Scacchi, aneddoti e notizie varie
1. Wishy Anand, campione indiano di
scacchi, e' noto per la
sua rapidita' di gioco. Quando gli chiesero come
mai utilizzasse cosi' poco tempo nel gioco rispose: "Mi annoio a pensare a lungo". |
2. Quando Wishy
Anand, campione indiano di scacchi, noto per la sua velocita'
nel giocare, prese parte al torneo di capodanno a Reggio Emilia, il patron
Enrico Paoli gli chiese come mai utilizzasse cosi'
poco il tempo a sua disposizione. E lui rispose in modo lapidario: "Mi
annoio a pensare a lungo!". |
3. Un certo Bredwalt, esperto scacchista dell'Ottocento, diede
disposizione che dopo la morte le sue ossa venissero
usate per costruire scacchi: avrebbe in tal modo continuato a 'giocare' anche
da defunto. (da "La Settimana Enigmistica") |
4. Scacchi e Comunismo (da
"Oggi", 14/2/1952). "Una notevole variazione
è stata introdotta nel gioco degli scacchi nei Paesi a regime comunista: i
pezzi di colore nero sono stati sostituiti con altrettanti di colore rosso.
Attualmente, perciò, in quei Paesi si gioca con
pezzi rossi "comunisti" e pezzi bianchi "capitalisti".
Pure i pezzi sono stati modificati: il re bianco "capitalista" viene rappresentato da uno scheletro vestito da guerriero,
mentre il rivale è un pacifico contadino. Così la regina bianca, una
cortigiana, dagli abiti suggestivi, compete con una
pari grado in costume da "campagnola". Gli altri pezzi rossi sono
rappresentano lavoratori con falce e martello, a differenza dei pezzi
"capitalisti" che vengono rappresentati
come schiavi in catene". |
5. Durante una partita un
socio anziano stava opponendo una strenua resistenza ad
uno dei migliori giocatori senesi. Mi venne allora spontaneo esclamare
"Si difende con le unghie e con i denti!" e, dopo una breve pausa
con un tono più basso e rattristato, "Quelli che gli sono rimasti..." (dal libro di Mario Leoncini "Aneddoti di
scacchi", Messaggerie scacchistiche, Brescia) |
6. E. Jones, uno dei piu' noti allievi di Freud, scrisse nel 1930 il saggio
"The problem of Paul Morphy",
che esaminava in modo analitico il gioco degli scacchi. Evidenzio'
cosi' che gli scacchi erano un gioco che attirava
solo gli uomini (infatti non esistono donne
campionesse), perché rappresentano una messa in scena dell'uccisione del
padre, con una forte sfumatura sadico-anale e aspetti omosessuali, visto che
i contendenti sono sempre due uomini. |
7. Ludovico VI, Re di Francia,
in una battaglia contro gli Inglesi, accerchiato dai nemici e sul punto di
essere preso, si salvo' gridando: "Non sapete
che perfino a scacchi il Re non puo' essere
catturato?" |
8. Una sera la conobbi (by
Federico Sanna) |
9. Fu un episodio decisamente imbarazzante, anzi un incubo, quello che
accadde a un nobile mentre giocava a scacchi contro il primo dei Borboni, re
Enrico IV, alla corte francese. François de Bassompierre,
maresciallo di Francia e compagno di giochi d'azzardo di Enrico, scioccò
tutta la corte, il re e se stesso quando muovendo un cavallo mollò,
involontariamente, un poderoso peto. Il suo futuro di cortigiano sembrò
essersi sgretolato, ma al misero Bassompierre era
rimasto abbastanza sangue freddo per spiegare:
" Vostra maestà, il mio cavallo non si muove se non ode il richiamo
della tromba". Si narra che sulle labbra del re apparve un sorriso gelido, ma Bassompierre
probabilmente non fu più invitato a corte per un bel pezzo. |
10. Nel 1917 a Baghdad, durante
una gara, l'arabo Arachnid Khayam
sconfisse il campione tedesco Kurt Schlemiel per aver
mormorato quarantamila volte "Io ci sarò ancora
quando tu non ci sarai più", e ogni volta che iniziava la tiritera
muoveva la mano in avanti come se volesse muovere un pezzo. Alla fine Schlemiel fu preda di convulsioni. |
11. Si presuppone che, a
livello di campionato mondiale, entrambi i giocatori conoscano le regole del
gioco. Immaginatevi quindi l'emozione dell'arbitro O'Kelly
nell'incontro Korchnoi-Karpov (Mosca,1974), quando Korchnoi, facendo
l'indifferente gli si accostò durante una partita e gli pose una domanda da
principiante: "Posso arroccare quando la mia Torre è attaccata?".
Risposta: "Si". Spiegazione di Korchnoi:
"Non mi era mai capitato prima". |
12. Si dice che Alekhine si sia divertito una volta a guardare due
giocatori in un bar che giocavano una partita con soltanto i loro Re sulla
scacchiera. Lasciò che scoprissero da soli l'errore. Dopo un po' uno dei due
è giubilante, mentre l'altro sembra un cane bastonato. "Patta?"
chiede Alekhine . "No", si sentì
rispondere, "ho portato il mio Re in ottava riga e l' ho
cambiato con una regina". |
13. All'inizio del secolo il
campione viennese Josef Krejcik ricevette il
peggior regalo di compleanno entrato nella storia degli scacchi. Avendo
raggiunto il suo venticinquesimo compleanno, decise di giocare 25 partite in una simultanea. Il risultato fu un perfetto
0-25. |
14. Il grande scacchista russo
Aleksandr Alechin (1892-1946) aveva un carattere estremamente violento: tutte le volte che perdeva una
partita, si chiudeva nella propria camera e sfasciava tutto quanto gli
capitava a tiro, compresi i mobili. |
15. A 15
anni sono andato da un grande giocatore. Mi ha fatto vedere la sua biblioteca
di scacchi, tremila libri, dicendomi: "Intanto ne devi leggere la meta'; poi devi giocare tutti i
giorni con giocatori piu' bravi di te". A quel
punto ho rinunciato. (Giuseppe Pontiggia) |
16. Il russo Anatolj Karpov, gran maestro di
scacchi dal 1970, è divenuto campione del mondo nel 1975 e ha perso il titolo
solo 10 anni dopo a opera di Garry
Kasparov. Nel 86, 87 e 90 ha tentato invano di
riconquistarlo contro di lui. E' finalmente ritornato a essere campione del
mondo nel 1993, ma senza la soddisfazione di battere il suo storico rivale:
Kasparov era stato infatti squalificato dalla
Federazione scacchistica internazionale e non aveva pertanto preso parte al
torneo, partecipando invece alla sfida mondiale alternativa organizzata dalla
federazione scacchistica da lui stesso creata. (Dalla Settimana Enigmistica) |
17. Jaspal Singh
Kalsi di Amritsar in India ha realizzato una
piccolissima scacchiera fornita di tutti i pezzi in scala perfettamente
rifiniti: ogni lato misura 6 mm. |
18. La georgiana Maya Chiburdanidze diventò campionessa del mondo di scacchi
nel 1978, all'età di soli 17 anni. (da "La
Settimana Enigmistica") |
19. In una simultanea (alla
cieca?) di Alechin contro alcuni gerarchi nazisti
su una scacchiera si raggiunse una posizione che l'avversario di Alechin, dopo lunga analisi, giudicò persa e quindi abbandonò.
Allora Alechin chiese se volesse continuare la
partita a colori invertiti. L'altro, certo di vincere,
accettò immediatamente. Alechin mosse e... l'altro
si ritrovò in una posizione imprevista che, nuovamente, valutò persa per lui!
Al conseguente nuovo abbandono, Alechin ripetè l'offerta di continuare la partita cambiando
ancora i colori! Questa volta l'accettazione fu più meditata, ma non vedendo
come ci si potesse salvare in quella che attualmente
era la sua posizione, si dichiarò d'accordo a cederla ad Alechin.
Che mosse e... vinse per la terza volta la stessa partita!! |
20. Torneo del secolo scorso,
nell'era pre-orologi. La partita e' Morphy
- Paulsen. Paulsen
(conosciuto per essere giocatore particolarmente lento a prendere decisioni,
ma quella volta seduto da 5 ore a ponderare la
posizione. Morphy, solitamente l'emblema stesso
della correttezza al tavolo, sbotta con un "ma perché non giocate una
mossa ?!". Alché
l'ineffabile Paulsen risponde: "ah, tocca a me ?" |
21. In una partita di scacchi
svoltasi a Budapest, i giudici hanno avvertito qualcosa di anormale e,
avvicinatisi ai giocatori Janos Thaler e Miklòs Horvath, li hanno
trovati profondamente addormentati. (da La Settimana
Enigmistica) |
22. Mentre viaggiava in
carrozza, re Luigi XIII di Francia era solito giocare a scacchi: a tal scopo
usava un cuscino su cui era ricamata una scacchiera, nel
quale infilzava i pezzi muniti di spilloni. |
23. Nel febbraio 2009 il
campione di scacchi bulgaro Kiril Georgiev ha infranto un record sfidando simultaneamente
360 avversari, nel corso di una maratona durata 14
ore. Bilancio finale: 284 partite vinte, 70 pareggi
e 6 sole sconfitte. (La Settimana Enigmistica) |
24. Il gioco degli scacchi ebbe
origine in India e giunse in Europa attraverso la Persia e il mondo arabo.
Nel suo passaggio in occidente, subì tuttavia alcune trasformazioni: il pezzo
noto come Alfiere era in origine l'arabo Al-Fil, ovvero
l'elefante; la Torre era detta Rukh (carro da
guerra); la Regina era un uomo, il Firz (il Visir).
Rimasero inalterati solo i Pedoni, il Re e il Cavallo. (La
Settimana Enigmistica) |
25. Poche riviste nel mondo
hanno raggiunto i 100 anni di vita. Una di queste e' "L'Italia Scacchistica" che dal 1911
pubblica articoli sul mondo degli scacchi e commenti alle partite curati da
grandi maestri. (da La Settimana Enigmistica) 108 |
26. Alcuni paesi, come
l’Armenia e la Moldova, hanno legiferato l’insegnamento degli scacchi nelle
scuole... (Fabio Fais) |
27. Una delle prime partite a
scacchi per corrispondenza di cui ci sia giunta testimonianza si svolse nel
1700 tra il filosofo Voltaire e Federico II di Prussia: in alcune loro
lettere sono state identificate le sigle in uso nella notazione scacchistica
per indicare le mosse giocate, ma si ignora chi dei
due abbia vinto la sfida. (La Settimana Enigmistica) |