesto al Mago Otelma.
    Quando nasci, capisci subito qual è la cosa più importante del mondo, la porta attraverso cui escono i bambini ed entrano gli adulti. I bambini possono uscire di testa, di piedi, di sedere, di spalla, ma poi da grandi si entra sempre da una parte sola. Senza di quella porta, ha detto il mio papà, non esisterebbe niente e nessuno. Quando sono diventato più grande mi hanno spiegato che il suo nome è DIO. Dopo che hai attraversato la porta ti danno subito uno schiaffo, per accertarsi che sei normale. E' per questo che se sei normale poi diventi aggressivo e vuoi prendere a pugni tutti. Se invece dello schiaffo ti dicessero "Ciao bellissimo, benvenuto al mondo, vuoi una caramella gusto Mou?" magari impareremmo subito ad essere gentili. Poi ti puliscono, perchè quando si nasce ci si caga addosso dalla fifa, e ti poggiano sulla pancia della mamma. Sembra che sia perchè tu, bambino, possa percepire l'odore della mamma e ti rimanga impresso. Quando sono nato io, l'ostetrico ha scoreggiato. Forse è per questo che oggi penso di essere in un mondo di merda. Poi mi hanno messo in una specie di gabbia di vetro, l'incubatrice. Ricordo che un bambino l'avevano messo in una incubatrice particolare, con le sbarre. Si vede che era figlio di un socialista.
    E tu sei lì, da solo, e non sai che cazzo fare per far passare il tempo. Ti conti le dita, ventuno, e i conti non tornano, ma poi ti ricordi che non sai ancora contare. Allora ti guardi intorno e vedi un fracco di gente vestita di bianco che va avanti e indietro agitando degli strani oggetti di plastica in mano. Speriamo che non sia un vibratore, ti dici, e infatti poi scopri che sono dei biberon, Fiuuu! Ricordo che c'era un bambino che quando gli hanno portato il biberon è rimasto deluso, e si è messo a piangere. Ancora adesso tutti lo prendono per il culo.
    Ad un certo punto, ti tolgono da lì e ti portano dalla mamma, che è stesa su un lettino in una stanza piena di fiori. "Chissà chi è morto" pensi. Allora, mentre te ne stai al caldo fra le braccia di quella bellissima donna che è la mamma lei ti fa: amore, guarda chi c'è lì, è il tuo papà! Ti giri e ti accorgi che c'è un brutto ceffo che ti guarda con due occhi così e ti fa "piripi piripo" e altre frasi sconnesse, al che pensi: ma guarda te in che famiglia son capitato, eppoi che cazzo è un papà? Te ne accorgi poi, con gli anni, della sua importanza. E' a lui che si chiedono i soldi del motorino, è lui che gioca coi Gigarobot e il trenino che ti porta Babbo Natale.
    Ma quando poi ha dato un bacio alla mamma non ci ho visto più e mi sono incazzato. Aho' - ho pensato - azzo vuoi? Questa è la mia mamma, mica la tua. Allora la mamma gli ha detto: guarda, caro, ti somiglia moltissimo. Cazzo, mi sono messo a piangere a dirotto. Avrà fame, ha detto coso lì, giampippetto, come si chiama, ah si, il papà. E' stato lì che ho cominciato ad avvertire i primi effetti dell'incomprensione padri-figli.
    La mia mamma invece no, lei mi ha capito subito, mi ha guardato amorevolmente, mi ha fatto una carezza, ha scoperto le tette e mi ha fatto subito attaccare. E lì ho capito quanto sono importanti e intelligenti le donne, e belle e soprattutto buone. Per questo quando si diventa grandi poi si cerca e si sposa una donna. Quelli che invece cercano gli uomini non li capisco. Ma forse è solo una questione di culo.   
  1. Bush disse ai suoi militari che bisognava andare in Iraq per aprire un nuovo mercato. E i piloti hanno obbedito. Lo hanno centrato in pieno.   
  1. Quando l'avvocato impazzisce, perde il giudizio.   
  1. Ma che dobbiamo fare con Osama Bin Laden? Ammazzarlo non è certo una buona idea, creeremmo un martire. Farlo prigioniero ispirerebbe i suoi seguaci a rapire occidentali per chiederne la liberazione. Allora proporrei di non fare assolutamente nulla. Lo catturiamo, lo portiamo in una clinica sconosciuta e gli facciamo fare una rapida operazione di cambio di sesso. Infine, lo riportiamo nella sua comunità di Talebani a vivere come donna.   
  1. Era così basso, ma così basso, che per passare sotto la porta doveva salire su una sedia.    
  1. Berlusconi, durante un giorno di riposo, passeggia per le vie di Roma con la moglie Veronica, quando si sofferma davanti a una vetrina e le dice: "Mi consenta, Veronica, amore mio, guarda qua. Pantaloni 20 Euro. Camicia 17 Euro. Giubbotto in pelle 55 Euro... Vedi? E poi parlano di crisi! Ma quale crisi?". E Veronica: "Tesoro, questo non è un negozio di abbigliamento, è una lavanderia".   
  1. L'altro giorno sono andato allo zoo con mia suocera. Quando siamo passati davanti alla gabbia degli elefanti, questi hanno cominciato a tirarle le noccioline.   
  1. Si sospettava che fosse morto dalle risate, ma l'autopsia non ha trovato tracce della barzelletta.   
  1. Sono un po' esigente, rompicoglioni, irascibile, lo ammetto. Ma so anche essere comprensivo, capisco subito quando uno è nella merda. E sono sempre pronto a nascondergli la carta igienica.   
  1. Stamani ho incontrato un vecchio amico dirigente presso un'altra azienda. Era un po' depresso perchè la settimana scorsa quelli del suo ufficio hanno organizzato una festa per il suo pensionamento, e non l'hanno invitato.   
  1. Fu allora che arrivo' tutta trafelata la bella addormentata, dicendo: "Scusatemi, mi si e' rotta la sveglia".   
  1. Ho visto due ragazzi di quinta elementare litigare, uno di loro voleva fare l'ingegnere, l'altro invece il politico. Ha vinto quello che voleva fare il politico, perche' aveva 17 anni.   
  1. Il carnevale scorso ero a casa di una coppia di amici quando si è presentato il loro bambino di dieci anni vestito da cow boy. Era tutto eccitato perchè aspettava gli amici per andare a giocare. Ad un certo punto, è suonato il campanello. Fuori dalla porta c'era una marea di ragazzini e hanno chiesto se il loro figliolo poteva uscire a giocare con loro a indiani e cow boy. Erano tutti vestiti da indiani.   
  1. Io soffrivo da tempo di sdoppiamento della personalità, poi mi hanno convinto ad andare da uno psicologo, e devo ammettere che mi ha giovato molto. L'unico problema è stato il momento di pagare il conto: mi ha presentato due parcelle.   
  1. In una scuola cubana, la maestra chiede: "Chico, che cos'è il capitalismo?". "Il capitalismo è un cassonetto dell'immondizia pieno di auto, giocattoli e cibo". "Molto bene, Chico, e adesso dimmi, cos'è il socialismo?". "Lo stesso cassonetto, ma vuoto".
  1. Elezioni del 2006. Fuori dal seggio si ritrovano due amici: "Ehilà, Ciccio, tu chi per voti, la destra o la sinistra?". "Nessuno dei due. Ho deciso che voterò i culattoni". "Come, i culattoni??". "Si. Siccome ce la mettono nel culo comunque, almeno che lo facciano in modo professionale".   
  1. Due cubani chiaccherando: "Chico, ma secondo te il marxismo è un'arte o una scienza?". "Mah... io credo che sia un'arte". "E perchè mai?". "Beh, perchè se fosse stata una scienza l'avrebbero prima sperimentata sui topi, non su di noi".   
  1. La vera storia del conflitto in Iraq. Era un giorno fatidico. Condoleeza Rice, Consigliere per la sicurezza nazionale degli USA , entrò nella sala riunioni della Presidenza e vedendo che era l'unica donna in mezzo a tanti uomini potenti e prestanti disse: "Ragazzi, facciamo l'amore o la guerra?". Come vuole la prassi, si fece una votazione, e all'unanimità venne deciso quel che già sapete.   
  1. Berlusconi riunisce tutti i mezzi di informazione in sala stampa di Palazzo Chigi per un comunicato importantissimo. Dopo una lunga attesa, finalmente si presenta e inizia dicendo: "Popolo italiano, mi consenta, la buona notizia è che finalmente, dopo anni e anni di sforzi diplomatici e grande applicazione da parte del presente governo, l'Italia ha risolto una volta per tutte il problema del debito estero e tutti gli altri contenziosi con gli Stati Uniti". "Bene! E la brutta, Presidente?". "Che abbiamo quindici giorni di tempo per evacuare il paese".   
  1. Se sei sfigato, non cagare mai in un pagliaio: potresti pungerti il culo con un ago.   
  1. Mia moglie mi ha rimproverato che io non sopporto sua madre. Allora io le ho risposto che non è vero, che io adoro mia suocera quanto adoro la birra. Lei mi ha guardato strano: la birra? Mi ha chiesto. Si, la birra, ho detto io: fredda, con la bocca aperta e facendo schiuma.   
  1. Elezioni politiche del 2006. Durante un comizio, Bertinotti dal palco si dirige alla moltitudine: "... e risolveremo il problema delle pensioni". Tutti applaudono, mentre un tale grida: "Si, bravo, ma fai come Lenin". "Certo - risponde, contento dell'appoggio - aiuteremo la classe operaia". Ancora applausi, mentre lo stesso tizio grida: "Si... ma fai come Lenin". "Certo - prosegue Bertinotti - tutte le imprese torneranno allo stato". "Si, però devi fare come Lenin". Allora Bertinotti ferma il comizio e chiede al tale: "Ma perchè, cos'altro ha fatto Lenin?". "E' morto".   
  1. Berlusconi è un reggiseno. Opprime quelli dentro e inganna quelli fuori.   
  1. Dio era sicuramente maschio. Perchè se fosse stato femmina, avrebbe certamente dipinto il cielo di rosa.   
  1. Credo in un solo Partito onnipotente, creatore della fame e della miseria, di tutte le cose risibili e corruttibili.
    Credo in un solo Signore Presidente, Silvio Berlusconi, Unigenito Figlio di NN, nato da Arcore prima di tutti i voti: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato e non creato, della sostanza di Forza Italia; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
    Per noi uomini e per la nostra distruzione discese al governo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel governo e si è fatto capo. Fu crocifisso per noi nel 94 sotto Romano Prodi, si arricchì e fu scoperto. Il terzo giorno è stato indagato, secondo le Scritture Processuali, è risalito al governo, siede alla destra di Bossi.
    E di nuovo verrà nella gloria per derubare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
    Credo nel parlamento, che è Sovrano e dà fastidio, e procede da FI e da suo Figlio, che con FI e suo Figlio è adorato e glorificato, e ha rubato per mezzo dei deputati.
    Credo la Giustizia, che è una, falsa corrotta e serva.
    Confesso che ho un solo voto per il condono dei peccati ambientali, aspetto la distruzione dei comunisti e della vita del mondo che verrà.
    Amen   
  1. Il capitano: "Buttate l'ancora". Il marinaio: "Ma capitano, è ancora nuova".   
  1. Il barbone mostra orgoglioso al collega il suo tatuaggio sulla chiappa destra: "Vedi questo tatuaggio? Me lo sono fatto a L'Avana, vent'anni fa". "Bello! Ma non ti va via con l'acqua?". "Mah... adesso che mi dici... non lo so".   
  1. Un vascello, alquanto malconcio dopo una tempesta, si dirige al porto più vicino, quello di Pearl Harbour. Tutte le scialuppe di salvataggio sono andate distrutte, e il rischio di affondare è alto. Allora il capitano, che tartaglia, chiama a sè la ciurma: "Qu... quando gri... grido Pe.. Pe... Pearl Harbour, tu... tu... tutti in acqua e nu... nu... nuotare fino alla co... co... costa". Qualche ora dopo: "Pe... Pe... Pe...". E tutti i marinai si buttano felici in acqua. "Pe... Pe... Pescecani!".   
  1. Il danaro non fa la felicita'. La compra fatta.   
  1. "Lo sapevi che è morta la moglie del Pirata Barbanera?". "Poveretta. E di cosa è morta?". "Di una carezza".   
  1. La speranza è l'ultima a morire. Almeno spero.    
  1. Il fine ultimo di un umorista è una risata macabra.   
  1. Quando tutto sale, l'unica cosa che scende sono le mutande.   
  1. Le pompe funebri fecero un piano per l'ammortamento.   
  1. Un inventore americano ha fatto una scoperta che consente la piena indipendenza delle donne dall'uomo. Ha inventato il carrello della spesa a motore.   
  1. Le donne non hanno un cervello, perchè non hanno un pene dove metterlo.   
  1. Un tale molto affamato entra in un ristorante, si siede ad un tavolo sporco e chiama: "Cameriere, venga qui, per favore". Ma siccome nessuno gli fa caso, insiste: "Cameriere... venga per favore, che ho fame!". Nuovamente, nessuno gli fa caso. Mentre aspetta, butta l'occhio sul tavolo e nota 15 formichine punk in moto, armate con spranghe, bastoni e catene, che inseguivano una formichina. Questa aveva una maglietta nera, pantaloni neri, giubbotto nero di cuoio, e guidava una piccolissima Harley. L'uomo, alquanto sorpreso, osserva come il gruppo di 15 formiche cerca di catturare la formica solitaria quando all'improvviso quest'ultima fa un giro di 180° con la moto, afferra uno stuzzicadente da terra e in un solo colpo abbatte 6 formiche. Le cose si stanno mettendo bene, pensò il tale, persino l'appetito gli stava passando. Ma la persecuzione continuava, e tutte le formiche andavano sparate alla massima velocità, schivando bicchieri e piatti. All'improvviso, la formichina solitaria toglie dalla tasca del giubbotto un candelotto fumogeno, lo innesca e lo lancia verso il gruppo delle formiche inseguitrici, due delle quali, ingannate dalla poca visibilità, si scontrano con un bicchiere e cadono. Ora ne mancano solo 7. Alcune di queste cercano ora di colpire con il loro stuzzicadenti le gomme della moto della formica solitaria, per bucarle, ma la formica solitaria è veramente abile, con vari zig zag schiva tutti i colpi. Collerica, la formica capo, una enorme e muscolosa formica rossa, estrae una lunga catena e riesce a colpire alla zampa la formica solitaria, che perde l'equilibrio e si schianta contro un chicco di riso. Rapidamente, la formica si rialza e cerca di risalire in moto, ma questa ormai era andata. Le 7 formiche punk, incazzate più che mai, estraggono le loro armi, iniziano ad accelerare in direzione della formica solitaria, la quale, seppur ferita, a sua volta si scaglia coraggiosamente contro le altre 7. Le formiche punk l'hanno quasi raggiunta, la formica solitaria raccoglie con la zampa ferita una catena, si getta addosso alle altre e all'improvviso... Arriva il cameriere e pulendo il tavolo dice: "Cosa le porto, signore?".   
  1. Lei: "Tu mi odi!". Lui: "Sì, ti sento benissimo"
  1. Una signora sta friggendo due uova per la colazione, quando all'improvviso il marito entra in cucina: "Attenzione... ATTENZIONE! Mettici un po' più di olio. PER DIO! Ne stai cucinando troppe allo stesso momento! TROPPE!! Girale... GIRALE SUBITO, PERDIO! Abbiamo bisogno di più olio. MALEDIZIONE! Dove possiamo trovare più olio? ATTENTA! Le uova si SBATTONO ATTENTA!! ATTENTA!! Non mi ascolti mai quando cucini, MAI! ATTENTA ORA! Girale... girale adesso. ADESSO, RAPIDA! Ma sei pazza? Hai perso la testa? Non ti dimenticare di metterci il sale. Sai che ti dimentichi sempre di mettere il sale. Usa il sale. USA IL SALE, ACCIDENTI! IL SAAALEEEE!!!". La moglie lo guarda inebetita e sorpresa: "Ma... che ti succede? Credi forse che non sia capace di friggere un paio di uova?". Il marito sorride e risponde con calma: "No, No, volevo solo mostrarti come ci si sente quando guido l'auto con te vicino".   
  1. "Infermieraaa... Il macchinario qui fa uno strano rumore, e la lucina ha smesso di andare a zig zag...".   
  1. Avevo appena comprato il pianoforte, quando un amico mi venne a trovare e mi chiese chi fosse il musicista in famiglia. Allora gli dissi che l'avevo preso per mia figlia, sperando che il fatto di avere il piano sempre sotto gli occhi le facesse venir voglia di suonare. "Non farti illusioni - mi disse lui - io ho comprato un set di valigie a mia suocera, ma è ancora lì".   
  1. "Scusi, sa dov'è Piazza della Campana?" "Uhm... no, però mi suona".   
  1. Sono stato con mia moglie al luna park, dopo molti anni. Passati davanti al tunnel dell'amore, ci siamo guardati e abbiamo deciso di entrarci, come si faceva ai bei tempi, da fidanzati. E' stata davvero una bella esperienza, salire su quelle barchette a forma di paperella col volantino. Peccato solo che mia moglie, per tutto il tragitto, ha continuato a ripetermi: "Gira a destra... ma che fai? Sterza! Accelera... rallenta... attento a quello davanti... frena...".   
  1. La vita è una parentesi di dolore tra l'infelicità e l'indifferenza.   
  1. Io adoro la tecnologia, anche se a volte mi crea qualche problema. Premendo il tasto cancelletto sul cellulare si apre il cancello di casa.   
  1. Quand'ero piccolo, siccome facevo sempre la pipì a letto, mia madre mi fece dormire sul water.   
  1. Io ho un membro così grande, ma così grande, che il frenulo c'ha l'ABS.   
  1. Durante una retata antidroga e' stato fermato dai carabinieri il noto cantante Bocelli. E' stato subito rilasciato, perche' non aveva niente a che vedere.   
  1. In caso di terremoto, non utilizzate l'ascensore o le scale. Tanto arrivate ugualmente in breve al piano terra o in cantina.   
  1. Una donna entra in una farmacia e chiede: "Scusi, qui vendete preservativi extra-extralarge?". "Si, certo. Quanti ne desidera?". "Oh, io nessuno. Le dispiace se mi siedo qui e aspetto che arrivi qualcuno a comprarli?".   
  1. "Cittadini, Berlusconi oggi è stato investito...". "Yip Yip Yeaaaaaah". "...alla carica di ministro ad interim". "Wooooo".   
  1. Fra industriali: "Io mi sono fatto dal nulla, non ero nessuno e guardami adesso: ho più di cento milioni di Euro di debiti".   
  1. Gli amici invitano Peppino ad andare a giocare a golf, e si danno appuntamento per sabato mattina alle dieci. "D'accordo - esclama Peppino - ma probabilmente arriverò dieci minuti dopo". Il sabato mattina, invece, Peppino arriva puntualissimo alle dieci, gioca con la mano sinistra e vince. Il venerdì seguente, la scena si ripete, e ancora Peppino dice che probabilmente l'indomani sarebbe arrivato dieci minuti dopo. Invece, arriva puntualissimo, questa volta gioca con la destra e vince ancora. E così altre volte, sempre con l'avviso che sarebbe arrivato dieci minuti dopo, invece arriva puntualissimo, gioca con la destra o con la sinistra, e vince. Finchè un sabato gli amici, incuriositi, gli chiedono: "Ma insomma, Peppino, ci dici sempre che arrivi dieci minuti dopo e invece arrivi puntuale. Come mai?". "Beh... - replica Peppino - ... io sono molto superstizioso. Quando mi sveglio, il sabato, osservo mia moglie che mi dorme accanto. Se dorme sul lato destro, gioco con la destra, se invece dorme sul lato sinistro, allora gioco con la sinistra". "Si ma, Peppino, e quando tua moglie dorme sulla schiena?". "Beh, in quel caso... arrivo dieci minuti dopo".
  1. Ad un rodeo nel Texas, nessuno riesce a fermare un toro infuriato. Allora salta nell'arena un vecchietto esile, lo affianca, ci sale sopra e il toro, più incazzato che mai, comincia a saltare come un ossesso, si dimena, corre impazzito da un punto all'altro dell'arena. Ma il vecchietto resiste in groppa, finchè il toro, esausto, crolla a terra. Il pubblico inneggia al vecchietto, che raccoglie l'ovazione con un inchino. Quando esce dall'arena sotto applausi scroscianti, i suoi due figli gli vanno incontro e, stupiti, gli chiedono come avesse fatto, lui che non era neppure mai montato a cavallo. Allora il vecchietto fa l'occhiolino e risponde loro: "Ragazzi, non dimenticatevi che vostra madre era epilettica".