- Al castello del principe c'e' un grande ballo.
Un cavaliere arriva e vede dall'altra parte della sala una dama
bellissima; cerca di raggiungerla, ma viene fermato da una ragazza
veramente brutta che gli chiede: "Minuetto, messere?". "E
minuetto, madonna!". Controvoglia il cavaliere balla e appena
finisce la musica prova di nuovo a raggiungere la bellissima dama, ma viene
fermato da un'altra ragazza piu' brutta della prima che gli chiede:
"Valzer, messere?". "E valzer, madonna!". Al termine
del ballo vede ancora la bella dama e sta per raggiungerla, ma una donna
bruttissima lo ferma ancora: "Polka, messere?". "E POLKA
MADONNA!".
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- "Minuto piu', minuto meno" e' una
bestemmia svizzera? (Zap)
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- Un contadino incontra un ciclista che,
pedalando in salita, sale verso il Santuario. Il ciclista gli chiede:
"Vado bene, per la Madonna?". " Porco Dio, sembri
Bartali!".
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- Come si chiama una bestemmia detta da un
pappagallo? La madonna di Loreto.
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- Come si chiama il maschio dell'orchidea? Orcodio...
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- In Paradiso. "Per Dio, per la
Madonna". "Ma chi si permette di bestemmiare in
Paradiso?". "Ma sono il postino!".
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- Una domenica qualunque, il solito sermone del
parroco: "E ricordate, che Dio vi ascolta e vi punisce quando
bestemmiate. Non ci credete? ". Silenzio. Il parroco continua:
"Bene, ve lo dimostrero’. Lei, in ultima fila... ". Il signore
interrogato risponde: " Chi, I... io? ". "Si’, proprio
lei. Avanti, su, dica una bestemmia. Il signore protesta, tentenna, ma
alla fine si lascia convincere e dice: "P... porco D... Dio".
Immediatamente si sente un violento rombo e un fulmine sfonda il tetto
della chiesa e fulmina sull'istante l'uomo che aveva appena finito di
parlare. Il prete: "Avete visto? Facciamo un’altra prova. Lei li’
in seconda fila. Provi a dire una bestemmia". Il signore: "Ehm
... Uhmm ... Cosa aveva detto quell’altro signore che non mi ricordo?
". E il prete: Porco Dio".
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- In un convento un po' strano albergano dei
frati che nel loro normale discorrere intercalano bestemmie e parolacce.
Un bel giorno il Papa decide di far visita a questo convento, e quindi
il Padre Superiore ammonisce tutti dicendo: "Almeno per un giorno
evitate di bestemmiare". Arriva il fatidico giorno, durante il
quale il Frate Priore accompagna il Papa a visitare i frati nello svolgimento
di una normale giornata lavorativa. Entrano in una stanza mentre un
frate appende un quadro, e distratto si da' una martellata su un dito e
parte: "Ma per Dio ... grazie per il dolore che mi procurate per
espiare le mie pene". Il Papa loda la devozione del frate. La
visita procede nell'orto dove un frate sta zappando, ma distratto dalla
presenza del Papa si da' un colpo su un piede e anche lui inizia:
"Ma Dio bono ... quanto sei bello, ti ringrazio perche' mi fai
espiare tutti i giorni i miei peccati". Il Papa e' stupefatto per
la devozione dei frati di questo convento. All'ora di pranzo si
ritrovano tutti intorno al tavolo, quando entra il frate con la pentola
di minestrone, che inciampa e rovescia la minestra e parte: "Ma per
la Madonna...". E tutti gli altri "HIP HIP HURRA".
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- Oggi le donne lavorano come gli uomini, si
vestono come gli uomini, bestemmiano come gli uomini, guidano come gli
uomini... e dopo loro si meravigliano se le si vuole inculare. (Patrick Timsit)
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- Un prete ed una suora giocano a golf. Il prete pero'
ha il brutto vizio di avere un linguaggio un po' rude, anzi spesso gli
scappa qualche bestemmia. Cosi' alla prima buca mancata grida:
"Porco Giuda, l'ho mancata!". La suora lo sgrida: "Ma,
Padre, non si dicono queste parolacce!". Il prete si scusa, ma poco
dopo risuccede e lancia un'altra bestemmia. Cosi' per varie volte,
sempre sgridato dalla suora. All'ultima bestemmia il prete assicura alla
suora: "Dio mi fulmini se lo ridico!". Subito dopo altro colpo
mancato e il prete si lascia andare all'ennesima bestemmia. Immediatamente
dopo il cielo si apre, un fulmine va a colpire la suora incenerendola e
una voce tonante urla: "Porco Giuda! L'ho mancato!".
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- Papa' era ateo, mamma cattolica. Cosi' mentre
lei mi obbligava a dire le preghiere prima di cena, lui mi obbligava a
bestemmiare dopo la frutta. (Valerio Peretti)
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- Un siciliano dalla parolaccia facile al ritorno
delle vacanze si presenta alla stazione ferroviaria con tanto di moglie
baffuta e figli tarchiatelli, per poter ritornare a casa, nella sua
amata terra. Dato l'enorme ritardo comincia ad imprecare e ad inveire
contro tutto e tutti: "Porca bottana, che minchia de ritaddo de medda,
mannaggia @##@++**$, porco @##$%&, ma in quale minchia de binario
sta 'sto treno maledetto, mannaggia °°**]#@!!!!". Continuando su
questo tono, monta sul primo treno, al binario numero 1 e continua:
"Rosaleea, sbrigate, mannaggia a' minchia, chiama quei figghi de bottana,
porco @@#@*, ooohhh finalmente ci sediamo, mannaggia @###°°, possiamo ritonnare
a Palemmo". Al che, un signore seduto vicino a loro dice:
"Scusi signore, ma cosi' andrete a Torino, il treno e' diretto li'".
E il siciliano: "Ma porco @@@]@]@, mannaggia °ç°çç°ç°àò#@#@, sbrighiamoci,
dobbiamo scendere, Rosalea porc....ecc.". La storia si ripete di
binario in binario, e soltanto all'ultimo il siciliano riesce a
raggiungere il treno diretto all'amata Palermo. Il siciliano: "Meno
male Rosaleea, sta minchia de treno non e' ancora partito. Forza, porco
@##@ò@@ç, sbrighiamoci". Cosi' salgono sul treno ed entrano in uno
scompartimento pieno di suore in pellegrinaggio. Senza preoccuparsi
delle religiose il siciliano continua: "Sbrigatevi, porco °ç°ç@#,
dobbiamo trovare una minchia di posto, mannaggia @##@ççç, Rosaleea,
brutta bottana, te devi dare una mossa, porco @#@**....ecc. ecc".
Una suora, terribilmente scandalizzata dal linguaggio colorito del
siciliano, si avvicina e dice: "Guardi che cosi' andrete dritti
all'inferno". E il siciliano: "Porco @]]@##@, mannaggia
@@#@#§, Rosalea, dobbiamo scendere..."
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- Bestemmia: La bestemmia e' una preghiera a
Satana. (Mirko Amadeo)
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- Tutte le grandi verità cominciano come
bestemmie. (Bernard Shaw)
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- Sei ateo e bestemmi lo stesso ? Si', non credo
nell’esistenza di Dio e bestemmio, caso mai mi sbagliassi. (Anonimo)
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- Anche i grilli bestemmiano, solo che
balbettano. (Maurizio Sangalli)
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- Un tale va in macchina a 200 orari su una
strada cittadina. Un poliziotto lo ferma e gli chiede i documenti. Cosí
all'autista scappa un "Porcoiddio" genuino. Ed il poliziotto
fa: "Offesa a pubblico ufficiale: 100.000 lire di multa". Ed
all'incauto guidatore esce un sano porcamadonna gutturale. Cosí l'agente
fa: "Altre 100.000 lire di multa". Allora l'autista:
"Mannaggia a tutti i santi, mo' fatte er conto!".
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- Un parroco di una piccola parrocchia di un
piccolo paese, si reca in America per una piccola vacanzina. Rimane
esterrefatto dall'euforia dei fedeli durante le funzioni religiose. Predicatori
supergasati, cori gospel stupendi e urla a destra e sinistra. Torna nel
suo paese gasatissimo e alla prima messa, con la chiesa piena di
vecchietti e vecchiette, il prete comincia ad urlare: "DAI
FRATELLI, FACCIAMO SENTIRE IL NOSTRO AMORE PER GESU'! GRIDIAMO INSIEME:
VIVA GESU'!!!". E tutti che vociferano tra di loro allibiti. "DAI
SU, NON ABBIATE PAURA, GRIDATE INSIEME: VIVA GESU'!". Ed il brusio
aumenta. "NON HO SENTITO NESSUNO. DAI, VIVA GESU'! VIVA GESU'! VIVA
GESU'!". All'improvviso da dietro, un vecchietto con la dentiera e
con la voce bassa dice: "Viva Gesù!". "BRAVO, MA DILLO
PIU' FORTE, VIVA GESU'!". "Viva Gesù!". "PIU'
FORTE!". "Viva Gesù!". "PIU' FORTE ANCORA!".
"Viva Gesù!". "DI PIU', DI PIU'!". "E porco
D**, viva Gesù!".
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- Le esclamazioni divise in varie categorie: 1)
deistiche: per Bacco, per Giove, per Diana, ecc; 2) anatomiche: cazzo,
figa, socmel (dialettale), ecc; 3) scatologiche: merda, va a cagare,
ecc; 4) animalistiche: porca vacca, mondo cane, bestia, ecc; 5)
botaniche: cavoli, capperi, ecc; 6) astratte: caspita, cribbio,
accipicchia, ecc; 7) commiserevoli: povero me, me tapino; 8) miste:
incrocio delle percedenti.
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- Lui: "Mi drogo, bestemmio, picchio i
bambini e non ti cago". Lei: "Ti amo!". Lui: "Mi faccio
il culo quattordici ore di seguito per mantenerti e ti cago". Lei:
"Ti lascio per un tossicomane che non fa un cazzo tutto il giorno,
che bestemmia e picchia i bambini". (Elio e le Storie Tese)
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- Perché condannare i bestemmiatori? Si suppone
che Dio sappia badare a se stesso.
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- "Dio t'assista", senza l'apostrofo, è
una bestemmia? (Marcello Marchesi)
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- La Diossina non e' una bestemmia: e' un GAS!
(Beppe Grillo)
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- Parole crociate: "La ripete il
bocciato". "Bestemmia". (Claudio Batta)
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- Una tipa brutta come un roditore va dalla sua
amica, decisamente un tocco di gnocca, per chiederle come si fa a
trovarsi un ragazzo. L'amica le dice: "E' abbastanza facile: vai
dal tipo che ti interessa e gli dici un nome di un fiore al femminile,
se lui ci sta te lo dirà al maschile! Stai a guardare..". L'amica
si avvicina a un tipo e fa "Margherita!" e il tipo "Margherito!"
e i due se ne vanno sbaciucchiandosi come pantegane in calore. Allora la
tipa brutta, decisa come non mai, si avvicina a un ragazzo voltato di
spalle e gli esclama: "Orchidea!", il tipo si gira e balzando
indietro urla: "ORCODIO!!". (Pantumi)
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- Quando sei arrabbiato conta fino a quattro.
Quando sei molto arrabbiato, bestemmia. (Mark Twain)
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- Bada, nun biastima', Pippo, che' Iddio / e' omo
da risponne per le rime. (Gioachino Belli)
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- Una porca bestemmia: "donna
miseria!". (rafrasnaffra)
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- Una signora, assai distinta, scopre che la sua
bambina di pochi anni dice le parolacce. Si informa presso la figlia e
la bambina le confessa che gliele ha insegnate una sua compagna di
asilo. La madre piu' tardi ai giardini, dove la piccola sta giocando, le
si avvicina e le dice: "Senti ... tu non devi piu' dire quelle
brutte parole...". "E tu", la interrompe la bambina,
"tu come fai a sapere che le dico?". "Beh! Me l'hanno
detto gli uccellini ...". "Oh, porca vacca! E io, a quei
bastardi figli di puttana, gli do pure da mangiare!". (da
Uffa!")
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- Una gallina vuole insegnare ai suoi tre pulcini
a saltare e mostra loro come devono fare: "Allora pulcini dovete
prendere la rincorsa, appoggiare le due zampine, saltare in avanti e
dire COCCODE'! Proprio come ho fatto io. Tutto chiaro?". "Sìì,
mamma!!". "Allora avanti il primo!". Il primo pulcino
prende la rincorsa, si dà lo slancio con le zampine, fa un bel salto e
una volta fermo dice "COCCODE'". Il secondo pulcino prende la
rincorsa, appoggia le zampine si slancia in avanti e poi dice
"COCCODE'". "Bravi - dice lo la gallina - adesso tocca a
te" riferendosi al terzo pulcino. Il terzo pulcino prende la
rincorsa a tutta birra, ma inciampa in un sasso cade e dice:
"COCCODIO!!!". (Scirio)
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- Il Papa viene intervistato sulla sua infanzia:
(fare la voce del pontefice) "Quando ero piccolo, nella mia casa di
campagna in Polonia, avevo galline, un'altalena, un porco e un
cane...ora invece, da quando sono Papa, a malincuore ho dovuto dire:
Addio galline, addio altalena, addio porco, addio cane". (plagez)
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- Durante il medioevo un cardinale partì da
Campobasso alla volta di Roma per partecipare ad un conclave. Una sera,
a metà del suo viaggio, si fermò in una locanda. Mentre cenava col suo seguito
sentì un cocchiere bestemmiare. Si diresse verso questo cocchiere per
redarguirlo, ma questo lo mandò a cagare. Allora il cardinale si
presentò: "Sono il cardinal della Genga!" disse, ma il
cocchiere non aveva mai sentito nominare quel posto, e pensò di avere di
fronte un ciarlatano. "Cardinal della Genga" disse il
cocchiere mollandogli un ceffone, "pigli questo e se lo
tenga!". Il cardinale indignato partì nella notte. Nessuno l'aveva
mai scambiato per un ciarlatano, e doveva essere furibondo. Arrivò a
Roma e nel giro di pochi giorni il conclave lo scelse come nuovo Papa.
Adesso il cardinale era l'uomo più potente del mondo e fece cercare in
ogni modo l'uomo che poche sere prima l'aveva malmenato e offeso. Visto
che non si trovava fece addirittura demolire la locanda dov'era avvenuto
l'affronto. Anche se gli uomini venuti appositamente dal Vaticano hanno
dato una caccia serrata al cocchiere non lasciando nulla di intentato, a
tutt'oggi costui non è ancora saltato fuori. (Gianni)
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- L'essere animale resta animale anche se legge
Dante, così come l'Essere Divino resta tale anche se bestemmia.
(Anonimo)
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- Siamo in Paradiso dove Dio incontra San Germano
e gli chiede: "Tu, piccolo essere, vai in cucina e preparami una
buona minestra". San Germano sale le scale e va in cucina. Prepara
la minestra, scende le scale, ma sull'ultimo gradino inciampa e urla:
"Porco Dio!!!". Dio lo sente e lo sgrida: "Non si dice
'porco Dio', ma 'porco Giuda' che è il traditore". San Germano
chiede scusa e si ritira nella sua cella. Il giorno dopo Dio richiede a
San Germano di preparargli la minestra. San Germano sale le scale,
prepara la minestra, scende le scale e inciampa nuovamente nello stesso
gradino urlando nuovamente: "Porco Dio!!!". Dio lo sente e gli
dice per l'ennesima volta: "Non si dice 'porco Dio', ma 'porco
Giuda' che è il traditore". San Germano chiede scusa e si ritira
nella sua cella. La scena si ripete per tutta la settimana, finche' un
giorno Dio richiede a San Germano di preparare la solita minestra. San
Germano sale le scale, la prepara, scende le scale e inciampa per
l'ennesima volta: "Porco Giuda!!!". Dio allora si incazza
ancora una volta e gli urla: "Porco Dio, San Germano, e' una
settimana che non mangio!!!". (Albey)
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- Tre uomini entrano in una chiesa e viene loro
incontro un prete, che chiede al primo:
"Tu come ti chiami?"
"My
name is John!"
"Da dove vieni?"
"I'm from London!"
"Sei cattolico?"
"Oh yes!"
Si gira verso il secondo e gli chiede:
"Tu, come ti chiami?"
"Jean-Pierre"
"Da dove vieni?"
"France!"
"Sei cattolico?"
"Oui oui!"
Poi va verso l'ultimo e gli chiede:
"Come ti chiami?"
"Mi me ciame Franco!"
"Da dove vieni?"
"Venessia, da ke parti li'!"
"Sei cattolico?"
"Orco giuda!"
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- Sua Santita' il Papa, ha appena assunto un
nuovo cameriere, e lo vuol mettere alla prova. perciò lo chiama e gli
chiede di preparare la colazione e servirla in camera da letto.
L'incaricato si precipita in cucina, e la prepara, ma salendo le scale
che portano alla stanza del papa, inciampa nel primo gradino,
rovesciando il vassoio. Arrabbiatissimo per l'incidente urla PORCA
PUTTANA, SONO INCIAMPATO NEL PRIMO GRADINO ED HO ROVESCIATO LA COLAZIONE
SULLE SCALE. Il Papa, che ha sentito, esce e da sopra la scalinata con
voce pacata lo redarguisce, dicendo: "Karo figliolo tu non defi
dire parolacce perché essere peccato. Se proprio proprio tu non potere
fare a meno di imprecare, puoi dire: "Perdindirindina, sono
inciampato nel primo gradino ed ho versato la colazione sulle
scale". Ecco caro figliolo, -continua il santo padre-, così si
comporta un buon cristiano, ora torna in cucina e prepara un'altra
colazione, che io torno a letto ad aspettarla". Mezz'ora più tardi
si sente sulle scale un nuovo fragoroso rumore di stoviglie cadute e
bicchieri rotti. A questo punto il Papa tende l'orecchio per sentire se
il suo predicozzo ha sortito l'effetto desiderato, infatti anziché
improperi e bestemmie sente il cameriere che esclama: "Perdindirindina,
sono inciampato nel secondo gradino ed ho versato la colazione sulle
scale". Trascorre un'altra mezz'ora e di nuovo il solito frastuono
e la solita esclamazione "perdindirindina, sono inciampato nel
terzo gradino ed ho versato la colazione sulle scale", altra mezz'ora
altro frastuono altra esclamazione "perdindirindina, sono
inciampato nel quart...". Ma non finisce la frase, che il Papa
appare sulle scale e incazzatissimo grida: "PORCA PUTTANA, QUANDO
ARRIVA LA COLAZIONE?"
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- Un tizio passeggia con la moglie in un parco, ad
un tratto si accorge di non avere più l'anello nuziale al dito e come
impazzito si butta alla ricerca. Dopo un ora di inutili ricerche la
disperazione lo assale, e rosso in volto inizia a bestemmiare come un dannato:
"POOORCO DIOOO MALEDETTOOOOO... CRISTOOOOO... DOVE DIAVOLO E'
ANDATO A FINIRE... MALEDIZIONE!". Un prete che passava di la per
caso lo nota, e anche se pallido per le frasi che le sue orecchie erano
costrette a sentire, si avvicina al tizio per cercare di calmare la sua
ira: "Figliolo, figliolo!... calmati... calmati! Dimmi... qual è il
motivo che ti spinge a bestemmiare in codesto modo?". Il tizio si
volta verso il prete: "Ho perso... la fede... Padre!". (Dr.
ICE)
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- Una bambina viene mandata dalla mamma a portare
un cestino alla nonna, che abita dall'altra parte del bosco. La piccina
tira una fila di bestemmie perché non ha voglia di andarci. Successivamente
si convince ed esce di casa sbattendo la porta. Durante il tragitto
litiga con un lupo, lo insulta e lo prende a calci. Manda in culo anche
un cacciatore che passava di lì. Arrivata dalla nonna entra senza
bussare, butta il cestino sul tavolo e se ne va senza salutare. Avete
appena letto: "Cappuccetto rozzo". (Brancaleone)
|
- Chuck Norris non può bestemmiare: è questione
di gerarchia... (Seneca29)
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