"HISTORIA LICENTIOSA"
di Cialtron Quelsal
(Opera pubblicata nel 1990 e nel 1998 – tutti i diritti riservati all’autore)
Dame e pulzelle d’ogni condizione L’AUTORE
non arrossite, né mostrate sdegno,
né pur vi sottraete all’occasione
di valutare ciò che non par degno.
L’Historia che voi state per udire
offende il vostro orecchio verginale?
Che forse, a vista, mi sapete dire
cosa morale sia, cosa immorale?!
E voi, Censori dal cipiglio duro,
che affé vi incarognate in ciechi tagli:
se ravvisate un alcunché di impuro
nell’innocenza degli umani abbagli,
volgete alla Natura l’ira vostra
che innanzi e dietro quegli ordigni pose
perché colà restassero alla mostra.
Poi fu l’Ipocrisia che li nascose!
O forse fu un marrano, un impotente
che impose di coprire i lochi "arditi",
giacché potea vantare proprio niente
che potesse adornar suoi grami siti.
Ma poniam freno alle querele vane:
s’avanzino Giullare e compagnia,
che senza smanie secche e puritane
cantano fiche e cazzi, in allegria!
Di saffiche, baldracche e pederoni GIULLARE
l'imprese io canto e le sudate notti.
Deh, Venere, titillami i marroni
ed i miei versi sgorgheranno a fiotti!
Sappiate allor che vive a Fregnilanda
una regina buona ed illibata:
Zizzetta è il nome della donna amanda,
ch'ha gran desìo d'aver potta frullata.
Quinci, s’appresta ad un Capitolato
col qual vuol procacciarsi un buon marito,
che il trullo n’abbia fiero e calibrato
quanto un tronco d'abete ripolito!
Ma dovete saper che sua cugina,
saffica rinomata, Centrillona,
arde di muto amor per la regina
e vuole che rimanga casta e buona,
giammai contaminata da un circasso
col picchio teso come un contrabbasso!
Ordisce, perciò, trame Centrillona:
e vuole consociarsi a Penemolle,
un pederone dalla schiena prona
ai trulli delle turbe e delle folle!
Ora vi lascio alle parole loro,
ch'ognor de' buchi fan le lodi, in coro!
SALA DEL TRONO GREMITA DI POPOLO
O popolo di Fregnilanda, CIAMBELLANO (al popolo)
arriva l'amata regina,
che vuole schiantar la serranda
che occlude la dolce pottina!
V'è chi vuol quest'opra compire?
V'è chi reca un trullo sì bello,
che possa ad un tempo guarnire
la potta e l'opposto budello?
Il premio all'uccello campione
è certo il più bello e il più ambito:
Zizzetta è il regal guiderdone,
l'eletto sarà suo marito!
ENTRA ZIZZETTA
Leggiadra Zizzetta, ci esponi (alla Regina)
perchè vuoi frullare la potta?
Vuoi tu conteggiar le ragioni
di quel che la fregna ti scotta?
Raccontaci dunque le ambasce
che turbano affè le tue notti!
A questi ruffiani e bagasce
rivela perchè già non fotti!
Lascia, popolo amato, ch'io descriva ZIZZETTA
il sogno che m'angustia nelle notti...
Sono avvinta a uno scoglio e presto arriva
un serpentone spumeggiante a fiotti,
che mi si avvinghia ai lombi e alle pudenda
come una cozza o un polpo assatanato!
Io sono ben disposta che si prenda
il suo piacere, come volle il fato!
Oooooooh!!! Uuuuuh!!! POPOLO
Ma quello si ritrova il capo mozzo ZIZZETTA
da un Cavalier, che mena un gran fendente!
Dico: 'sto guastafeste ora lo strozzo!
Ma resto lì in catene e posso niente!
Invoco allor Nettuno, che mi manda
un gran tritone, vispo e ben piantato:
la potta alla sua vista si fa blanda
e cola sugo, come fa il gelato!
Aaaaaaaaah!!! Iiiiiiiiiiiiiiiiih!!! POPOLO
E invece ecco di nuovo il Cavaliere ZIZZETTA
ed ecco che rimena il gran fendente
ed ecco ch'io rimango alle scogliere
e non ho combinato ancora niente!
Lancio la mia preghiera alle Sirene,
patrone di natanti e marinai,
e spero dunque che finisca bene
codesta storia gravida di guai!
Non trascorre un istante, che dal mare
emerge un pescesega che ribolle:
la potta sento in basso sfrigolare
siccome una frittata di cipolle!
Ooooooooh!!! Uuuuuuuuuh!!! POPOLO
E arriva puntuale il Cavaliere ZIZZETTA
con la sua draghinassa sfoderata!
Voi direte: il fendente! Ma il messere
abbassa il braccio, leva la celata,
ammira il pescesega, lo carezza,
poi se lo porta gàrrulo a braccetto,
con il piumacchio lieve nella brezza,
scodinzolando a frulli di culetto!
Eeeeeeeh..... Buuuuuuuuuh…… POPOLO (deluso)
Comprendi, gente mia, qual triste pena CIAMBELLANO
l'affligge dentro il letto da tant'anni?
Perciò vuole un batacchio che scatena
la potta e la solleva dagli affanni!
Perciò vuole un trivello che s'ingegni
a frugolar pertugio e galleria,
perciò vuole marroni che sian pregni
com'otri nei deserti d'Algeria!
E vieni tosto a lei, popolo amato,
a fare sfoggio della tua possanza,
a sguainare quel ben cesellato
spadone che ti pende sottopanza!
E tu Zizzetta, recati alle stanze
ove potrai vagliare il campionario
dei trulli pretendenti e delle lanze
che metteranno fine al tuo calvario!
CORRIDOI DELLA REGGIA
Deh, scorgete là in disparte GIULLARE
rovellarsi una tapina,
che prepara false carte
per gabbare la regina.
E' la saffica Centrilla,
che i maschietti affè disdegna.
Per il resto, è assai più arzilla!
Or vediam come si ingegna....
Fato crudele e rio! CENTRILLONA
L'orribile desìo
che venne alla regina,
l'amata mia cugina,
d'avere nella tazza
un trullo, mala razza,
distrugge la mia speme!
D'averla assai mi preme!
Il suo regal gioiello
da un orrido trivello
sempre sarà tappato
e nel suo letto, a lato,
sempr'ella avrà lo sposo…
Che affare disgustoso!
Bisogna che mi ingegni
a escogitar disegni
contrari al mercimonio
di questo matrimonio.
Userò Penemolle,
che ci ha le palle frolle!
Sì, tramerò l'inganno
così che senza danno
quella Zizzetta affè
sarà tutta per me!
Penemolle pederone GIULLARE
or s'aggiunge alla vicenda
e Centrilla gli propone
un'insolita faccenda.
Di che gàbola si tratti
presto noi lo scopriremo.
Ponno i perfidi contratti
rabbuiare un ciel sereno?
Penemolle, sù fai in fretta CENTRILLONA
E ben dentro la braghetta
ti nascondi 'sto salame,
che ingannar saprà le brame
dell'amabile sovrana:
la sua speme sarà vana!
Per codesto tuo favore
ti regalo un pescatore
con il remo così grosso,
ch'empirebbe tutto un fosso!
O Centrilla, assai mi costa PENEMOLLE
ingannare le mie voglie!
Nonostante che la posta
alta sia, prendere in moglie
una donna assai m'è duro!
Preferisco un trullo forte
come quello d'un canguro!
Una donna?! Meglio morte!
Metti a parte il tuo timore: CENTRILLONA
sù, rammenta il pescatore....
Con il trullo bello grosso? PENEMOLLE
Oh, ma insomma, no, non posso!
E i miei ganzi? In tutto il regno
ne posseggo una gran torma:
se sapessero il disegno,
mi farebbero le corna!
Non temere, il primo amore CENTRILLONA
non si scorda. Il pescatore....
Con il trullo a reazione? PENEMOLLE
No, sarebbe un'ossessione!
Mi direbbero, là fuori:
"E'un bigliardo senza stecca,
che per mietere gli onori
ha scordato d'esser checca!"
Ma se compi l'artifizio, CENTRILLONA
con la pompa ch'hai in regalo
ti satolli l'orifizio
e di lèccoli fai scialo!
Il pudore... ed il mio onore... PENEMOLLE
la cattiva fama... un corno!!
Navigare un pescatore
non è cosa d'ogni giorno!
Vabbè, dammi 'sto salame,
che di sotto me lo metta:
suscitar saprò le brame
della potta di Zizzetta!
Atteggiar mi devo a fusto?
Lo farò, ma con disgusto!
Nelle braghe un gran salame GIULLARE
Penemolle ora si intana,
perchè vuol destar le brame
di Zizzetta la sovrana.
Poscia corre verso il trono
a ostentare il suo gonfiore
ed intanto affina il suono
d'un gentil sermon d'amore.
SALA DEL TRONO
Leggiadra creatura, PENEMOLLE
l'amor che vi porto
è cosa sì pura,
che quasi son morto
al solo pensiero
ch'un tal forastiero
a vostra apertura
recasse la stura!
Ma l'opra bramata
a me riservata,
deh, fate che sia!
Vi dico, affè mia,
che quanto ci ho sotto
è grande e sì rotto
a tutti i travagli,
che pur se lo tagli,
riman prelibato
per ogni palato!
Oh, dio dell'imene, ZIZZETTA (fra sè)
l'amore mi preme!
Chè vedo di sotto
al nobil panciotto
qualcosa di duro,
di lungo... sicuro:
è un trullo regale,
mai visto l'uguale!
Ad ogni sua mossa,
la potta s'ingrossa
d'in fra la peluria
siccome un'anguria!
Con questo bravaccio
le nozze ci faccio!!
Mio ganzo, tu hai vinto! (rivolta a tutti)
D'alloro sia cinto CIAMBELLANO
codesto cannone
che ha vinto l'agone!
Di seme di toro
frammisto d'alloro
e tette tritate
di mucche infojate
sia tutto spalmato
e poi difilato
condotto al fatale
giaciglio nuziale!
CORRIDOI DELLA REGGIA
Ciarla il popolo, sussurra GIULLARE
già di trappole e di inganni!
E' la solita suburra
che si gode l'altrui affanni!
Or vediamo due soldati
presi dal pettegolezzo:
che diranno quegli armati,
chi stavolta andrà di mezzo?
Hai sentito la novella? PRIMO ARMIGERO
La regina finalmente
ha trovato alla sua cella
un batacchio assai potente!
Me l'han detto, ma confesso SECONDO ARMIGERO
che la cosa è un pò bislacca.
Penemolle è un nome lesso:
non da toro, ma da vacca!
Si, ma narrano che sotto, PRIMO ARMIGERO
malcelato dalle vesti,
si trastulli un salsicciotto
che giammai non lo vedesti!
Anche questo vale poco. SECONDO ARMIGERO
M'hanno detto alle cucine
che quel ganzo ha fatto a un cuoco
sculettanzoli e moine!
Ma davvero? In quest'affare PRIMO ARMIGERO
ci capisco un accidente!
Vuoi vedere che il compare
non è il ganzo che pretende?
Già! M'han detto le fantesche SECONDO ARMIGERO
che ha calato giù i calzoni
per mostrare le ventresche
agli attoniti garzoni!
Ma che affare scombinato! PRIMO ARMIGERO
Però il fatto più curioso SECONDO ARMIGERO
è che in terra gli è cascato
un cilindro ben carnoso!
Un cilindro? Mi vuoi dire PRIMO ARMIGERO
ch'ha una protesi quel tale?
Ci scommetto mille lire
ch'è un trapianto fatto male!
Forse è vero ch'è un trapianto SECONDO ARMIGERO
fatto in fretta e malriuscito.
O l'ha smanettato tanto
che il suo grillo s'è appassito!
Mah, vedremo... Ti saluto. PRIMO ARMIGERO
Dio conservi la regina!
Soprattutto che dia aiuto SECONDO ARMIGERO
alla potta peperina!
STANZA NUZIALE
Nella stanza dell'amore GIULLARE
Penemolle attende Zizza:
già lo affligge il batticuore,
ed è sfatto dalla strizza!
Al pensiero dell'abbraccio
con la turgida creatura,
il compare è già uno straccio,
è ancor men di spazzatura!
Deh, Pene, sù fatti coraggio, PENEMOLLE (fra sé)
che tutto poi passerà in fretta!
Appena avrà fatto l'assaggio
del grullo fasullo, Zizzetta
calmato avrà il pube voglioso
e il ciullo che freme insaziato.
Tu, allora, durante il riposo,
potrai scappar via difilato!
Lo scandalo? Cosa ti cale!
Si faccia da un altro pompare!
Passata la prova ferale,
tu schizzi dall'uomo di mare.
Ma basta, facciam la finzione
col trullo fasullo e... malnato!
Io, gran marescial pederone,
il trullo mi sono scordato!
E' il primo davver che mi sfugge!
Oooh, sento una potta che rugge!
ENTRA ZIZZETTA
Orsù Penemolle brutale, ZIZZETTA
disvesti l'amata persona
e dona alla tazza regale
quel trullo che ad una battona
in tutta la lunga carriera
mai venne a esplorar la brughiera!
Son pronto, Zizzetta, son qua. PENEMOLLE
Però vorrei dirti quel detto
che "L'abito il frate non fa..."
Che dici? Hai forse un difetto? ZIZZETTA
Non proprio, ma vedi, il mio pene... PENEMOLLE
E' forse sì grande e sì grosso ZIZ
che tutto la potta nol tiene?
Beh, insomma: usarlo nol posso! PEN
Perchè, sei tu forse malato? ZIZ
No, vedi.... l'ho dimenticato! PEN
O cosa balzana e mirabile, ZIZ
un uomo col trullo smontabile!
Ma basta, or vanne a pigliare
lo stocco, non senza i marroni,
che noi tel faremo saldare
con viti, fermagli e bulloni!
Non posso, amata regina: PEN
l'avran già fettato in cucina!
Oh, numi! Saveo che le fanti ZIZ
si fossero ben depravate,
giammai ch'infilassero avanti
trivelli e marroni affettati!
No, Zizza, non devi le brame PEN
di serve e fantesche incolpare...
Centrilla mi diede un salame
in guisa di stocco da usare!
Che dici, ma allora il sollazzo...?! ZIZ
Mai l'ebbi, davanti s'intende. PEN
Ma dietro a caterve! A palazzo
son quello che più ne pretende!
Sfruttando le basse mie voglie,
Centrilla ha tramato l'inganno
acchè ti prendessi per moglie....
Che è lesbica, tutti lo sanno!
Tradita da quella frullona! ZIZ
Sù, servi, soldati, scherani:
portatemi affè Centrillona!
La voglio strozzar con 'ste mani!
GLI ARMIGERI E IL CIAMBELLANO TRASCINANO CENTRILLONA
Come ci hai comandato, CIAMBELLANO
amabile Zizzetta,
eccoti chi ha ingannato
la tua regal vaschetta!
Starà fino a vecchiezza
rinchiusa in un bordello.
Così questa schifezza
avrà solo l'uccello
a pranzo, a colazione
e pure per merenda!
Farà un'indigestione
per lei così tremenda
che non avrà più brame
di ragionar di sesso.
Così capirai, infame, ZIZ
che 'cca nisciuno è fesso!
Pietà, cara regina, CENTR
pietà di un infelice
che la sua pentolina
non usa come lice!
Se natura mi falla,
che colpa mi si muove?
A toccare una palla
ho fatto tante prove...
E invece con le bambole
provavo un nonsocchè,
un frullo di girandole
che mi piaceva affè!
Perciò da allora ho usato,
come fossi un maschietto,
avere donne a lato,
graziose, dentro il letto!
Perdona il mio desìo,
lievissima regina:
null'altro volea io
che la regal pottina
ben sana si restasse,
non mai contaminata
da' guasti e dalle scasse
d'un'asta depravata!
Guardie, aguzzini, servi: ZIZ
mettetela in catene!
E voi, trulli protervi,
frullatele l'imene!
Sia chiusa in un casino:
così, si calmerà!
Pietà, cara regina, CENTR
pietà, pietà, pietà!
CENTRILLONA VIENE TRASCINATA
VIA DAGLI ARMIGERI
ZIZZETTA SI RIVOLGE A PENEMOLLE
Dinne, dunque, vigliacco ZIZ
guasto per ogni dove:
perchè m'hai dato smacco,
perchè m'hai rotto l'ove?
Miravi al suo blasone CIAMBELLANO
per fartene strumento
e avere collezione
di trulli? Sei contento
ch'ora la tua regina
è priva d'uno stocco?
Che la regal pottina
dovrà godere a scrocco?
Deh, perdonami signora PEN
dacchè abbiam gli stessi gusti:
la tua gnocca non ignora
che son proprio quelli giusti!
Ho ceduto, lo confesso,
alle smanie del mio foro:
non ambivo nè al successo,
nè al blasone, nè al tuo oro...
Mi promise un pescatore
Centrillona l'infingarda!
Ora soffro nell'onore
ed ho perso la spingarda!
La spingarda? Il cannoncino.... ZIZ
il fucile ben spianato.....
Mi capisci! Il fringuellino PEN
o la corda del bucato.....
Numi, svengo! La colonna.... ZIZ
il bastone.... la candela....
Vedi? Sogni! La tua gonna PEN
or si gonfia come vela!!
M'hai convinta, è Centrillona ZIZ
la colpevole di tutto!
La tua voglia era affè buona,
chè bramava il gran prosciutto
d'un prestante pescatore.
Ma veniamo, allora, ai patti:
nascondiamo il disonore
e gli inganni mentecatti.
Creda, dunque, la marmaglia CIAMBELLANO
a un perfetto sposalizio:
tu ti godi una zagaglia,
lei si pone ad altro sfizio!
Ti concedo un nuovo ganzo ZIZ
con lo schioppo sopraffino!
Io conosco un rude manzo PEN
di mestiere netturbino:
il suo nome è Scoparello.
E sia pure, te lo godi! ZIZ
Già nel nome pare bello...
Tutti tessono le lodi CIAMB
di codesto bell'adone!
Si racconta che in due fiati
fece fuori un battaglione
di zitelle e sderenati,
di fantesche e virginette,
di baldracche parisine...
...di chiappòttole e di tette, PEN
di succhiotti e smanettine,
di frulloni d'alto rango,
di prelati e di badesse...
alla fine fece un tango,
completando la kermesse!
Pur t'invidio! Bè, ti lascio, ZIZ
per cercare, ma al più presto,
un trivello che lo sfascio
dia alla potta e a tutto il resto!
Vanne, dunque, nella notte
e spariscimi d'intorno!
Meglio andare, sennò botte PEN (fra sè)
dovrò aggiungere allo scorno!
ESCONO PENEMOLLE E CIAMBELLANO
Alla vecchia mia nutrice ZIZ
chiederò qualche consiglio.
Perchè quella, mi si dice,
fè di trulli gran scompiglio
quando aveva poppe fresche
e le chiappe sode ancora.
M'hanno detto le fantesche....
ENTRA LA NUTRICE TETTATONDA
Mi hai chiamato, mia signora? NUTR
No, di certo! Come hai fatto ZIZ
a saper ch'io ti cercava?
Mia regina, ho grande olfatto NUTR
e nell'aria volteggiava
il profumo assai distinto
d'una pottola affamata!
Ho dedotto affè d'istinto
ch'eri tu quell'arrapata!
Hai davvero visto giusto, ZIZ
perchè sono sulle piste
d'un trivello bellimbusto
che mi faccia far provviste
di pompate a straccaforo,
di goduzzoli barocchi,
di frullate con il coro
e stoccate con i fiocchi!
Ti consiglio, mia sovrana, NUTR
d'impetrar divine grazie,
di richiedere all'Olimpo
che le carni sieno sazie.
Offri a Venere un uccello,
a Giunone un salsicciotto,
a Cupido un'alabarda,
ad Apollo un vaso rotto,
a Nettuno un pescesega,
a Minerva uno savoiardo,
a Vulcano forgiatore
un ignifero petardo,
a Priapo vaselina,
a Mercurio una marchetta,
perchè il nume del commercio
corre sempre e gode in fretta!
Così recati all'altare
denudata d'ogni panno,
epperò fatti coprire
per non prendere un malanno:
sul davanti, un sacerdote
ch'abbia ritto un candeliere
e sul retro un officiante
che ricolmi il tuo bicchiere.
Sull’altare metti i doni,
poi distenditi là innante
e trastulla ben lo scroto
del templare più importante.
Credi a me, l'Olimpo tutto
si protenderà al balcone
per gustar cotanta grazia
in primissima visione!
Se l'accolita divina
non è stòlida, nè imbelle,
ti darà fra pochi giorni
trulli e stocchi a crepapelle!
Farò proprio come hai detto. ZIZ
Ma se Giove oppur Cibele
non daran soddisfazione....
l'imbottisco di candele!
TEMPIO
Dove siamo? Ma nel tempio, GIULLARE
ove fan le liturgie...
sul davanti! Ma fan scempio
e solenni porcherie
là nel retro! Un lupanare
è difatti incorporato.
La regina vuolci entrare
e perciò chiede a un prelato.
ENTRANO SACERDOTE, ZIZZETTA E NUTRICE
Sia lode a te, regina non violata! SAC
Credo di percepire la ragione
che qui ti mena al Tempio. Non c'è stata
ordunque dell'imen la libagione?
E' proprio vero! Preti ed officianti NUTR
sanno le cose prima che sian fatte!
E dimmi tu, che ceri levi tanti:
saranno le sue carni soddisfatte?
Ella è regina: ciò che chiede, è pronto! SAC
Ciò ch'ella ambisce, certo si può fare.
Però, dovrebbe dare qualche sconto
se vuole entrar nel sacro Lupanare....
L'idea m'alletta, ma che cosa intendi ZIZ
per sconto: decurtare il guiderdone?
Bè, decurtare.... vedi, ciò che prendi SAC
son solo i trulli. L'altro va a persone
che curano l'affare. Un tal percento
va alla Congrega, dopo c'è il Partito
e dopo ancora tutto il reggimento
dei portaborse. Sai, lo vuole il rito.
E ficcatelo il rito! Altro non resta NUTR
che stare al gioco, se tu vuoi godere.
Infatti ho solo trulli per la testa ZIZ
e candelotti, bindelloni e pere!
O mia sovrana, tu fai giusti passi! SAC
Nel Lupanare troverai un concerto
di mandolini, corni e contrabbassi
da fare invidia al pottaron più esperto!
Nel Lupanare leverai stendardi
con l'aste più orgogliose del reame!
E se fino alla notte tu t'attardi,
potrai saziar ben oltre le tue brame!
Seppure infame, il patto mi sta bene: ZIZ
mi reco voluttuosa al Lupanare,
che donerà la pace alle mie pene,
cavandomi la voglia di ciurlare!
LUPANARE
Con la fida sua nutrice GIUL
va Zizzetta al Lupanare,
ch'è un casino, come dice
il dialetto popolare.
Sulla soglia c'è un guardiano
a fermare gli indiscreti.
Certo, è un tipo un poco strano...
E' un eunuco, state quieti!
ENTRANO ZIZZETTA E LA NUTRICE
Altolà! Nessuno passa! EUN
Riservato alle baldracche.
Scusa, è qui che se la spassa NUTR
chi fa incetta di saracche?
Questa è nuova? Benvenuta! EUN
Conoscete 'sto bordello?
Son la guida che v'aiuta,
il custode ed il bidello.
Posso entrare nella casa... ZIZ
chiedo scusa: nel casino?
Altra merce non l'intasa EUN
e t'accolgo con l'inchino!
Or vedete nell'ingresso
due pitture molto rare,
che figurano il progresso
della storia del pompare.
Primo c'è il babilonese
che si gode quelle donne
lavandare, quando stese
presso i fiumi, con le gonne
sollevate sopra i fianchi,
ben candeggiano lenzuola,
pepli, drappi e lini bianchi....
Ecco il greco! NUTR
Sì, fa scuola EUN
sotto i portici a passeggio.
Democratico, con tutte
si trastulla ed il suo aggeggio
non risparmia belle o brutte.
E il romano? ZIZ
E' un pò più frollo, EUN
chè la toga, poveretto,
deve issare fino al collo
per dar aria al frugoletto.
Ed intanto che s'appresta,
uno schiavo od un liberto
alla donna sua s'innesta
con il trullo ben esperto!
Vedo i barbari di steppa... NUTR
Sì, che pompano a cavallo EUN
e ogni tanto gli si inceppa
il tucano per quel ballo!
Ed ancor, con l'armatura
c'è l'intrepido crociato,
che per far bella figura
anche il trullo c'ha ferrato!
Buonarroti è questo desso ZIZ
che dipinge sulle scale?
Fa un affresco di successo EUN
detto "Sfizio universale".
Il messaggio che si sente
in quest'opra celebrata
è il trionfo prorompente
d'una mistica ammucchiata!
Ecco qui Napoleone NUTR
con la mano alla marsina...
...che trastulla il suo torrone EUN
aspettando Giuseppina!
Che sarebbe questo esempio ZIZ
che m'arreca poco spasso?
Questo è un bìgolo, cui scempio EUN
fa il pennello di Picasso,
che lo tratta simigliante
a una pipa, a un grimaldello,
a una zanna d'elefante,
a un pinguino con l'ombrello!
Son quest'opre edificanti NUTR
per chi pratica il mestiere
d'ingabbiar di dietro e avanti
gli strumenti del piacere.
Ora ménala agli alloggi,
perchè vuole immantinente
un bel trullo che s'appoggi
alla pòttola fremente!
Si, conducila al mestiere,
chè i destini son segnati!
Tanti trulli vò a godere, ZIZ
più che il Guiness dei primati!
Volentieri t'accontento. EUN
Ma una regola ti impone
di prestare il giuramento
di Pompìda, per battone.
Or chiamiamo le vestali,
che ci canteran la gloria
delle preci rituali.
Alla fin, farai baldoria!
Leggerannoci il Papiro
del solenne giuramento:
fu redatto nell'Epiro
con lo sperma d'un armento
di montoni di montagna!
A sentirlo, tu vedrai
che la potta ti si bagna...
Uè, vestali: pronte? Dai!
ENTRANO TRE VESTALI
O Signori del piacere, VEST 1
protettori dei bordelli,
ascoltate le preghiere
di chi anela tanti uccelli!
Dedichiamo ai vostri altari, VEST 2
riverenti, a testa china,
tutti i nomi popolari
del pisello e la vagina!
Sia lodato: lo stendardo, VEST 3
il cannone, il cannocchiale,
barbacane, freccia, dardo,
scure, raspa, manovale,
sega, ciondolo, trastullo, VEST 1
cercabuco, menarello,
pesce, scoppola, citrullo,
maccherone, pipistrello,
schioppo, bigolo, avvoltoio, VEST 2
cero, clava, pastorale,
spiedo, pompa, poppatoio,
saltimbocca, temporale,
sorcio, mestolo, randello, VEST 3
archibugio ed alabarda,
picchio, sigaro, pestello,
fiasco, missile, spingarda,
bullo, bolide, zagaglia, VEST 1
fionda, barbaro, pistacchio,
spillo, piffero, mitraglia,
scettro, frugolo, pennacchio,
coccodrillo, torre, gnocco, VEST 2
menatoio, stecca, piccione,
scovolino, verga, stocco,
guappo, pisside, sperone,
frusta, palo, contrabbasso, VEST 3
pescecane, clarinetto,
razzo, muscolo, circasso,
grillo, fronzolo, spaghetto,
birba, cingolo, belino, VEST 1
fusto, scampolo, sparviero,
schiacciasassi, peperino,
teloficcoqua', cimiero,
cacciavite, sanguinaccio, VEST 2
bigne', torrido, trivello,
saltimbanco, gallinaccio,
lancia, cucciolo, torello...
e tant'altri nomi ancora VEST 3
che non basta la memoria,
che rallegran la signora
e alla potta menan gloria!
Si, la potta! e sia lodata VEST 1
come: ciotola, ciabatta,
gnocca, pentola, patata,
giostra, vongola, pignatta,
toppa, guazza, cotoletta, VEST 2
broda, tana, gallinella,
buca, calice, michetta,
scrigno, trappola, frittella,
zuppa, trogolo, sugosa, VEST 3
tritatutto, canterina,
chicca, fragola, sciantosa,
chiavistello, scatolina,
tazza, sismica, conchiglia, VEST 1
labbratumide, bernarda,
prugna, gemma, parapiglia,
fetta, supplice, coccarda,
e batuffola, gioiella, VEST 2
ciulaciula ed albicocca,
cialda, sorca, pagnottella
orifizio, pesca, bocca
e pantofola, cuccagna, VEST 3
frullastecca, mozzarella,
trono, gongola, lasagna,
affamata, tenerella,
perla, ninnolo, pulcina, VEST 1
mela, florida, guazzetta,
braciolona, messalina,
cozza, mantice, polpetta....
Come il trullo anche la potta VEST 2
ha più nomi che le stelle
e la fa di cruda e cotta
ad esperte e verginelle!
O Signori del piacere ZIZ
faccio il sacro giuramento
che mi voto pel godere
del soldato e il reggimento,
che mi dedico indefessa
a pompare notte e giorno,
che saro' sempre la stessa
con chiunque mi stia intorno!
E tu, dio del Lupanare, NUTR
a codesta pentolina
dalle tanto da trombare!
Statte 'bbuono, mia regina!
MONTE OLIMPO
Dall'Olimpo ci trasmette GIULLARE
una radio degli dei:
Ganimede si fa in sette
perche' vada tutto occhei!
Ma sentiamo quali fatti
e i consigli per gli acquisti
che riversano quei matti
su di noi, povericristi!
Ragazzi d'Olimpo, allegria! GANIMEDE
Qui Olimpica Radio, attenzione:
è il vostro Gaga' che vi invia
un grosso bacione!
La musica? Ma e' celestiale!
Divini servizi e interviste!
E' cosmico il radiogiornale!
Son cose mai viste!
Amici celesti, son Clio, CLIO
la musa del pettegolezzo:
semmai c'e' bordello pur io
mi metto di mezzo!
Priapo, che e' il nostro inviato
speciale là da Fregnilanda,
d'un caso che e' assai chiacchierato
notizie ci manda!
Allora, Zizzetta regina GAN
(che tutti sapete ciurlata
da tale Centrilla, cugina)
dov'e' capitata?
A un ballo di corte, direte, CLIO
o con il gran Kan a Pechino
o in viaggio a Durazzo? Tacete,
e' dentro un casino!
Non certo per fare ispezione GAN
o visita di cortesia:
Zizzetta ricerca un bastone
con gran frenesia!
Capito? Vuol fare provvista CLIO
di trulli e ciurlazzi bestiali,
così come al super acquista
le offerte speciali!
Vi offre 'sto collegamento GAN
"Corazza", gran preservativo:
usatelo e il vostro strumento
sara' più giulivo!
Sarete più forti e più in lizza, CLIO
mettendolo sopra il pisello!
Un solo difetto: si drizza
sol col verricello!
Ed ora la linea ci passo GAN
al nostro Priapo, inviato
perchè ci racconti lo spasso
del regio operato.
Saluti dal gran Lupanare! PRIAPO
Saluti dal vostro cronista.
Son qui ben celato a spiare
Zizzetta che è in pista.
Or sta pedalando in salita,
issata su un rozzo pompiere,
che spinge la pompa incallita
con forza e mestiere!
Per chi ha ritardato l'ascolto,
riassumo i gustosi antefatti:
Zizzetta ha pompato di molto,
ben morbida o a scatti.
Rileggo le note. Sapete,
son tante che non le rammento!
Cascarono nella sua rete
ben più di trecento!
Sapete del caldo pompiere.
Ma prima c'è stato un notaio,
un conte, un corsaro, un geniere,
un monaco in saio.
Ha fatto una tosta frugata
col commercialista d'Agnelli:
che numeri! Poi s'è avvinghiata
a due bei gemelli.
Ha poi cavalcato un plotone
del Settimo Cavalleggeri:
la bambola è stata in azione
per tre giorni interi! Lei pompa:
a rotella, a torrone,
a grappolo, a ciucciabindello,
a mantice, a strizzabastone,
a volo d'uccello.
E ancora: distesa o carponi,
a gondola, a chiappincrociata,
a gàttola, a pecoroni,
in coppia o ammucchiata.
E mùgola, soffia, sussurra,
ciangotta, cinguetta, guaisce,
cincischia, frinisce, s'imburra,
cucùla e garrisce.
Ma ecco, c'è un nuovo cliente,
che pare davvero un tipaccio...
Zizzetta trasporto non sente,
rimane di ghiaccio.
Quel ganzo la tromba, la sbatte,
la frulla per ogni suo dove,
l'ingozza: Zizzetta combatte
terribili prove!
Dapprima resiste, s'ingegna,
si svincola, si posiziona,
arrocca ben salda la fregna...
ma poi s'abbandona!
Al fin dell'agone Zizzetta
è gravida, vuota, strizzata,
sognante, lasciva, cocchetta
e caramellata!
"Mio sàtrapo, dinne il tuo nome!"
implora Zizzetta, ma quello
ignora la sua petizione
e sgrulla il baccello.
Ripone l'attrezzo, sbadiglia,
si ficca le dita nel naso,
indossa le vesti, s'impiglia
e non fa più caso.
Zizzetta lo invoca, lo prega,
lo naviga in tutte le rotte,
ma quello: neanche una sega!
E va nella notte.
Carissimi amici in ascolto,
ripasso la linea a Gagà.
Priapo, ringrazioti molto:
vai pure a magnà.
Ed or vi saluto, porcelli, CLIO
insieme allo sponsor "Corazza":
il preservativo per quelli
d'insolita stazza!
"Corazza" lavora perfetto, GAN
financo se state a dormire!
"Corazza" ha soltanto un difetto:
che può arrugginire!
LUPANARE
Dall'eunuco, al Lupanare GIULLARE
se ne torna la Zizzetta
perchè vuole ritrovare
trepidante e in tutta fretta
quel fantastico torello
che gli ha fatto la manfrina...
Potrà il tizio del bordello
aiutare la regina?
Corri, eunuco: dimmi tosto ZIZZETTA
alcunchè su quel cliente!
Ritrovar vo' ad ogni costo
lo stendardo prepotente
ostentato alla mia cialda,
che mi diè tanto piacere....
Quale intendi? Quei che scalda EUNUCO
il popò come un braciere?
Proprio il desso! Dunque vedo ZIZ
ch'è ben salda la sua fama!
Poffarbacco, ben ci credo! EUN
Non tu sola lo reclama,
ma millanta e più giovenche
ch'han provato il godimento,
dritte, stese oppur sbilenche,
del suo torrido strumento!
Il suo nome non conosco.
Lo ritrovo ad ogni turno
lì a pompare. E' un tipo losco,
arrapato e taciturno.
Non a me chiedi qualcosa,
ti rivolgi a Penemolle....
Chi? La checca voluttuosa ZIZ
il cui trullo mai si tolle?!
Proprio lui, che mi risulta EUN
frequentare quel tipaccio.
Numi, il cuore già sussulta! ZIZ (fra sè)
La mia còncola è un setaccio
che tracima di liquori!
I miei seni son budini
fibrillanti di languori!
Il mio pube ha i bigodini!
Non so bene, ma mi pare EUN
che quel tale è un netturbino
ricevuto dal compare
per non so quale casino......
Netturbino? Scoparello! ZIZ (fra sè)
Ecco dunque la scoperta!
Penemolle è certo quello
che si gode il trullo all'erta!
Tenterò qualche baratto,
gli darò tal guiderdone,
che soltanto un mentecatto
potrà fare opposizione!
Bene, eunuco: ti ringrazio (rivolta all’Eunuco)
e concedoti licenza.
Terminato alfin lo strazio,
mi preparo alla partenza.
Ciao, pupetta. Furon belli EUN
i momenti ch'hai qui spesi.
Mai non vidi tanti uccelli
da una potta sola presi!
Or svelato ch'ha il mistero GIULLARE
del brutale Scoparello,
la Zizzetta fa il sentiero
che conduce al suo castello.
Si ritrova, dunque, al trono
e richiama il falso sposo,
perchè vuol, col brusco e il buono,
fare un patto vantaggioso.
SALA DEL TRONO
Pederone, ti ricordi ZIZZETTA
che una volta l'hai scampata?
Ma non solo. Per gli accordi
ch'abbiam fatto, hai rimediata
una bella ricompensa!
Forse intendi Scoparello? PENEMOLLE
Proprio il desso, che dispensa ZIZ
dappertutto il suo trivello.
Dappertutto?! Quell'infame PEN
mi promise cento volte
di dismettere le brame
e le voglie sue sconvolte!
Alle poste l'ho scoperto
che timbrava le impiegate
sul didietro! E sono certo
d'altre sue mascalzonate!
Bene, questa credenziale ZIZ
mi rallegra e non di poco!
Perchè il desso ancora vale,
il suo tizzo è ancor di fuoco!
Le tue pratiche di checca
non l'han reso moscio e frollo...
Hai provato la sua stecca? PEN
L'ho goduta fino al collo! ZIZ
Se ci torno col pensiero,
la mia potta ancora sbava...
Pur con te, quel masnadiero, PEN
pur con te si sperperava?!
L'ho goduto al lupanare, ZIZ
ma l'ho perso in una notte!
Se lo pesco quel compare, PEN
lo rimbambolo di botte!
Lo rimbamboli un bel niente, ZIZ
ma piuttosto me lo porti!
Mia regina, qual frangente PEN
tu m'addebiti e quai torti
perch'io debba sopportare
sì crudele privazione?
Non hai colpa. Vo'comprare ZIZ
quel fantastico stallone:
un tesoro ti prometto!
Mia sovrana, deh, ti blocco! PEN
Scoparello non lo getto
come un semplice balocco!
Me l'hai dato e m'appartiene.
Tu, rispetta la parola.
Sei regina e ti conviene
che ne adoperi una sola!
All'onore assai ci bado, ZIZ
ma la voglia mi consuma!
Al soffiar di quel tornado
volo in alto come piuma!
ENTRA LA NUTRICE
Chiedo scusa, cocchi miei, NUTR
per la brusca introduzione.
Sol per dirvi che ci avrei
una bella soluzione:
Pene nega Scoparello,
ma Zizzetta sbava e insiste?
Ed allora fate quello
cui la folla non resiste!
Questo ganzo lo giocate
a una tele-trasmissione
di duecento e più puntate,
tutte per Mondovisione!
Scoparello è l'alta posta PEN
e Zizzetta mette in gioco
il suo trono: la proposta
è allettante e non da poco!
E va bene: ciò sia fatto! ZIZ
Metto in palio il mio destino,
metto il trono sopra il piatto
d'uno stupido giochino!
Scoparello che mi spassa PEN
rischierò nella corrida!
Al ludibrio della massa
esporrem la nostra sfida!
Bene, sia televisione! NUTR
Che s'accalchino le folle
per la storica tenzone
fra Zizzetta e Penemolle!
Si vedrà la conclusione PEN
nelle prossime puntate!
Ed intanto a profusione, NUTR
bella gente, consumate
faccendieri e detersivi,
profilattici e tangenti,
magistrati e lassativi,
surgelati e presidenti!
Gloria alla televisione! ZIZ
Gloria al sacro mass-media!
Bene fa chi si dispone NUTR
incollato sulla sedia,
a trascorrere le ore
con gli sponsor infoiati,
con le show-girls in calore
e i programmi lottizzati!
Corriam tutti al palinsesto ZIZ
che ci regola il futuro!
Tuttavia, se sono onesto, PEN
preferisco un trullo duro!
ESCONO TUTTI ENTRA IL GIULLARE
Tu che m'ascolti certo vuoi che prenda GIULL
ordunque a rivelare il gran finale:
sia che finisca bene oppure male,
pretendi soluzione alla vicenda.
E invece ti deludo: non lo faccio,
perchè mi piace l'opera incompiuta!
Non amo chi congeda o chi saluta
o chi comprende tutto in un abbraccio.
Forse che la tua vita d'ogni giorno
si chiude a sera con la scritta "fine"?
Già tu riprendi gàbole e manfrine
domani, quando il sole fa ritorno.
Insomma, conta solo il godimento
dei versi e delle insolite vicende,
conta che qualcun dona ed altro prende,
conta menare bene lo strumento!
A rovellarsi in altre fantasie
adesso il vostro guitto si ritira:
l'ultima farsa è un coro che vi ispira
alcune verità, tante bugie!
SI SCHIERANO I COREUTI
La morale, la morale COREUTA 1
è un uccello che non sale!
Quant'è bella giovinezza, COREUTA 2
che si fugge tuttavia...
Pensa, dunque: se in vecchiezza,
se alla fine della via
tu rimpiangi qualchecosa,
poi ti senti un baccalà!
La morale, la morale COREUTA 3
è un bruciore emorroidale!
Chi percorre con schiettezza COREUTA 4
i sentieri dell'eccesso,
alle torri di saggezza
poi perviene. Ma l'ingresso
è da un cerbero sbarrato
di proterva cecità!
La morale, la morale COREUTA 5
è un incaglio viscerale!
Sono tanti i grandi Vati COREUTA 6
ch'han cantato di mignotte,
di montoni e sderenati,
di badesse e potte rotte!
Ad esempio, l'Aretino,
il Boccaccio e Rabelè!
La morale, la morale COREUTA 7
è uno scarico fecale!
Tu mi dici: non capisco, COREUTA 8
sono solo porcherie!
Certamente preferisco
non già il vero, ma bugie,
perchè aiutano a campare
con maggior comodità...
La morale, la morale COREUTA 9
è una colica renale!
Ed allora: non fa niente! COREUTA 10
Ritorniamo ai nostri giorni,
fra le risse e le tangenti,
fra la carne ed i contorni,
fra politici e baldracche,
fra Zanicchi e la Carrà!
La morale, la morale TUTTI, IN CORO
sta nel fondo del pitale!
CALA LA TELA