Omaggio
a Teo Teocoli.
1. L'altro
giorno al mare ho fatto un tuffo e sott'acqua ho trovato un marocchino che
voleva lavarmi il vetro della maschera.
2. Silvio
Orlando: "Nei licei, secondo un'indagine demoskopica, l'80 % degli
studenti non sa chi era Che Guevara, mentre il 90 % sa chi e' Gargamella".
Teo Teocoli: "Chi e' Gargamella?". Silvio Orlando: "Oh meno
male, non saperlo ti fa onore. Gargamella e' il cattivo dei Puffi". Teo
Teocoli: "Che Guevara invece e' il buono?". (da "Vicini di
casa")
3. Sono stato
il primo bambino che invece della pacca sul culo si è preso uno schiaffone in
faccia, perché durante il parto mi ero leggermente assopito.
4. Mio padre mi
voleva bene e me lo dimostrava continuamente; mi accarezzava, mi faceva giocare
con una pallina di gomma, ogni tanto mi portava in un prato e mi lanciava un
bastone.
5. Qua a Napoli
l'aria è così, pizzaiola. Se uno cammina per la strada, trova chi butta la
farina, chi la mozzarella, chi la pummarola e la pizza circola nell'aria. È
come un virus.
6. Mi ricordo
che, la prima volta che andai al porto, buttai dieci volte l'amo e per dieci
volte tirai su una stecca di Marlboro. All'undicesima abboccò un pesce
dobermann.
7. Girovagai
per la città per quattro, cinque mesi, in pratica fino al giorno in cui finisce
la stagione della nebbia, il giorno di ferragosto.
8. La notte
stellata la faceva ancora più bella, aveva un vestito di velluto a costa larga,
pareva un arazzo.
9. Mia moglie
teneva sulla fronte, sopra l'occhio sinistro, un foruncolo enorme, rosso,
sempre più rosso, sembrava una papaia, una palla di fuoco incandescente, che
quando l'aggio vista dissi: "'Aspita un antifurto!".
10. Era tutta
allagata, con l'acqua che scendeva dalle scale, dalle finstre, c'era talmente
tanta acqua che nel vicolo avevano aperto le iscrizioni a un corso di nuoto
sincronizzato.
11. Il
primogenito di Caccamo quando nacque era talmente piccolo e pesava talmente
poco, c'aggio detto: "'Aspita 'nu microrganismo!".
12. Alla sera,
per consolarci, siamo andati in un ristorantino, "Da Ciccillo al pesce
grosso", che non era riferito al pesce servito in tavola, ma era una
prerogativa del fisico di Ciccillo.
13. Ferlaino ha
due piedi destri; uno è manesco, nel senso che è a forma di mano, con unghie
acuminate dipinte coi colori del Napoli.