Bertrand Russell (1872-1970), scrittore, filosofo e matematico inglese.

 

  1. La vita organica, ci dicono, si è evoluta gradualmente dal protozoo al filosofo, e questa evoluzione, ci assicurano, rappresenta senza dubbio un progresso. Disgraziatamente, chi ce lo assicura è il filosofo, non il protozoo.
  1. L'invidia e' la base della democrazia.
  1. La matematica e' la sola scienza esatta in cui non si sa mai di cosa si sta parlando, ne' se quello che si dice e' vero.
  1. Il problema dell'umanita'' e' che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
  1. Temere l'amore e' temere la vita, e chi teme la vita e' gia' morto per tre quarti.  (attribuita anche a Indro Montanelli)
  1. Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.  (attribuita anche a Luciano De Crescenzo)
  1. Rispose Bertrand Russell a chi gli chiedeva lumi sull'infinito: pensa all'umana stupidita'.
  1. La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità.
  1. Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso e' la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
  1. In breve, il selvaggio e` una persona molto accomodante, pronto a fare di tutto per assecondare gli antropologi. (in ‘Elogio dell'ozio’)
  1. Il viaggiatore vede soltanto cio` che gli interessa; per esempio, Marco  Polo non si accorse mai che le donne cinesi avevano i piedi piccoli. (in ‘Elogio dell'ozio’)
  1. Tutti sanno la storia di quel padre che, bastonando il figlio, gli diceva: "Figlio mio, credimi, fa piu` male a me che a te". Al che il figlio rispose: "Allora, papa`, perche' non lasci che ti bastoni io?". (in ‘Elogio dell'ozio’)
  1. Se lo scopo del cosmo e' sviluppare lo spirito umano, non avremmo tutti i torti a considerare il cosmo piuttosto inefficiente, visto che in tanto tempo ha fatto cosi' poco.  
  1. L'entusiasmo è per la vita quello che la fame è per il cibo.
  1. Poche persone riescono a essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.
  1. Via via che la logica si perfeziona, diminuisce il numero delle cose che si possono dimostrare.
  1. Non vi è limite alle crudeltà che gli uomini infliggeranno per amore del denaro.
  1. Se cinquanta milioni di persone dicono una sciocchezza, rimane sempre una sciocchezza.  
  1. I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
  1. Se Adamo si fosse accontentato di pesche, uva, pere e ananassi, oggi vivremmo nel Paradiso Terrestre.
  1. L'unica differenza ch'io conosca fra un uomo e una donna e' una di quelle cose che non si possono stampare.
  1. La maggior parte della gente morirebbe piuttosto che pensare, e molti fanno proprio così.
  1. Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.
  1. Penso che i cattivi filosofi possano avere una certa influenza, i buoni mai.
  1. Non potrei mai morire per quel che credo perche' potrei essermi sbagliato.
  1. Il Nazionalismo e' il sentimento che fa credere agli abitanti di Andorra di essere il piu' grande popolo del mondo.
  1. War does not determine who is right - only who is left.
  1. L'ubriachezza... è un suicidio temporaneo.
  1. I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
  1. I patrioti parlano spesso di morire per il loro paese, e mai di ammazzare per la loro patria.
  1. Poche persone riescono ad essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.
  1. Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l'altro, che potrete vantarvi di averlo letto.
  1. In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato.
  1. I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è.
  1. La fede in una Missione Divina è una delle tante forme di certezza che hanno afflitto la razza umana. (Bertrand Russell)